lunedì 6 marzo 2017

Le vignette degli altri: il Giannelli del Corriere (con esegesi).

Interno dadaista, ore 18,00, liturgia della Domenica In.
La sacralità dell’altare televisivo è una delle certezze della poetica Giannelliana. Oggi il Nostro dà il meglio di sé in quel titolo, scritto certamente trattenendo il respiro fino all’ultimo centimetro, mentre le lettere inscenavano un tamponamento in (formato) A4 per non debordare oltre il fax. Al di là del calembour Lotti-lotti, una quisquiglia che il Maestro piglia di tacco, il vero interesse sta nei particolari solo apparentemente inutili del salotto.
Cominciamo dalla solita parallasse escheriana: per il governo Gentiloni, ci viene detto, non c’è prospettiva. I quadri appesi al muro sono altrettanto spietati. Il primo a sinistra, perfettamente parallelo alla tv, rappresenta una barca e rafforza il messaggio “Italiani scappate, prendete il largo”. L’altro è nascosto da un vaso di fiori, ma probabilmente rappresenta un sole che tramonta: il governo infioretta la situazione per coprire l’amara verità. Un’amarezza testimoniata anche dalla bottiglia di Unicum accanto ai bicchieri scaleni. Per il nostro Paese sarà difficile digerire la situazione, tanto vale ubriacarsi. [PartitoUnicum]

dalla pagina Facebook Capire Giannelli


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