venerdì 9 giugno 2017

L'Amaca di oggi: Serra, costretto a tornare sulla legge elettorale, sforna una delle migliori performance dell'anno.

1 commento:

Gianni Corti ha detto...

Serra ci rifà: scrive di non aver capito niente della vicenda, ma ripete l'attacco aprioristico al proporzionale, un mantra ulivista fin dai tempi di Prodi (che come per un lapsus cita en passant). Gli va ricordato che sarebbe suo compito informarsi e capire e chiarire le cose al lettore, dato che Repubblica lo paga per questo. A dire "non ci ho capito nulla" sono capaci tutti (è il leit-motiv della non-satira della Littizzetto, per dire), ma allora che Repubblica dia soldi a tutti coloro che non ci capiscono nulla! La cosa grave è che il piddino Serra, mentre trova il tempo di accusare i grillini a vanvera, perde l'occasione per felicitarsi che una legge obbrobriosa sia stata fatta cadere, seppure "all'italiana" (cioè col tradimento di un accordo). Cose che succedono, quando un "giornalista" rifiuta di occuparsi fin dall'inizio di un tema importante e se ne vanta pure (vedi la pomposa, ridicola Amaca di qualche settimana fa).