venerdì 6 ottobre 2017

Feticismi del venerdì: il Super8 di Rumiz e la vignetta di Bucchi: insuperabili.

Partiamo con un interessante commento di Simona in risposta al post pubblicato ieri sul Fundadòr:

Ho già avuto modo di dire che Scalfari da un po' di tempo lo leggo distrattamente. Fra il papa e la Ue, sinceramente troppo ripetitivo per i miei gusti. Da qui a prendersi gioco, e non da ora, di un uomo di 93 anni che in ogni caso, lui sì a differenza di tanti altri, lascerà un segno nella storia della stampa lo trovo proprio da Fatto Quotidiano, indegno.

Dal cartaceo di oggi:

Tanto, tanto Cacciucco Politico anche oggi: le prime 10 pagine di sfoglio. Attenuate dalla confusa battaglia sullo Ius Soli.

In tutto ciò una curiosità: l'inviata a Ravenna Eleonora Capelli. Fa curriculum.

A pagina 8 torna il "palermitano" Claudio Reale.

La De Gregorio sembrerebbe aver lasciato Barcellona, da dove continua imperterrito a scrivere Omero Ciai.

Ultime settimane parigine per l'inviato Pietro Del Re, in attesa che torni mamma Anais.

Da non perdere ovviamente il Super8 di oggi firmato da Paolo Rumiz che ricostruisce la disfatta di Caporetto vista dalla parte dei vincitori.


Nuova puntata della rubrica Gli architetti e le città firmata da Francesco Merlo. Protagonisti di oggi Stefano Boeri e Milano.

Ettore Livini è andato a San Giovanni Lupatoto, Verona, dove i pandori della Melegatti (ma soprattutto i lavoratori) non se la passano tanto bene.

Strepitosa la vignetta di Massimo Bucchi.


Apertura di Cultura sul Nobel per la letteratura a Kazuo Ishiguro. Il simpatico Enrico Franceschini lo ha incontrato a Londra. 

Enrico Currò firma il fondo d'apertura dello Sport. Non lo fa spesso.

Matteo Pinci inviato ad Alicante dove stasera si gioca Spagna-Albania.

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