mercoledì 18 ottobre 2017

Il ritorno della figura del "condirettore" e altre cose.

La figura del "condirettore" inserita per la prima volta nell'organigramma di un giornale che, nei primi 40 anni, aveva avvicendato due soli direttori, come può essere letta? Per esempio: Calabresi sotto "tutela"?

Se poi confermata, ottima la nomima di MG alla direzione dell'Espresso, ma in tal modo dovrebbe abbandonare, verosimilmente, la conduzione della trasmissione su Radio Capital a cui dà il nome. Fattibile dopo poco più di un mese?

E, infine, nel gruppo GEDI, come si evidenzia il contributo de "La Stampa"? Perché questi sono movimenti che coinvolgono il vecchio gruppo editoriale L'Espresso.
Si ripropongono, anche nel giornalismo, quelle "convergenze parallele" teorizzate in politica?

Frank

Caro Frank,

come ci segnala l'attenta/o Virgela, la figura del "condirettore" esisteva già ai tempi del buon Gianni Rocca, che lo era di Scalfari nei bei tempi che furono.

FS

ps: a proposito di Rocca, Virgela chiede se qualcuno ha notizie del figlio Massimo, che non lavora più a Radio Capital.

2 commenti:

virgela ha detto...

a proposito di Gianni Rocca, qualcuno sa darmi notizie del figlio Massimo, che non lavora più a Radio Capital?

Frank ha detto...

http://www.ilcontropelo.it/2017/
virgela, grazie per la precisazione. Ero infatti incerto sulla definizione di "prima volta", ma alla fine non avendo la possibilità di verificare mi sono lanciato. Nulla di preoccupante.
Su Massimo Rocca ti ho linkato il blog e cura la personale pagina Facebook https://www.facebook.com/IlContropelo/
Ad maiora ;-)