lunedì 13 novembre 2017

Feticismi domenicali sparsi.

L'attento Frank ci segnala che il settimanale Pagina99 non sarà più in edicola. Resta la versione digitale. Una notizia che ci rammarica.

Poi un feticismo grafico su Repubblica di oggi: la prima volta del titolone "a epigrafe" anziché a "bandiera a sinistra". Errore o scelta?



Sempre Frank ci segnala l'esordio degli emoji nelle pagelle della Gazzetta dello Sport.





Infine una curiosità dall'ultimo Venerdì: la telecronaca di Alberto Zaccheroni di Svezia-Italia. In realtà, poi, la telecronaca tecnica l'ha fatta Walter Zenga, ma i redattori del Venerdì non potevano saperlo.

UPDATE: come ci ha giustamente segnalato il lettore anonimo quella pubblicata è la segnalazione della gara di ritorno che si deve ancora giocare.

Vero, caro Anonimo (ma perchè non vi firmate?), la dida è tratta dall'ultimo Venerdì e si riferisce alla gara di questa sera che AZ vedrà tranquillamente dalla reggia (immagino, eh) negli Emirati Arabi.
In ogni caso queste foto con dida, che vorrebbero essere esplicative, in realtà sono perfettamente inutili, visto che si tratta di un copia e incolla delle precedenti già pubblicate (quin di Zaccheroni compreso). E questo vale per i programmi settimanali, siano essi spettacolo o giornalismo. Basterebbe mettere in fila due o tre copie del Venerdì per ravvisare quanto siano superflue.
In realtà, l'unica pagina che si salva del settore spettacoli, colpevolmente trascurato per quanto riguarda la critica televisiva (Dipo ristretto nel microscopico spazio dei palinsesti sul quotidiano) è quella che apre la rassegna dei programmi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusami ppr ma quella che vedo è la segnalazione della gara di ritorno che si deve ancora giocare

Frank ha detto...

Vero,Anonimo, la dida è tratta dall'ultimo Venerdì e si riferisce alla gara di questa sera che AZ vedrà tranquillamente dalla reggia (immagino, eh) negli Emirati Arabi.
In ogni caso queste foto con dida, che vorrebbero essere esplicative, in realtà sono perfettamente inutili, visto che si tratta di un copia e incolla delle precedenti già pubblicate (quin di Zaccheroni compreso). E questo vale per i programmi settimanali, siano essi spettacolo o giornalismo. Basterebbe mettere in fila due o tre copie del Venerdì per ravvisare quanto siano superflue.
In realtà, l'unica pagina che si salva del settore spettacoli, colpevolmente trascurato per quanto riguarda la critica televisiva (Dipo ristretto nel microscopico spazio dei palinsesti sul quotidiano) è quella che apre la rassegna dei programmi.