Riccardo Canetta su Twitter
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Da Il Fatto Quotidiano di oggi:
Ai vertici di Repubblica la scelta del fondatore di riabilitare Berlusconi in funzione anti-grillina semina lo scompiglio. Nella sua rubrica su Radio Capital, Circo Massimo, l’ex vicedirettore del quotidiano, Massimo Giannini, non si trattiene e parte all’attacco. “Bella botta, quando l’ha detto, io ero lì ed è calato un po’ di gelo, mi ha colpito”, esordisce l’editorialista e poi spiega: “Il fondatore è come la magica Roma, non si discute, si ama, dopo di che su questa cosa sono in dissenso da lui perché se ricordiamo quello che è stato Berlusconi e il berlusconismo nella lunghissima avventura di Repubblica onestamente prima di dire scelgo Berlusconi ho qualche difficoltà, sarei prudente”. “Non dobbiamo scegliere per forza tra l’uno e l’altro e possiamo anche insistere nell’accanimento terapeutico di chi vorrebbe una sinistra diversa” auspica Giannini. In serata, a Otto e mezzo su La7 arriva anche il commento del direttore del quotidiano Mario Calabresi, che alla domanda di Lilli Gruber si sfila prudentemente: “Per fortuna hanno fatto una legge proporzionale e non sono obbligato a scegliere l’uno o l’altro”. E alle elezioni a Ostia che avrebbe fatto? Incalza la conduttrice. “Là c’era un problema serio di alleanze, avrei votato Cinque stelle” risponde Calabresi.
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Da Il Fatto Quotidiano di oggi:
Ai vertici di Repubblica la scelta del fondatore di riabilitare Berlusconi in funzione anti-grillina semina lo scompiglio. Nella sua rubrica su Radio Capital, Circo Massimo, l’ex vicedirettore del quotidiano, Massimo Giannini, non si trattiene e parte all’attacco. “Bella botta, quando l’ha detto, io ero lì ed è calato un po’ di gelo, mi ha colpito”, esordisce l’editorialista e poi spiega: “Il fondatore è come la magica Roma, non si discute, si ama, dopo di che su questa cosa sono in dissenso da lui perché se ricordiamo quello che è stato Berlusconi e il berlusconismo nella lunghissima avventura di Repubblica onestamente prima di dire scelgo Berlusconi ho qualche difficoltà, sarei prudente”. “Non dobbiamo scegliere per forza tra l’uno e l’altro e possiamo anche insistere nell’accanimento terapeutico di chi vorrebbe una sinistra diversa” auspica Giannini. In serata, a Otto e mezzo su La7 arriva anche il commento del direttore del quotidiano Mario Calabresi, che alla domanda di Lilli Gruber si sfila prudentemente: “Per fortuna hanno fatto una legge proporzionale e non sono obbligato a scegliere l’uno o l’altro”. E alle elezioni a Ostia che avrebbe fatto? Incalza la conduttrice. “Là c’era un problema serio di alleanze, avrei votato Cinque stelle” risponde Calabresi.
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A me la Nuova Repubblica piace molto. È più compatta, maggiormente leggibile e dedica grande spazio ai commenti. Un vero giornale europeo, insomma. Se eliminasse i pezzi di Rampini e provasse a capire gli Usa sarebbe perfetta.
Umberto magni via Twitter
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Caro pazzoperrepubblica,
Ieri mattina durissima reprimenda di Filippo Facci nei confronti del neodirettore di Repubblica Tommaso Cerno definito il neo Vendola del giornalismo italiano.
Lavoro mirabile quello fatto per la Nuova Repubblica, il font Eugenio è leggibile, la mano di Franchi si vede ed è un bel leggere.
Spazio anche allo scrigno di Robinson con il ripescaggio dei "Longread".
Bellissimo il piedino "è questo è tutto" che a me fa sempre pensare al maialino dei cartoni.
Pazzo Per Repubblica ne sta già scandagliando ogni singola pagina.
Andrea Marcenaro, sul Foglio, spiega perchè "Non avremo "il font Giuliano". Una scelta del direttore Cerasa fa saltare la riforma grafica del Foglio.
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Da La Verità di oggi:
Eugenio Scalfari sarà ricordato come il fondatore di Repubblica; Mario Calabresi come l'affondatore.
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al primo impatto la nuova Repubblica promossa a pieni voti e, come immaginavamo, la carta resta quella di prima, graficamente bella ed essenziale la vedo da semplice lettore più europea come quotidiano intendo, belle le divisioni e chiare, piccoli difetti troppe pagine 70 più 16 edizione Torino e ahimè ancora troppa politica interna e cronaca ma forse esagero.
Piervittorio Miatton sulla nostra pagina Facebook
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Due foto ultrafeticistiche pubblicate da Giancarlo Mola su Facebook.
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Sfogliato in digitale, ho provato invano a cercare il cartaceo in tre edicole nei pressi dell'ufficio. Buon segno! Almeno l'onda lunga della curiosità ha fatto il tutto esaurito. Che è sempre meglio di sbirciar pile impolverate a fine giornata nelle ultime edicole sopravvissute.
Passiamo alla Rep: https://rep.repubblica.it/. Una meraviglia. Riprende il concept del cartaceo e ne amplifica la novità. Il font Eugenio ovviamente è sostituito dal classico dei classici: il Times New Roman per lasciare il legame forte con la controparte cartacea.
Spazio anche allo scrigno di Robinson con il ripescaggio dei "Longread".
Bellissimo il piedino "è questo è tutto" che a me fa sempre pensare al maialino dei cartoni.
Pazzo Per Repubblica ne sta già scandagliando ogni singola pagina.
Antonino Pintacuda sulla sua pagina Facebook
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L'attento Saverio Lombardo, su Facebook, ci segnala l'intervista del settimanale Oggi a Federica Angeli, tutt'ora in edicola.
L'attento Saverio Lombardo, su Facebook, ci segnala l'intervista del settimanale Oggi a Federica Angeli, tutt'ora in edicola.
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