martedì 28 novembre 2017

Nuova Repubblica: miscellanea di reazioni, commenti e feticismi - Capitolo XII (ma siamo agli sgoccioli).

Innanzitutto una doverosa rettifica ad un errore segnalato qui:

Caro Pazzo,

a proposito del presunto errore segnalato nell’intervista a Ludovico Einaudi,
temo che in realtà l’errore sia tuo.

Enrico De Nicola fu Capo dello Stato provvisorio, eletto dall’Assemblea Costituente.

Il primo Presidente della Repubblica propriamente detto, eletto a Camere riunite dopo le prime elezioni politiche del 1948, come vuole la Costituzione, fu Luigi Einaudi.

Un caro saluto

Jean Jarc Bacchetta

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Due cosine da Anteprima, la rassegna stampa di Giorgio Dell'Arti:
Clamoroso
Di Maio, in un titolo del Corriere, è apparso a un tratto scritto con la «di» minuscola [pagina 6].



Zucchero
Zucchero non sa leggere la musica [Vittoria Puledda, Rep 18/11].

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Di seguito la parte iniziale della recensione di Riccardo Ruggieri sulla Nuova Repubblica (RR si presenta così: "Sono da dieci anni nel mondo dell'editoria, ho una mini casa editrice, scrivo sui giornali, ogni mattina posto sul mio Blog (riccardoruggeri.eu) una sbarazzina «Rassegna stampa del Cameo»):

Lo confesso, attendevo con ansia l'uscita della nuova Repubblica per scoprire se, con l'occasione del cambio del vestito (chapeau!), avrebbe modificato anche il suo posizionamento strategico. Dio sa quanto, nello sfacelo della socialdemocrazia europea, ce ne sarebbe bisogno. Pensavo lo facesse su un tema ove era facile trovare comunanze multiculturali: accendere fari critici sul mondo di cipria (sporca) delle Big Five, ergo sul ceo capitalism. Alcuni articoli degli ultimi mesi di Federico Rampini, particolarmente critici verso questi monopolisti d'accatto, erano stati innovativi, avevano illuso persino un apòta come me.

Prosegue qui.

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Proseguiamo con una nota dolentissima: il flop delle vendite dei giornali italiani. Repubblica 40.000 copie in meno, Corriere 13.000.



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Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro Pazzo,

stamattina il giornale on line (sono abbonato) non si poteva leggere perchè la pagina era del tutto sfuocata. Tutte le pagine.
Molti articoli (per gli abbonati) non si possono copiare e salvare (nelle varie cartelle degli autori).
Il giornale é "povero" in tutti i sensi anche se gli spazi bianchi (che costano solo il prezzo della carta) adesso abbondano.
Il nuovo carattere è meno leggibile del precedente. va bene che risparmiano inchiostro ma...
INSOMMA SI POTEVA FARE DI MEGLIO

Leone Zanchi

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Chiudiamo con un feticismo OT che riguarda il Venerdì di Repubblica: un superfeticismo raccontato da Deaglio a Vecchio.

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