Ciao Pazzo
sull'homepage di Repubblica siamo passati dalla ragazza "uccisa" quando ancora non si conoscono le cause della morte
all'ipotesi che la povera Pamela fosse proprio la "ragazza tossicodipendente romana" amata dal reo confesso forse perché l'argutissimo titolista suppone che a Roma ci fosse un'unica ragazza tossicodipendente.
Ipotesi confermata nonostante la smentita della famiglia.
Mi pare un poco più importante di una questione meramente linguistica e qualcuno farebbe meglio a sapere che il mestiere del giornalista comporta pure alcune responsabilità oltre che tanti e tanto spesso rivendicati diritti.
E' una forma di terrorismo quando conferma un crimine che invece forse non si è mai verificato.
E' una pericolosa fonte di disinformazione quando contribuisce a equivocare le cause dei fatti.
Il disagio di questa povera ragazza avrebbe meritato una sensibilità differente.
Enrico B.
1 commento:
Concordo con Enrico B. Sfruttare le notizie per creare gossip è una cosa indegna. Che tristezza il nostro giornale...
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