lunedì 19 marzo 2018

Scarabocchi del Giorno: doppioni, errori e la pagina Facebook nata il primo gennaio del 2000. Aiuto.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ciao Pazzo, buon pomeriggio.

Ti segnalo le copertine di Espresso e Panorama di questa settimana.
Ovvero, la fantasia al potere.

A presto, Peppe :-)


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Un cortocircuito meteorologico scovato dall'attento Ste Bar su Repubblica del 17 marzo scorso.

Essendo il 17 un sabato, hanno riportato per due volte le previsioni di domenica.



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Secondo Simona Ballatore de Il Giorno, alla Diocesi di Milano avevano una pagina Facebook nel 2000. Questo sì che si chiama "fare i miracoli".

(ringraziamo Tristram, scendi! per la segnalazione via Twitter)


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Su "il manifesto" del 18/03/2018 si parla del nostro EMerito Diretùr.

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Un simpatico Tweet di Stefania Aloia.

Beh, cara Stefania, noi un po' Pazzi lo siamo.


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Quelli di Errore di Repubblica, i nipotini di PPR, hanno scovato un errore neintemeno che del Fundadòr Eugenio Scalfari, che nel suo editoriale di ieri ha scritto che Bersani e Renzi si sono sfidati per la segreteria del Pd.
Non è vero.


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Ma a proposito di Fundadòr, chi ha avuto il coraggio di sciropparsi la sua chilometrica omelia di ieri?


Noi.

E sinceramente non abbiamo capito niente di questo passaggio.


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Su Repubblica di ieri, Corrado Augias parla di Beppe Grillo regista Rai nel 1976.

A noi sembra davvero poco probabile. Che dite voi?


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Ecco la nuova vignetta di Libero Petrucci, che ci tiene a farci sapere che lui, l’Amaca di Serra di ieri, l’aveva disegnata la settimana scorsa.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Enrico,
Su Grillo regista - seppure di una trasmissione radiofonica - ha ragione Augias
Ecco la fonte per poter controllare (fact checking per gli esterofili)
Un caro saluto




“E adesso dirò una parola che finora alla radio non ha mai detto nessuno”. Lunga pausa di silenzio, attesa, curiosità: “Cazzo…”.… Il tabù fu infranto ma scoppiò il putiferio!
Era il 25 ottobre 1976. Cesare Zavattini era ai microfoni di Voi e io punto a capo, venti puntate per radio Rai, di varia attualità, in onda dalla sua casa romana di via Sant’Angela Merici. E alla regia un giovanissimo Beppe Grillo con cui Za intratteneva un rapporto diciamo, così, dinamico: “Caro Grillo scusami, scusami caro ma, un po’ per la tua natura preoccupazionale, un po’ perché mi rappresenti qui l’azienda… Ma tu dici sempre di no”…
Questo ed altro nel libro Zavattini e la radio di Gualtiero De Santi, (Bulzoni editore per la collana Impronte, 2012), che ripercorre la lunga attività radiofonica del grande intellettuale del 900 e padre del neorealismo.

Er Castigamatti ha detto...

la cazzata di Barbapapà l'aveva già detta, ormai si rassegni e chiuda bottega ritirandosi in ospizio (ma nessuno ha il coraggio di fargli le pulci correggendo le bozze???)