martedì 17 aprile 2018

Feticismi del Giorno: il calo del Cacciucco, i reportage di Rho, il ritorno del Canal Grande.

In prima pagina.

C'è l'editoriale del Diretùr e un'idea di prezzemolino Saviano.

C'è una faccina di NSDR e torna il Fogliettone, dopo lo sfratto di ieri.


----

Dentro il giornale.

Oggi è la Siria ad aprire lo sfoglio. Vincenzo Nigro è sceso dalle alture del Golan ed è tornato a Tel Aviv. La virgola ringrazia.

----

Cinque paginate di Cacciucco Politico.

Tornano i Marziani di Bottura dopo il riposo del weekend. Ecco il calembottur di oggi (ispirato alla farneticazioni del popolo grillino).


----

Roberto Rho, ieri al Vinitaly di Verona con virgola, ne ha approfittato per spingersi fino a Sandrigo, Vicenza, per un reportage sul nuovo triangolo industriale.


----

Prosegue il periodo di gloria del Doppio Pianeta Repubblica.

----

Esteri: Francesca Caferri, già inviata con le palle, racconta l'emozionante ritorno a casa di Malala Yousafzai.


----
Cultura: riecco Pietro Citati. Ma di Arbasino neanche l'ombra.

----

Spettacoli: Carlo Moretti ci racconta, da Barcellona, l'esordio del tour scenografico di Roger Waters, che oggi e domani sarà al Forum di Assago.


----

Nessuna foto e solo una Brevina (senza refusi) per la scomparsa di Ronald Lee Ermey, il sergente di Full Metal Jacket.


----

Sport: c'è lo scriba Gianni Clerici.

----

Programmi tivù: torna, dopo qualche giorno di assenza, la rubrica Canal Grande firmata dal Dipo (al secolo Antonio Dipollina).

----

Ecco la copertina dell'inserto RSalute, in regalo col giornale.

1 commento:

Calaber ha detto...

Anche Citati nell’Osservatorio errori?

Caro Pazzo,
fai benissimo a segnalare il ritorno di Citati nelle pagine della cultura, ma è una presenza che oggi ci fa sospettare di essere incorsa in un errore (lapsus calami oppure colpa del correttore, come per un altro articolo ipotizza Mudd?). Il fatto è che discorrendo di Lévi-Strauss l’eccellente Citati a un certo momento ha scritto: “Affrontò l’inconscio, e lo portava alla coscienza, sperando di giungere ad un punto di certezza come quello di Alfred Einstein”. Alfred o Albert? Alfred era un musicologo, mentre su Albert qualsiasi specificazione sarebbe superflua, ma, sicuramente a causa della mia scarsissima competenza in discipline musicologiche, non saprei dire a quale “punto di certezza” fosse giunto Alfred, tanto da essere per questo motivo ben conosciuto e citato (chiedo perdono per il bisticcio di parole) da Citati in un contesto in cui si parla anche di Diderot, Montaigne e Jakobson. C’è qualcuno che possa aiutarci a fare chiarezza? Magari lo stesso Citati?