mercoledì 11 aprile 2018

Feticismi del Giorno: Zuckerberg e Siria raffreddano il Cacciucco. E il Pianeta Repubblica torna su una pagina sola.

Feticismi in prima pagina:

Piero Colaprico, il Kola, e il CT Angelo Carotenuto nello Spazio Idee.

La mononotizia nel Fogliettone (l'impresa della Roma).


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Oggi Cacciucco Politico (solo 5 pagine) messo all'angolo: c'è roba più importante.

Tipo le 3 pagine sulle scuse di Zuckerberg che aprono lo sfoglio, e le 2 sulla delicata situazione in Siria.

Su entrambi i fronti è impegnato l'amerikano Federico Rampini, che si fa gli straordinari.

ellekappa si immagina così un nuovo rapporto tra USA e Italia.


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Unico feticismo del Cacciucco il titolo-calembour della nuova rubrica di Luca Bottura.


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Esteri: primo spostamento significativo del nuovo pechinese Filippo Santelli. Tra le palme e la laguna di Boao, Cina. E la virgola ringrazia.


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Il Pianeta Repubblica torna su una pagina sola.

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Cronaca: due paginate sulla malasanità milanese. Impegnati i meneghini Corica, De Riccardis e De Giorgio. Più il Diretùr Milanes Colaprico.

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Paolo G. Brera, con punto e virgola, è tornato, purtroppo, nelle Marche, dove il terremoto non molla.


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Il pezzo di Bartez nella Terza Pagina di oggi ci sembra un implicito riferimento alla Bottureide. O siamo troppo dietrologici?



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Sport: in tre (giustamente) per l'impresa della Roma che elimina il Barcellona dalla Champions League: Fabrizio Baffone Bocca, Matteo Pinci e Crosetti. 

Implacabili i voti di Pinci alla difesa blaugrana.



Crosetti lo ritroviamo anche nella pagina dopo, inviato a Madrid per la sua Juve. Gli fa compagnia il granata Emanuele Gamba.

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Da non perdere il pezzo di Luigi Panella sul big match di pugilato tra Blandamura e Morata.

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La copertina di RLab, inserto in regalo oggi col giornale.

5 commenti:

F. Basso ha detto...

La penso come PPR, perché Bartez intervenne anche a difendere Crozza durante #copiaeincrozza. Il titolo del suo articolo era "Le frasi si possono rubare, l'importante è dirle bene". Scriveva Bartez (10 febbraio 2012): "E' il comico che rende grande una battuta ed è un concorso imprevedibile di circostanze che rende grande un comico." Adesso Bartez interviene a difendere Bottura, che non è un comico e le battute le scrive, col fatto che le battute non hanno copyright. Molto bene. Del resto, se Saviano è stato condannato per plagio e continua a essere riverito, accanirsi contro Bottura non ha molto senso.

bob ha detto...

Oggi però Bottura la butta in caciara. Scrive -In pochissimi giorni di vita questa rubrica si è già guadagnata l'onore di qualche irritazione-. Lasciando intendere che la polemica è per la sua satira. E non perché beccato a copiare. Vabbè.

Sergio ha detto...

Buongiorno, faccio garbatamente presente che Bartez non parla di Bottura ma presenta un'iniziativa presumibilmente non messa assieme in pochi giorni, e che il titolo di un articolo non è mai dell'articolista.

Calaber ha detto...

Lopapa e la misteriosa Franca

Caro Pazzo,
Chissà chi è la misteriosa Franca che viene oggi citata da Carmelo Lopapa, nel suo articolo sul centrodestra di p. 13, quando riporta l’opinione di Antonio Tajani, che bacchetta sonoramente i grillini (“Di Maio deve chiederci scusa e un loro governo non aiuterebbe l’’Italia”). Confesso di non averlo capito, per quanti sforzi abbia fatto. Almeno fino al momento in cui ho recuperato qualche debole reminiscenza scolastica per ricordarmi del famoso detto, più volte richiamato anche da autorevoli studiosi, “Franza o Spagna purché se magna”. Forse era questo che intendeva dire Lopapa. E allora perché, al posto di “Franza”, scrive “Franca”? A cosa vuole alludere? Cosa sottintende che noi non riusciamo a comprendere? Perché Franca e non Franza?

zanzibar ha detto...

Scusate tutti ma parlare di plagi qui è come... parlare di corda in casa dell'impiccato! :-) Saviano, Rampini, Augias, Galimberti: i più bei nomi di Repubblica sono stati beccati a plagiare eppure continuano a scriverci. Bottura può stare sereno e può continuare a plagiare chi vuole.