lunedì 14 maggio 2018

Feticismi veloci (e non illustrati) del giorno: le sette paginate di Cacciucco Bianconero.

Il vostro FS ha avuto un lutto familiare. Questa la causa del prolungato scartamento ridotto.

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In prima pagina.

Eccola lì (anche se non la vedete) la fotonotizia del settimo scudetto della Juve. Fidatevi, c'è.

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Dentro il giornale.

Sei paginate, neanche tante, sul Cacciucco Gialloverde.

Subito un inatteso Antonio Dipollina, in arte Dipo, sulla mancata ospitata di Di Maio a Quelli del calcio.

A pagina 4 c'è una foto del "tavolo delle trattative" con indicati i nomi dei partecipanti. La Nuova Stampa aveva già fatto la stessa identica cosa ieri. 0-1 palla al centro.

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Il turco Marco Ansaldo scrive, pro tempore, da Gerusalemme. Dio, come ci manca un terrasantista.

La moscovita Rosalba Castelletti è ancora in vacanza.

Anche oggi Doppio Pianeta Repubblica. E a proposito di PR, alias Fusi Orari, segnaliamo che sulla Nuova Stampa c'è una doppia pagina chiamata 7N, la giornata in sette notizie, che lo ricorda maledettamente. Anche se non ci sono gli emisferi. 1-1 palla al centro.

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Sport: sette paginate, inclusa la copertina dell'inserto, di Speciale Scudetto. Un Cacciucco Bianconero, è proprio il caso di dire. Anche in onore del livornese Allegri.

2 commenti:

Signor Marco ha detto...

Una piccola curiosità: il primo numero della nuova repubblica ospitava con ampia enfasi un'intervista a Rajoy. La nuova stampa seppur senza richiamo in prima una a Puigdemont. Scelte di campo?

Calaber ha detto...

Meloni - Messina: corrispondenze di amorosi sensi

Caro Pazzo,
l’incredibile accade. Giorgia Meloni in una trasmissione televisiva (per la quale mi perdonerai se non ricordo il nome), ironizzando sulla ormai annosa questione del premier del futuro (?) governo pentastelle - leghista, fa l’esempio di quel tizio che annuncia di avere tutto pronto per il matrimonio, ma deve trovare soltanto la sposa. Incredibilmente, la stessa boutade è ripresa oggi in prima pagina da Sebastiano Messina il quale, anche lui, ironizza dicendo: “È tutto pronto, chiesa, ricevimento, bomboniere, fedi e viaggio di nozze. Adesso devo solo trovare la sposa”. Certamente, almeno una differenza tra i due c’è perché la Meloni, con il riconosciuto e ammirato gusto per le nuance, ha introdotto, tra le cose acquisite per la sposalizio, pure la “confettara”, ma per il resto preciso e uguale. Un caso di imprevedibile telepatia? O di “armonia prestabilita” tra il bravissimo Messina e la finissima Meloni? Insomma, escludendo la copiatura dell’uno sull’altra, una corrispondenza di amorosi sensi?