FANFARA INAPPROPRIATA
Caro Pazzo,
oggi 28 settembre 2018 il sito di Repubblica riporta la notizia secondo la quale le inchieste di Repubblica e l'Espresso vincono al Prix Italia. Nello specifico "Un unico destino" di Fabrizio Gatti, l'indagine di Carlo Bonini e Giuliano Foschini sulla giornalista Daphne Caruana Galizia e 'Cronache di un sequestro', la ricostruzione del rapimento di Aldo Moro scritta da Ezio Mauro.
Riguardo al valore delle suddette inchieste nulla di nuovo per noi lettori che abbiamo potuto, e possiamo ancora, leggere questi scritti di qualità.
C'è un però, ed è un "però" grande come un grattacielo.
Come si può, nello stesso giorno, celebrare il lavoro giornalistico, che in una democrazia (e a maggior ragione in una democrazia claudicante come la nostra) è come il pane, anzi come l'ossigeno, e contestualmente presentare un piano aziendale che taglia del 30% le retribuzioni dei giornalisti e che determina la chiusura, nel 2018 e con un'informazione sempre più web mediata, con tutti gli annessi e connessi, vantaggi e svantaggi, del sito dell'Espresso? Aiutateci a capire, proprio non ce la facciamo.
In pratica si vuole mangiare e digerire una minestra indigesta se non velenosa spacciandola come una lasagna fatta in casa o una pizza della tradizione napoletana. Si vuole passare, per usare un espressione calcistica, dall'Italia di Vicini o quella di Lippi, zeppe di campioni, a quella parodia che scende in campo ultimamente. E sperare che il prodotto sia qualitativamente lo stesso
A titolo di esempio della nostra storia e cronaca recenti, senza per forza ogni volta tirar fuori gli articoli in archivio.
Mafia Capitale: senza le inchieste di Lirio Abbate, le prime risalenti addirittura al 2012, e Federica Angeli, cosa sapremmo della criminalità organizzata a Roma? Si sarebbe ugualmente arrivati ad una sentenza di tale importanza storica? Le minacce di cui sono state oggetto erano corbellerie?
L'omicidio di Daphne Caruana Galizia: ora è uscito anche il libro che racconta in maniera più approfondita la vicenda. Non serve aggiungere altro
Il crollo del Ponte Morandi: senza gli articoli che quasi quotidianamente Fabrizio Gatti, ilfuoriclasse per antonomasia del giornalismo italiano, come più volte abbiamo scritto su questo blog, quante cose in meno sapremmo ( a parte le corbellerie di Toninelli sul "Ponte per famiglie")?
avvero la controllante Gedi vuole questo?
Bene da noi tutti solidarietà massima a tutti i giornalisti, fotoreporter, amministrativi e di qualsivoglia mansione, dipendenti o precari che siano che lavorano in redazione. Per quanto piccolo possa essere il contributo, noi saremo al vostro fianco
In poche parole: NESSUNO TOCCHI L'ESPRESSO!!!!
Luca Leone
Riguardo al valore delle suddette inchieste nulla di nuovo per noi lettori che abbiamo potuto, e possiamo ancora, leggere questi scritti di qualità.
C'è un però, ed è un "però" grande come un grattacielo.
Come si può, nello stesso giorno, celebrare il lavoro giornalistico, che in una democrazia (e a maggior ragione in una democrazia claudicante come la nostra) è come il pane, anzi come l'ossigeno, e contestualmente presentare un piano aziendale che taglia del 30% le retribuzioni dei giornalisti e che determina la chiusura, nel 2018 e con un'informazione sempre più web mediata, con tutti gli annessi e connessi, vantaggi e svantaggi, del sito dell'Espresso? Aiutateci a capire, proprio non ce la facciamo.
In pratica si vuole mangiare e digerire una minestra indigesta se non velenosa spacciandola come una lasagna fatta in casa o una pizza della tradizione napoletana. Si vuole passare, per usare un espressione calcistica, dall'Italia di Vicini o quella di Lippi, zeppe di campioni, a quella parodia che scende in campo ultimamente. E sperare che il prodotto sia qualitativamente lo stesso
A titolo di esempio della nostra storia e cronaca recenti, senza per forza ogni volta tirar fuori gli articoli in archivio.
Mafia Capitale: senza le inchieste di Lirio Abbate, le prime risalenti addirittura al 2012, e Federica Angeli, cosa sapremmo della criminalità organizzata a Roma? Si sarebbe ugualmente arrivati ad una sentenza di tale importanza storica? Le minacce di cui sono state oggetto erano corbellerie?
L'omicidio di Daphne Caruana Galizia: ora è uscito anche il libro che racconta in maniera più approfondita la vicenda. Non serve aggiungere altro
Il crollo del Ponte Morandi: senza gli articoli che quasi quotidianamente Fabrizio Gatti, ilfuoriclasse per antonomasia del giornalismo italiano, come più volte abbiamo scritto su questo blog, quante cose in meno sapremmo ( a parte le corbellerie di Toninelli sul "Ponte per famiglie")?
avvero la controllante Gedi vuole questo?
Bene da noi tutti solidarietà massima a tutti i giornalisti, fotoreporter, amministrativi e di qualsivoglia mansione, dipendenti o precari che siano che lavorano in redazione. Per quanto piccolo possa essere il contributo, noi saremo al vostro fianco
In poche parole: NESSUNO TOCCHI L'ESPRESSO!!!!
Luca Leone
1 commento:
Bravo Luca, condivido in pieno.
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