mercoledì 11 settembre 2019

Giù le mani da Marione (e altri appunti sparsi).

Due sere fa, durante la diretta di Otto e Mezzo di Lilli Gruber, l'ospite Carlo De Benedetti è tornato a parlare di Repubblica dicendo che da quando c'è Carlo Verdelli è tornato a leggere con entusiasmo il giornale. Ciò significa che Repubblica non gli piaceva quando c'era Mario Calabresi.

A questo link potete rivedere la puntata, il passaggio in questione è al minuto 33 circa.

Nostre brevi considerazioni: CDB si poteva tranquillamente risparmiare quelle parole, considerato che Calabresi l'aveva scelto proprio lui.

Ci è sembrato inoltre un giudizio tranchant e per lo meno ingeneroso bei confronti di Marione.

Lo diciamo con grande rispetto: non è che con Verdelli Repubblica abbia messo le ali.

Purtroppo la certificazione delle copie vendute (ci torneremo più in basso nel post) racconta che il giornale, come tanti altri, sia in difficoltà per le costanti perdite in termini di venduto.

Che poi la Repubblica di Verdelli sia più spumeggiante e frizzante e spesso sia luogo di fertile dibattito è vero, ma non è sufficiente per liquidare Calabresi in quel modo e soprattutto non risolve il problema della disaffezione dei “lettori” nei confronti del giornale e dei quotidiani in generale.

Anche perché crediamo si debba sempre usare un tono pacato e prudente quando si giudica il lavoro e l’impegno di un grande professionista qual è Mario Calabresi che, sensazione nostra, presto ci ritroveremo sulle pagine del Corsera.

Qui sotto il titolone che Dagospia ci ha ricamato sopra

E più sotto ancora la discreta reazione di Marione su Twitter.



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Riceviamo e volentieri pubblichiamo (via Twitter):

Caro Pazzo,
sul giornale di oggi l’apologia di Luigi Di Maio della Cuzzocrea è bellissima. 

Studiare dossier fino allo sfinimento...ah, il giovane favoloso. Impensabile, fino a ieri.


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A proposito di vendite e diffusione di Repubblica, ecco come sono andate le cose recentemente (via Italia Oggi).


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Feticismo Arretrato

Dal Venerdì di qualche settimana fa (era luglio) il titolo di un pezzo di Alberto Riva parla di Carlo Bo che portava Vittorio Sereni a vedere l'Inter.

Nel testo, però, scopriamo che a portare VS a San Siro era Giovanni Raboni. 


4 commenti:

Er Castigamatti ha detto...

Giusto, Pazzo! E povero Marione, chissà cos'ha fatto... tranne modernizzare una struttura che ancora ragionava con carta e web separati? Bah!

virgela ha detto...

ho grande stima di Verdelli e leggo con interesse un giornale più grintoso e con qualche firma in più rispetto a prima (Lerner, Manconi su tutti), però:
Marione aveva fatto una rivisitazione grafica impeccabile, molto più bella e meno grossolana di questa; oltre l'aspetto grafico, soprattutto negli ultimi tempi, il prodotto quotidiano era di qualità elevata; aveva preso, dal Diretur, un giornale pesantemente appiattito su Renzi e già con vistosi cali di diffusione.

Per ora, con tutto il tifo che faccio al mio giornale (da 40 anni), non mi sembra che aver alzato la testa abbia portato chissà che!!

Sergio T. ha detto...

D'accordissimo con PPR e con i 2 commenti precedenti.
Mi viene voglia di Corriere ops

virgela ha detto...

vedere oggi, sulla prima pagina, il nome di Marione mi ha dato emozione (anche se era una anticipazione e non un articolo, però ....)