lunedì 16 settembre 2019

Marione in prima, la scomparsa di Scaramucci e altre cose che sono successe nel weekend.

Innanzitutto/1: giù le mani dai giornalisti di Repubblica.



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Innanzitutto/2: la scomparsa del grande Piero Scaramucci, uno dei giornalisti che contribuirono a fondare Radio Popolare nel 1976.

Che la terra gli sia lieve. RIP.


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Andiamo avanti

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Tanta sorpresa, incredulità e una lacrimuccia leggendo di nuovo la firma di Mario Calabresi sulla prima pagina di Repubblica.

E' successo ieri, giorno in cui Largo Fochetti ha pubblicato un capitolo intero del nuovo libro di Marione La mattina dopo.


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Ecco la reazione dello stesso Calabresi su Twitter.


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Molte le lettere arrivate in redazione, ne abbiamo scelte due:

Ho grande stima di Verdelli e leggo con interesse un giornale più grintoso e con qualche firma in più rispetto a prima (Lerner, Manconi su tutti), però: Marione aveva fatto una rivisitazione grafica impeccabile, molto più bella e meno grossolana di questa; oltre l'aspetto grafico, soprattutto negli ultimi tempi, il prodotto quotidiano era di qualità elevata; aveva preso, dal Diretur, un giornale pesantemente appiattito su Renzi e già con vistosi cali di diffusione.

Per ora, con tutto il tifo che faccio al mio giornale (da 40 anni), non mi sembra che aver alzato la testa abbia portato chissà che!!

Virgela

Bella la promozione del libro di Marione oggi (ieri ndFS) su Rep. Ipotesi di ritorno? Non lasciamolo ad altri, lancia la campagna Pazzo!

Carlo Mamprin

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Tra l'altro, il giorno prima, Marione aveva lanciato la sua pagina Facebook, che trovate qui.


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E per chiudere su Marione, Dagospia ha pubblicato le sue parole (raccolte da Aldo Cazzullo sul Corrierone) dopo le dichiarazioni di CDB dalla Gruber.


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FeticisMini arretrati

Repubblica di venerdì 13 settembre, pagina 38 intervista di Filippo Brunamonti a Bruce Springsteen:  il Boss dichiara di guardare i film di Howard Hughes che però sono solo due e non devono essere il suo genere. 

Non è che abbia parlato del grande Howard Hawks e come è successo altre volte il redattore ha capito male?

Fabio P.


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L'affezionata lettrice Monica ci scrive questa cosa a proposito dei Cattivi Pensieri di ieri di Gianni Mura:

"Le jardin reste ouvert pour ceux qui l'ont aimé". 
Pazzo, urge segnalare i Cattivi Pensieri prévertiani di Gianni Mura.
(perché la domenica s'inizia a leggere il giornale sempre dalla fine).


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Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro Pazzo,
per il tuo “Osservatorio errori”. Nell’ultimo numero del Venerdì l’amato Michele Serra sostiene che Massimo Montanari sarebbe “furibondo” per il ritorno di Franceschini al ministero della Cultura. 

Evidentissimo lapsus calami. 

Massimo Montanari è un apprezzato storico del Medioevo, che si occupa, in particolare, della storia dell’alimentazione. A essere “furibondo” è Tomaso Montanari, storico dell’arte nonché collaboratore proprio del Venerdì.

Calaber 


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Quelli di Errore di Repubblica ci segnalano che Riccardo Fraccaro non è veneto. È trentino.

Errore apparso su Repubblica del 14 settembre.


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Una cosina dal cartaceo di oggi

Osservatorio Coincidenze: pubblicità messa lì a caso a pagina 14.


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Un po' di cose dai social

Leonardo Nicolai, su Twitter, ci segnala una stranezza in un'infografica apparsa su Repubblica del 14 settembre scorso.

Visivamente c’è qualcosa di sbagliato: Conte perde 9 punti, Salvini 8, ma le barre sono totalmente diverse (a meno che l’errore non sia nei dati e Conte fosse a 74.).


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Libero Petrucci, su Twitter, ha una proposta da fare ai titolisti del Venerdì.


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Anche Alessandro Loppi ha qualcosa da dire a Rep a proposito di un titolo del 12 settembre scorso. Sempre via Twitter

Cara Repubblica, ma che male ti hanno fatto le maiuscole? Se parli di storia come racconti, è minuscola. Se parli della materia di studio è maiuscola. 


1 commento:

Anonimo ha detto...

Due cosine:
• il puntiglioso Fabio P. confonde il «redattore» (ovvero il deskista che impagina il pezzo) con l'autore dell'articolo, che nel caso dell'intervista a Bruce Springsteen da Los Angeles – se non erro – non era sicuramente in redazione;
• nei profili dei ministri, altro errore di provenienza è stato definire «pugliese» Mirella Liuzzi, che invece è lucana (forse l'hanno confusa con la ministra uscente Barbara Lezzi?)