venerdì 21 novembre 2008
Corriere e Repubblica, autunno bollente.
Aria catacombale nella stampa italiana. I dati, anticipati da Affari Italiani, vedono Repubblica perdere 100 mila copie di diffusione in un anno, Corriere della Sera 50 mila, Gazzetta dello Sport 25 mila. Cade a picco anche Libero, meno 9 per cento. Ma non è una questione di testate. La crisi, come si dice, è sistemica: in un anno le undici principali testate hanno perso 192 mila copie.
E la pubblicità? Subisce un tracollo. Manzoni, gruppo Repubblica-Finegil, perde il 4,6 nei primi otto mesi dell'anno, Rcs è a meno 2,4.
Considerando che all'estero testate storiche si preparano a smobilitare, si annunciano tempi da tregenda per la stampa italiana. Del resto sia Repubblica sia Corriere della Sera hanno in programma tagli di foliazione. E dai tagli di foliazione ai tagli di personale il passo non è così lungo. Per fermare l'emorragia è troppo tardi. Chi doveva muoversi, utilizzando le leve del multimediale, modificando profondamente quotidiani polverosi quasi quanto Zavoli, non lo ha fatto. E ora, a pagarne le conseguenze, saranno i giornalisti. E i lettori, che finiranno per perdere voci libere, sia pure impastate e un po' roche.
Dal blog Stampa Rassegnata.
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