giovedì 29 gennaio 2009

Il buon Lele spezza una lancia in favore di repubblica.it

Sia chiara una cosa. Repubblica è una cosa, Repubblica.it è un'altra. E poi quasi tutte le testate online dipendono dalle agenzie, visto che in redazione lavorano solo pochi giornalisti (giornalisti se va bene, s'intende) che operano sul desk. Inutile aspettarsi delle inchieste sul web, almeno per ora. Forse un giorno ci saranno, ma solo quando gli editori avranno il coraggio di investire in risorse e strumenti, creando delle vere redazioni web (con almeno 20/30 giornalisti) e non dei surrogati con 5/6 redattori che si alternano senza sosta.

Lele

1 commento:

Saul Stucchi ha detto...

concordo. ma non nutro grandi speranze nell'ipotesi che in futuro gli editori investano risorse e mezzi per creare vere redazioni per veri giornali online. che dire poi dei lettori? esistono ancora i veri lettori? e costituiscono una fetta di mercato sufficientemente ampia per legittimare investimenti?
mah. la free press, forse, già soddisfa le esigenze della maggior parte dei "lettori". se poi aggiungiamo un buon numero di giornali che si distinguono dalla free press solo per il prezzo, il quadro si fa drammatico. no?