La parola ai lettori.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

"Forse non dovrei dirlo ma, dopo giorni di dibattito sul nuovo formato di Repubblica, sui bordi bianchi eccetera, mi sono reso conto che in realtà non ci avevo fatto caso. Proprio così, per me il giornale era uguale a prima.
In direzione probabilmente si sono accapigliati e si accapigliano su quanti centimetri di bordo lasciare bianco, o come fare la nuova impaginazione. Io non mi ero accorto di nulla! E così penso molti altri lettori, azzarderei addirittura la maggioranza. Per scrupolo sono andato a prendermi una vecchia copia per confrontarla con quella di oggi. Effettivamente i bordi sono più grandi. Ma un bel "chi se ne frega" ce lo vogliamo mettere?
Quando capiranno a Repubblica che i lettori badano prima di tutto a quel che c'è scritto su un giornale, e non come è impaginato o quanti cm di bianco ci sono sui bordi? Lo ripeto: contenuti, contenuti e ancora contenuti! Altrimenti anche i giornali, come i partiti, pensano che basti cambiare sigla e logo per sembrare nuovi. Aghost"

"Mi spiace dirlo ma oggi La Stampa di Anselmi è un grande esempio di ottimo giornalismo, grandi firme e una veste grafica felice e naturale per quel formato. Ovvero lo stesso di Repubblica,ma il confronto fra le due interpretazioni, è tutto a favore della Stampa. L'ottima art director del giornale torinese sta facendo un bellissimo lavoro. Spero in un cambiamento rapido della grafica repubblicana. Posso dire che Angelo Rinaldi non mi piace? Walter."

"A Repubblica ora è tutto grande.Titoli, caratteri, fotografie, l'inutile R2...Mah sono veramente perplesso.Mi sembra un tabloid inglese e non quel grande quotidiano di qualità che dovrebbe essere. Anonimo."