martedì 19 maggio 2009

Alcuni commenti al vetriolo su Repubblica e Scalfari.



Vi ricordate il post di settimana scorsa in cui si parlava del nuovo libro di Pansa in gran parte dedicato alla sua esperienza a Repubblica?

Bene.

Riportiamo qui di seguito alcuni commenti acidi dei lettori de Il Giornale (e chi sennò?) a sostegno di Pansa e contro Repubblica e il suo fondatore:

"Repubblica oggi è il primo giornale comunista. Viene prima de l'Unità. Non è chiaro come e quando Scalfari partecipò a secondo conflitto mondiale. Fu disertore o riformato?"

"Interessante e come sempre ben scritto l'articolo di Pansa. Ci sono però particolari sui quali il giornalista ha inteso benevolmente sorvolare ma che sono a conoscenza di tutti: anzitutto che il grande onnipotente Scalfari oramai è stato riposto come qualcuno ha detto, "nel magazzino delle scope", dal quale gli viene consentito di uscire una volta alla settimana giusto per stendere la consueta lenzuolata carica di veleno nei confronti dell'odiato Nero Cavalier ; poi che "la Repubblica" è rimasto di fatto il vero organo di stampa della sinistra italiana sia borghese che intellettuale, sostituendo in toto quello che un tempo era il più serioso e diffuso verbo scritto comunista ovvero l'Unità, foglio che oggi si pone a livello di modesto barzellettiere senza peraltro il pregio o la speranza di riuscire divertente. Quanto agli altri foglietti della sinistra estrema (dicesi Dura e Pura) trattasi di prodotti di nicchia giusto per ricordare che "il Che Guevara vive "e la catena di montaggio pure."

"Ottimo articolo: è un piacere, dott. Pansa, leggere la sua prosa. Quanto a Scalfari, lo si può discutere quanto si vuole per quel che dice, che fa o che pensa ma, come fu ad es. Montanelli, è una pietra miliare della storia del giornalismo italiano. E tutti questi personaggi eccezionali hanno un Io talmente ingombrante da renderli talora insopportabili."

"Mi auguro che la cariatide del giornalismo che fa politica, nominato ironicamente da Craxi presidente del Pinf, il Partito irresponsabile dell’informazione, gradisca questo magistrale corsivo di Giampaolo Pansa come il “coccodrillo” più premuroso e credibile che sia stato preparato per lui. Credo che si possa arrivare alla conclusione che gli attuali nemici di Berlusconi, come ad esempio Scalfari, abbiano tutti una lontana tendenza al culto della dittatura, fascista prima e comunista poi, salvo rinnegarla e combatterla quando la stessa avrebbe potuto limitare e condizionare la dittatura dell’informazione, la forma più subdola, vigliacca e antidemocratica delle dittature. Ma spesso le colpe dei giornalisti, sarebbe meglio definirli pennivendoli, discendono dalle colpe di editori ignobili ed incapaci, come ad esempio De Benedetti, che l’informazione la usano solo per guadagnarsi potere senza sottoporsi al controllo del voto popolare."

"ottimo ritratto di un qualunquista, anarchico, fascista, direttore di un giornale che, ben orchestrato, strappò lettori a tutti, specie all'unità...scalfari : se lo conosci lo eviti... "

"Bel ritratto di Scalfari: troppo opportunista per la RSI e troppo vile per la Resistenza, occupato a diventare la statua di se stesso, guardando orizzonti solo a lui concessi. I remember Cirano: "giusto al fin della licenza io tocco...". Bell'infilzata, caro Pansa! A proposito di orizzonti; secondo me non vedeva un accidente..."

1 commento:

Anonimo ha detto...

I apologise, but, in my opinion, you are not right. I can prove it.