martedì 26 maggio 2009
Gianni Mura che recensisce Vinicio Capossela: il formaggio con le pere.
Prendiamo in prestito un vecchio slogan pubblicitario per Pioneer del grande copywriter Sandro Baldoni, per segnalare l'ottima intrusione odierna di Gianni Mura nella vita spericolata del maledetto Vinicio Capossela: la recensione del suo nuovo libro In clandestinità. Da ritagliare e far leggere ai nipotini. Eccola:
Vite da pugili suonati secondo Capossela (di Gianni Mura)
"I bagagli sono ancora in corridoio. Vinicio Capossela è appena rientrato da una tournée Parigi, Londra, Bruxelles, Zurigo, Berlino. A Londra, la Queen Elizabeth Hall tutta esaurita. A Bruxelles, la gioia di cantare «La notte» insieme a Salvatore Adamo, (l´idolo di mio padre). E intanto è uscito il suo secondo libro, che non è solo suo. E´ scritto a quattro mani (quattro guantoni, dicono loro) con Vincenzo Costantino, detto anche Cinaski, o mister Pall, mentre Capossela è mister Mall. «Lui è sempre stato il mio alibi» dice Capossela. «E lui la mia causa» dice Costantino. «Ero rassegnato alla discesa e ho scoperto la risalita. E anche trovato l´amore». Il titolo del secondo libro è: In clandestinità (Feltrinelli, pagg.224, euro 16), senza alcun riferimento ai respingimenti davanti a Lampedusa. E´ la clandestinità di italiani in Italia e altrove, di figli di emigranti..."
La recensione continua qui.
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