
Prendiamo in prestito un vecchio slogan pubblicitario per Pioneer del grande copywriter Sandro Baldoni, per segnalare l'ottima intrusione odierna di Gianni Mura nella vita spericolata del maledetto Vinicio Capossela: la recensione del suo nuovo libro In clandestinità. Da ritagliare e far leggere ai nipotini. Eccola:
Vite da pugili suonati secondo Capossela (di Gianni Mura)
"I bagagli sono ancora in corridoio. Vinicio Capossela è appena rientrato da una tournée Parigi, Londra, Bruxelles, Zurigo, Berlino. A Londra, la Queen Elizabeth Hall tutta esaurita. A Bruxelles, la gioia di cantare «La notte» insieme a Salvatore Adamo, (l´idolo di mio padre). E intanto è uscito il suo secondo libro, che non è solo suo. E´ scritto a quattro mani (quattro guantoni, dicono loro) con Vincenzo Costantino, detto anche Cinaski, o mister Pall, mentre Capossela è mister Mall. «Lui è sempre stato il mio alibi» dice Capossela. «E lui la mia causa» dice Costantino. «Ero rassegnato alla discesa e ho scoperto la risalita. E anche trovato l´amore». Il titolo del secondo libro è: In clandestinità (Feltrinelli, pagg.224, euro 16), senza alcun riferimento ai respingimenti davanti a Lampedusa. E´ la clandestinità di italiani in Italia e altrove, di figli di emigranti..."
La recensione continua qui.
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