"Mentre concludo questo libro, nessuno sa che cosa accadrà a Repubblica. Sento dire che Ezio Mauro è stanco. Dirige il giornale da dodici anni e vorrebbe lasciare, per andarsene negli Stati Uniti. Però ho imparato che il "sento dire" spesso inganna.
Ma per un revisionista come mi vanto di essere, il giornale fondato da Scalfari nel 1976 e poi diretto da Mauro, rimane una grande occasione perduta. E credo che anche la sua storia debba essere rivista, o revisionata, da cima a fondo".Finisce così l'ultimo libro di Giampaolo Pansa
Il revisionista.
5 commenti:
Lo farà lui stesso dalle colonne di "Libero", per cui inizia a scrivere da domani
Gabriele, ma dici sul serio? E' arrivato a ciò Pansa? Al peggio non c'è mai fine.
E conferma che la traduzione di revisionista è voltagabbana.
Che ci faccio adesso con i suoi libri quelli tipo "Carte false" o "Il malloppo"?
Come hai visto, caro fetish-man, dicevo sul serio. Che dire? Che preferisco ricordarmi il formidabile Pansa che scrutava i congressi di Psi e Dc con il binocolo raccontandoci di Cicciopotamo Ferrara e dele truppe mastellate
è andato a scrivere sul quotidiano che si merita
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