giovedì 29 ottobre 2009

Bondi: "Repubblica faccia dieci domande alla trans Brenda".

Leggiamo su NotizieGay,it:

Quando Ezio Mauro rivolgera' altre fatidiche dieci domande al trans Brenda, sara' un giorno memorabile per la difesa della liberta' e della democrazia''.Lo ha detto il ministro per i Beni Culturali Sandro Bondi, coordinatore del Pdl, nel commentare l'intervista al direttore del quotidiano La Repubblica, fatta da Serena Dandini su Raitre.

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10 commenti:

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

CatherinaSenensis sono sempre io, Caterina, non so il motivo di questa trasformazione (e santificazione).

Enrico Maria Porro ha detto...

Cate, Mauro c'era ieri sera dalla Dandini (marted' sera) . credo che sul sito di Parla con lei ci sia la puntata.

aghost ha detto...

e del "tototrans" non dite nulla? In queste ore è tutto un confabulare su chi sarebbe il famoso "chiappe d'oro" di cui si vocifera :D

Gli indiziati sono due: uno del pd, l'altro un ex ministro del pdl il cui cognome termina per "asparri" :)

Barbapapà ha detto...

CatherinaSenensis! Che straordinaria mutazione!
Somma Caterina, forse la santificazione te la sei guadagnata con quell'increscioso tentativo di difendere Aquaro e la sua intervista a Dan Brown. Considerato che la riabilitazione di Aquaro come giornalista equivale ad un miracolo, capisco anche perchè hai saltato a piè pari la fase della beatificazione...
Emozionante quell'invocazione di ieri! Tornerò presto ad ammorbarvi, superate queste giornate un po' caotiche (vi leggo sempre però).

Per il Feticista Supremo: l'intervista ad Ezio Mauro della Dandini è stata bellissima e va assolutamente riproposta. Ho visto raramente interviste di Mauro in tv, ma riconosco che Pansa ha ragione nel'immaginarlo come capo partito. Cito solo, a memoria, un passaggio: "un uomo politico che è di imbarazzo per le Istituzioni deve andarsene". Inoltre, nell'intervista Mauro ha genericamente citato le community sul web che si riconoscono nel mondo di Repubblica. Possibile che si riferisse anche al tuo blog?!
Infine, fantastica l'elegante apparizione di Bartezzaghi (puro understatement anglosassone) sul blog! Questa è veramente classe.
A prestissimo.

Enrico Maria Porro ha detto...

Ciao Barba! Tranquillo, noi siamo qui, non scappiamo.

Vedo se riesco a recuperare il filmato di Mauro dalla Dandini.

Anonimo ha detto...

@aghost: Amico aghost, il mio personale parere è quello di lasciare queste cose a chi già se ne sta occupando, ovvero la schiuma della società, da Dagospia al Giornale, che oggi apre (vedo su Dagospia, ehm) con il seguente titolo, che non è solo ributtante come ogni titolo del Giornale, ma è anche incomprensibile:

"Caccia ai trans in Parlamento"

Incomprensibile, poiché ciò di cui poi si parla (cf. Giornale.it) è l'ignominiosa caccia che in Parl. si starebbe svolgendo a chi ha frequentato prostitute transessuali (ovviamente colpa molto più grave che non aver frequentato prostitute femmine solo nell'insensata barbarie culturale in cui viviamo). Ma gli "utilizzatori finali" non si chiamano, nell'uso corrente, a loro volta "trans". Almeno, non mi risulta. E' un'innovazione linguistica del Brighella (quoto D'Avanzo)? Oppure il Brighella non è soddisfatto dalla caccia agli "utilizzatori", e vorrebbe che si istituisse la caccia al trans come Gentilini aveva proposto la caccia all'extracomunitario con cani e doppiette? Oppure pensa che questo vorrebbero i suoi lettori, che giudica incapaci finanche di leggere l'articolo relativo (per quanto scritto nel consueto italiano basico fondato su 50 parole, metà delle quali sono insulti), e immagina semplicemente eccitati dalle parole stesse "caccia ai trans"?

L'articolo relativo lo potreste leggere su Giornale.it, ma l'ho già fatto io per voi (altro che Santa Caterina!), e quindi vi dico: non leggetelo.

P.S. Appello a Rep.: Vorrei leggere su Rep. approfondimenti sulla transfobia che sta travolgendo il paese. Immagino che in migliaia di luoghi, giornalistici e web. se ne stia parlando, ma qui noi non si può leggere tutto; e poi ci importa solo di Rep., ovviamente.
Tanto per dire (come direbbe Dipollina per passare da una frase all'altra senza troppo pensare): dov'è finita la Marzano quando c'è davvero bisogno di lei?

P.P.S. Non ho ancora visto Rep. di oggi (29/10. sì, mi sono alzata tardi), e incrocio le dita sperando che LE trans siano finalmente femminili.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Per una volta - per quanto possa essere ripugnante - tocca dar ragione a Bondi. E sia: facciamo le dieci domande a Brenda. Credo che potrebbe addirittura rispondere, a differenza di qualche signore che di lavoro fa il premier. E che a rispondere non ci pensa proprio.
Victor

gurdulù ha detto...

Repubblica è un grande giornale, e Mauro ha detto cose interessanti e condivisibili dalla Dandini. Però peccato non accenni mai alla condizione dei collaboratori del suo giornale, sottopagati e abbastanza bistrattati, senza nessunissima considerazione da parte del cdr, che sembra non contemplarne l'esistenza. E dove hanno cominciato a tagliare le spese i nostri eroi? Dai collaboratori, cioè i più giovani, oltreché dalla categoria non protetta - quindi molto nobilmente dai più deboli - e soprattutto da quelli che già gli costavano mooooolto molto meno di tutti gli dei dell'empireo. E poi sarebbe il caso di chiedersi quante sono le donne che rivestono incarichi di responsabilità a Repubblica: per esempio quante sono le donne sedute al tavolo della riunione mattutina? Quante le "deskiste"? Ecco, sarebbe gradevole che alcune domandine - o comunque certe riflessioncine - fossero rivolte anche a se stessi, certe volte.