martedì 6 ottobre 2009
UNA recensione.
Ci ha scritto Sabrina Gabriele, scrittrice emergente, alle prese con la promozione del suo primo libro Una (sopra la copertina).
Sabrina sta cercando disperatamente di farlo recensire da Repubblica e ci ha chiesto di darle una mano in questa impresa, magari fornendole un paio di nomi di giornalisti a cui il suo libro potrebbe interessare.
Oltre a darle i nomi dei giornalisti (che non sveleremo sul blog) noi le dedichiamo questo post riportando le note presenti in quarta di copertina del libro e una breve biografia. E le facciamo ovviamente un enorme in bocca al lupo.
“L’amore è la prima verità che mi è stata insegnata. Da quando mia mamma mi ha preso tra le braccia, il 5 maggio del 1980, verso le quattro del pomeriggio”.
Il racconto emozionante di una giovane donna, delle sue esperienze, della sua quotidianità a Londra, teatro e casa della sua esistenza. Un romanzo in cui domina una spiccata spontaneità, che regalerà sensazioni reali e tangibili, che metterà a nudo il ritratto di un’interiorità forte e sensibile, ma che soprattutto donerà lo spaccato di una generazione, quella moderna, assolutamente fresco e godibile.
Con uno stile frizzante e originale Sabrina Gabriele ci permetterà di entrare nel presente della protagonista e di accompagnarla lungo un intenso e piacevole tratto di vita.
Sabrina Gabriele è nata a Bergamo, ha studiato Management Teatrale presso l’Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Dopo aver intrapreso una carriera biennale come Casting Director in uno studio sui Navigli, si è trasferita a Londra, dove ha conseguito la laurea in Fashion Management alla University of Arts. Attualmente vive a Parigi e lavora come executive in una multinazionale nel settore del lusso. Una è il suo primo manoscritto.
Sabrina ha un blog, correte a ficcarci il naso.
Foto di copertina di Scott H. Bourne.
ps: va da sè che se qualche giornalista di Repubblica volesse recensire Una, si faccia pure avanti.
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15 commenti:
non comprerei mai un libro con una copertina simile
Non c'entra niente col posto però avete notato che da oggi è comparso sul sito internet di repubblica la dicitura "riproduzione risrvata" come sul cartaceo?
per aghost: apprezzo la tua schiettezza, va a gusti. Per jacopo: grazie della dritta, magari ne faccio un post.
mi spiace, ma condivido aghost. la copertina è troppo urlata. a meno che non sia un libro erotico, è un banale pretesto per vendere qualche copia di un'autrice che, essendo esordiente e con una casa editrice semisconosciuta, potrebbe essere considerata solamente da parenti e amici.
mi spiace, ma condivido aghost. la copertina è troppo urlata. a meno che non sia un libro erotico, è un banale pretesto per vendere qualche copia di un'autrice che, essendo esordiente e con una casa editrice semisconosciuta, potrebbe essere considerata solamente da parenti e amici.
eh, bhe', si...se non fosse un libro erotico, la copertina sarebbe proprio un pretesto banale per vendere qualche copia in più...
un abbraccio a tutti, erotici e non, Enrico, you rock!
Molto più della foto di copertina (che a me, francamente, non dispiace), trovo scoraggiante e irritante la quarta di copertina, scritta con uno stile sciattissimo, da pubblicitario, che lascia pericolosamente intuire una certa povertà della trama. "(...)donerà lo spaccato di una generazione, quella moderna, assolutamente fresco e godibile.
Con uno stile frizzante e originale (...)". Ma di che stiamo parlando? Di un aperitivo? Taccio poi sulla pretesa di essere un romanzo che ambisce ad essere ritratto di una generazione... Detto questo, le auguro di avere una recensione seria perchè in questo paese per un giovane sconosciuto scrittore riuscire ad avere una menzione nei sacri templi del giornalismo nostrano è impresa ardua e quando riesce è spesso da ricondursi a qualche segnalazione. Auguri, quindi.
tremate, qui si apre una discussione potenzialmente sterminata... :D
A me quel genere di copertine "furbe" irrita parecchio, ed è un brutto indizio, per quel che mi riguarda, di un contenuto modesto o scadente. Poi magari il libro sarà bellissimo, non so.
Sulla difficoltà di farsi pubblicare, o addirittura recensire, siamo tutti d'accordo, specie se si è giovani di belle speranze e non si conosce nessuno del giro che conta.
Segnalo peraltro che oggi, grazie a internet, ci si può autopubblicare a costo praticamente zero su portali tipo lulu.com. Chiaro che poi vendere è un altro discorso, ma mi pare comunque un grande passo avanti rispetto a una volta, quando senza un editore alla spalle non si andava da nessuna parte, anche se si aveva talento da vendere.
aggiungo alle osservazioni condivisibile di barbapapà che purtroppo lo stile pubblicitario ormai infesta qualsiasi comunicazione. Ieri per dire il governo ha tirato in ballo topo gigio per la campagna di prevenzione della influenza A!.
Per lavoro ho a che fare, di riflesso, col settore turistico e ti assicuro che è un diluvio di testi scritti con una sciatteria impressionante
aghost conosco anch'io lulu.com ma ce n'è uno anche che fa repubblica, tipo ilmiolibro.it o .com non ricordo.
comunque sabrina il suo libro ha trovato che glielo pubblica, adesso deve venderlo...
si ce ne sono molti nati sull'esempio di lulu.com. Tra l'altro, se non ho letto male, negli usa i libri venduti on line hanno superato come numero quelli venduti nelle librerie. Direi che la tendenza, anche se noi ci arriveremo coi soliti 10 anni di ritardo, è chiara.
Riguardo a Sabrina, "vendere" è la parte pi rognosa. O ti da una mano l'editore, organizzando interviste, conferenze etc, oppure t'arrangi :)
Ad esempio sfruttando l'on line, le reti sociali, il viral marketing eccetera. Insomma un lavoro.
Io invece faccio attenzione all'editore: Il Filo.
Quelle case editrici che pubblicano a pagamento. Per me, povera autrice, è stata abbindolata.
OT: ciao andrea, era da un po' che non venivi qua...come va?
Bene bene! Vi leggo sempre! :P
e noi siam contenti!
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