giovedì 19 novembre 2009

Ciai ciai Battisti.



Cesare Battisti è stato estradato dal Brasile.

Curioso l'incipit con cui l'inviato di Repubblica a Brasilia Omero Ciai inizia la sua cronaca:

Il sorriso beffardo di Cesare Battisti s'è spento sulle sue labbra come una nuvoletta spazzata dal vento.

La foto di Battisti, indubbiamente, avvalora la tesi di Ciai.

(da un assist di Aghost)

8 commenti:

Frank57 ha detto...

Da sottoscrivere (anche se poi Ciai - assist favoloso- scrive una volta Mendez, riferito al magistrato) le conclusioni del giudice. "In democrazia - aveva concluso Mendes - il crimine politico non esiste. In democrazia non si uccide per difendere ragioni ideologiche o ideali. Chi uccide è un criminale e basta".

aghost ha detto...

curioso l'uso delle fotografie: prima circolavano, su tutti i media o quasi, solo foto di battisti con un'espressione beffarda, anche quando era in manette... ora invece che è stato estradato, nelle foto ha espressione ragionevolmente greve... mah

Carmen ha detto...

Caro Pazzo,

si fossi Mauro, ti assumerei come titolista per la pagina web.
Sicuro che finirebbe l'epoca degli abusati "io, un..."
ciao
Carmen

Enrico Maria Porro ha detto...

Troppo gentile, Carmen. Manderò il mio CV a Largo Fochetti.

Anonimo ha detto...

Secondo me, veterocomunista, è inopportuno che l'America Latina sia curata dal solo Omero Ciai (come molte altre volte si è detto, per altre ragioni, in questo blog): il suo anticomunismo viscerale, il suo anticastrismo fanatico lo rendono corrispondente partigiano e irritante per chi, come me, pensa che le cose si possano vedere anche in altri modi. Per cosa pensa la blogosfera di Omero Ciai (e quindi di molti articoli di Rep.!) basti googlare il il nome (qualche link sotto). Sarebbe importante che Rep. gli affiancasse un corrispondente meno schierato.

Per quanto riguarda Battisti, indipendentemente da quello che posso pensare io, colpisce che Rep. sia del tutto appiattita sulle posizioni forcaiole di Ciai, che scrive praticamente da solo le pp. 2 e 3.

Oltre alla risibile confusione di metafore segnalata da Aghost – colpisce l'odio viscerale che Ciai rovescia sulla persona di Battisti. Non credo che questo sia buon giornalismo. Chi lo stabilisce che il sorriso di Battisti, su cui Ciai più volte torna, sia "beffardo"? ne sapete così tanto della fisiognomica di Battisti da farci pure il titolone di p. 2? Qualunque cosa la persona possa aver fatto, non mi piacciono questi linciaggi verbali, neanche fosse Berlusconi.

L'altra campana è affidata solo all'avvocato difensore, nel riquadro curato da Anais Ginori. Far parlare solo l'avv. difensore è come non far parlare nessuno.

Certo, anch'io potrei quotare Frank: "In democrazia - aveva concluso Mendes - il crimine politico non esiste. In democrazia non si uccide per difendere ragioni ideologiche o ideali. Chi uccide è un criminale e basta".

(Anch'io sono contraria alla violenza illegale; e in ogni caso, senza esclusione alcuna, alla pena di morte.)

Ma i lettori di Rep. sono tutti convinti che Battisti abbia ucciso? su quali basi? non possono esserci stati degli errori? Se tanta gente lo ha difeso, sarà solo per il suo "sorriso beffardo"? Si sono studiate bene le carte processuali che riguardano Battisti? Su cosa si basa questo clima forcaiolo? in base a quali razionali convinzioni si agitano fiaccole e forconi?

"Arriva la notizia e a Montecitorio scatta l'applauso": non mi piace il cliché "scatta l'applauso", e non mi piace che l'applauso scatti.

Consigliere di dare un'occhiata certo a:

/www.vittimeterrorismo.it/iniziative/battisti.htm,

ma anche a: http://www.carmillaonline.com/archives/2009/01/002924.html#002924

per vedere le cose anche da altri punti di vista, magari sbagliati; ma almeno pensati.

Insomma, l'anticomunista Ciai non può rappresentare tutti i lettori di Rep. Paginate come quelle di oggi non fanno fare bella figura al giornale.
Come del resto, per opera di Ciai, è successo molte altre volte; cf. p.es. http://www.peacelink.it/mediawatch/a/15548.html; http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o15841; http://www.annalisamelandri.it/dblog/articolo.asp?articolo=633.

Anonimo ha detto...

Mah, non capisco questa difesa.

A ha detto...

Vorrei ricordare che a Ciai è stato proibito, dal regime cubano, di entrare nel paese.
Comprendo poi la sua antipatia per gente come Castro o Chavez. Si può anche non pensare:
1- Che Cuba, dopo altre dittature, sia stata è sia 'governata' da una crudele dittatura comunista, da una cinquantina d'anni.
2- Che in Venezuela mr. Chavez mandi al diavolo libertà di stampa e libertà individuali.
E' tuttavia vero che alcuni articoli di Ciai siano perlomeno discutibili.

Anonimo ha detto...

Con l'intervista a Daniel Cohn-Bendit di oggi la situazione va già meglio.

Del resto, ieri Rep. era l'unico dei principali giornali italiani a sparare la notizia di Battisti in prima pagina. Forse ci si è resi conto della scivolata.