mercoledì 25 novembre 2009
Finalmente una recensione cinematografica con le palline.
Visto che a forza di dar fuoco alle barricate, di agitare i forconi e le fiaccole intorno a Largo Fochetti qualcosa si ottiene? Altro che linea morbida…
La violenza e il frignare ossessivo sono le levatrici della Storia! Oggi spazio a Paolo D'Agostini con una bella paginata (sopra) battezzata "Anteprima Cinema", nuova rubrica con tanto di logo, bruttino (lo vedete qui sotto), e con tanto di palline (sempre sotto).
Quando ho letto il titolo "Come donna comanda - Il maschio tramonta anche nella commedia USA" ho detto: "ciao, Natalia, è bello rivederti"; e invece…
Non crediate però che quest'offa ci ammansisca! Cosa vogliamo? Vogliamo questo al mercoledì, in aeternum; e rivogliamo Nepoti il venerdì. Tutta la pagina. Con fotina di Nepoti. Ah, e vogliamo cinque palline invece di sei.
Caterina
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10 commenti:
Ne bastano quattro, Caterina. Quattro. Ed è consentito anche l'uso delle mezze palline.
Come fa Mereghetti sulla sua indispensabile guida annuale. Come fa il Messaggero da decenni. Come faceva Repubblica prima dell'avvento di R2 Cult con le quattro faccine.
I critici cinematografici italiani dovrebbero riunirsi e decidere l'adozione, una volta per tutte, di un'unica scala di giudizio dei film che dovrebbe poi essere obbligatoriamente utilizzata da tutte le testate giornalistiche che si dedicano seriamente a raccontare il cinema. Così consentirebbero agli appassionati, che amano tipicamente leggere più opinioni di validi critici sul medesimo film, di poter confrontare con agio e sinteticamente il parere espresso dalle varie testate.
Sulla rubrica odierna concordo con Caterina sulla necessità di farne un appuntamento settimanale. Ci risarcirebbe parzialmente della fastidiosa attesa al sabato delle recensioni dei nuovi film.
Comunque, molto bene.
E chissà che sabato prossimo non si abbiano sorprese anche sul Film di... Dubito. Significherebbe confessare, da parte della direzione del giornale, di leggere quell'eversivo blog di PPR. Sia mai!
Mi ricordavo che peroravi la riduzione delle palline, Barba, ma non mi ricordavo quante. Quattro, certo. Giustissimo ammettere le mezze palline e uniformarsi al Mereghetti ("se ha due e mezzo vuol dire che bello"); non dimentichiamo il cerchietto vuoto.
Comunque, quello che noi vogliamo, mi sentirei di dire, è: questo al mercoledì; ripristino del venerdì; e al sabato sbizzarritevi come volete. Il film di Omero Ciai: "Tropa de Elite" (tanto per dire un film brasiliano, a caso, eh).
ma le famose e inequivocabili quattro stelline non andavano bene?
Per me vanno bene anche le stelline. Nulla in contrario.
Ricordi molto, Somma Caterina (a proposito, mi dicono che oggi si festeggia Santa Caterina d'Alessandria, auguri!).
Molto bene anche il cerchietto vuoto. Alcuni film vanno marchiati.
Stelle o stelline pari sono per me. Trattandosi di cinema, direi che stelline va meglio... :)
Ora chiamo in redazione e chiedo se tale schema sarà replicato anche per la musica... seconde me no.
Ciao Federico, se non ricordo male sei un collaboratore del giornale e quindi approfitto per chiederti una cortesia. Se non rischi di essere identificato e di essere passato poi per le armi, è possibile avere l'opinione di Assante e Castaldo sul mortificante spazio dedicato alla musica rock su R2 Cult? Grazie.
Per Caterina: frase mozzata, ahimè. Intendevo dire, "ricordi molto bene". Grazie per aver ripreso la questione (marginale, ma a questo punto dobbiamo ambire alla perfezione!).
Il cerchietto vuoto non è per i film "orrendi", ma per i film deludenti. Un film di Carlo Vanzina non avrà mai un cerchietto vuoto, uno di Coppola, Mann o Allen sì.
Fermo restando che spesso si dà troppa importanza alla valutazione in stelline/palline, effettivamente il sistema mereghettiano è perfetto, e le sei palline di Repubblica non hanno granchè senso.
Hey, Federico. Diffondi il blog in Largo Fochetti!
6 palline? Oh mio dio, mica le avevo viste. Sono davvero un'assurdità. E perché non 12, o 36? "Massì, fai vedere che abbondiamo...Punto! Due punti!" come diceva Totò durante la famosa dettatura della lettera a Peppino... "Abondantis adbondandum..." :)
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