sabato 7 novembre 2009

R2Cult: un assurdo errore.



Pubblichiamo di seguito il commento della nostra collaboratrice Caterina sul nuovo inserto di Repubblica R2Cult:


Vorrei esprimere la mia pacata opinione su R2Cult il nuovo inserto del sabato di Repubblica (sopra): è un assurdo errore; e la pacatezza sta nell'assenza di parolacce.

Il primo impatto è stato: uff, un altro inserto pubblicitario su qualche salone dell'auto; vediamo di prendere le giuste misure per estrarlo e distruggerlo col fuoco. Questo l'impatto della grafica su di me.

Se c'erano due cose funzionanti su Repubblica, esse erano: 1) le pagine della Cultura, fortunatamente sopravvissute intatte alla catastrofe R2; 2) la pagina dei film del venerdì, curata dall'irreprensibile Nepoti.

I più evidenti risultati dell'operazione R2Cult:

1) al sabato non avremo più le usuali pagine della Cultura, che non so a cosa corrispondano nella nuova versione: alla copertina (!), evidentemente, perché pp. 40-43 ("Libri") non sono altro che il vecchio "Almanacco" senza alcun ritocco, né miglioria (non mi piaceva, non lo leggevo, e già lo rimpiango amaramente; se non altro lo potevi saltare più agevolmente). R2Arte andrà a cannibalizzare la II e III pp. della Cultura del lunedì; Teatro e musica idem: in entrambi i casi senza aggiungere nulla, se non irritare i lettori affezionati al vecchio formato (vd. sotto).

2) Ma veniamo alla pagina "R2Cinema": eh, no, finché si parla di Festival, o di commenti in altre zone e in altri giorni, va bene; ma affidare la recensione principale a Natalia Aspesi, no, non si può (foto sotto).



Forse è già successo altre volte, non ci giurerei, ma la sua presenza oggi sembra programmatica, e questo non va bene. La recensione principale è di Nepoti, e punto. Non si possono relegare Nepoti, e con lui il buon "italianista" D'Agostini, in quelle insultanti colonnine (foto sotto).



Di che colpa oscura si è macchiato Nepoti? Qui si perdono lettori a fiumi. A questo punto diventa quasi un puntiglio secondario notare la grafica demenziale dei titoli delle quattro colonnine: poiché di cinema sono assai appassionata, ho fatto un balzo sulla sedia al leggere dell'uscita di una commedia di cui ancora non avevo sentito affatto parlare, "Dimenticate i Monty Python" (foto sotto),



i titoli invece sono scritti in fondo (in questo caso il film si chiama Anno Uno), in caratteri minuscoli, non so, neanche in corsivo, neanche tra virgolette, tutto grassetto, tutto indistinto (foto sotto).



Al sesto giorno di cattivissimi pensieri: voto (R)2.

(Senza contare che i film nuovi escono al venerdì, non al sabato!)

Caterina

7 commenti:

Esponja88 ha detto...

Non può essere.
No. La recensione principale a Natalia Aspesi no.
Io spero che sia una cosa a rotazione. Una settimana la Aspesa, un'altra Nepoti, un'altra D'Agostini. Questo potrei accettarlo.
Ma promuovere la signora Aspesi a critica cinematografica principale e relegare ai lati due critici competenti non è minimamente accettabile per un giornale con una qualunque pretesa non dico di autorevolezza, ma almeno di serietà. Sul resto dell'inserto non dico nulla, questa scriteriata decisione è bastata per farmelo crollare del tutto.

Unknown ha detto...

senza contare che la dicitura "il film di natalia aspesi" fa sembrare la aspesi la regista del film!

gpp ha detto...

Ma cara Caterina, anche "un'assurdo errore" è un assurdo errore...
Non volermene, un abbraccio.

PS: Grande Capo Pazzo, cos'è questa novità di dover inserire la stringa di verifica ???

Barbapapà ha detto...

GPP!
Ad una signora della cultura di Caterina non si rimprovera, neanche con il tuo garbo, quello che è, a tutti gli effetti, una svista causata solo dalla rabbia che aveva accumulato nel leggere il nuovo inserto R2 Cult e che le aveva accecato gli occhi!

Non male quel "Grande Capo Pazzo". Mi piace questo tuo recente approccio western! :)

Anonimo ha detto...

Oh, la cortesia del paladin gagliardo! Grazie, Barba.

E' vero, carissimo gpp, amico dei giorni più lieti: ho chiesto a un'amica che incontro dalla parrucchiera, e che ha un cugino che è Accademico della Crusca: mi ha confermato che effettivamente in italiano l'art. indet. va eliso solo davanti a parole *fm.* che iniziano per voc., mentre "errore" è m. Per sicurezza ho controllato sullo Schwarze e sul Rohlfs: identico responso. Poi ho mandato un'e-mail (sott. "lettera", onde l'apostrofo) a Pietro Citati, che stranamente non ha ancora risposto. Poi ho telefonato alla mia maestra di prima elementare, che mi ha detto: "Ma che cazzo vuoi, di domenica?" (ora capite perché ho imparato l'italiano così male?).

Mi spiace per questo, appunto, assurdo errore; è giusto che sia stato rilevato (cf. Mt 7:4).

Insomma, caro gpp, lodoti di questo tuo consiglio, e con amore abbraccio la tua providenza (S. Grisost., ap. Vocab. Accad. Crusca, ed. 1612, s.v. provedenza; in rete).

GPP ha detto...

Cara Caterina, le tue stilettate ironiche hanno colpito nel segno e d'ora in poi mi limiterò a fare le pulci a Repubblica e non ai suoi lettori.
A meno che non siano troppo grosse, in quel caso non potrò trattenermi. E' um mio difetto (anche mia moglie si incazza ogni tanto per certe mie osservazioni). D'altronde sono o non sono Pignolik, il cacciatore di refusi (ma quando è pronto il mio costume in lavanderia ?)
Ciao
GPP

Enrico Maria Porro ha detto...

per gpp:

sulla stringa "verifica parola" mi sembrava di aver già risposto qualche giorno fa: era arrivato uno spammer pseudorumeno che inquinava i messaggi con spam fastidioso, l'unico metodo per stanarlo era questo. mi spiace, magari tra un po' lo tolgo.