giovedì 17 dicembre 2009

Arbasinite.

La scoperta di oggi: Arbasino è contagioso.

Antonio d'Orrico scrive su Sette del Meridiano che raccoglie i romanzi di Arbasino, e ne parla per una pagina intera.
Ho letto tutto il pezzo e alla fine mi sono chiesto: "cioè?"

Fabio P.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

And now it's time for a new segment here on PPR: PPR's "WHAT?!"

"DOBBIAMO saper guardare a fondo nel volto violato del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, istintivamente offerto da lui stesso allo sguardo del mondo come nell' ostensione istintiva e drammatica di un sacrificio appena consumato - nella rammemorazione involontaria e potente di qualcosa che si avvicina all'icona sepolta di una ritualità primaria, fondativa della sua comunità."
(Aldo Schiavone, 15/12, prima pagina)

WHAT?!

Barbapapà ha detto...

L'incipit dell'articolo di Schiavone è in effetti alquanto oscuro, Caterina. Ma, tolta questa parte, è un commento molto bello.
Sarebbe stato più efficace se fosse stato pubblicato sul Giornale o su Libero, perché avrebbe aiutato i loro lettori a capire cos'è un ordine democratico (noi di Repubblica lo sappiamo bene). Personalmente lo avrei candidato di forza al PPR+ del mese, se Schiavone non fosse un collaboratore del giornale.

Su Arbasino stai attento, Fabio, perché rischi un intervento a gamba tesa del buon Occam. :)

Anonimo ha detto...

Più che oscuro, enfatico e ridondante, soprattutto quando parte per la tangente con quel "nella rammemorazione involontaria e potente…". Ma avrei tralasciato se Fabio P. non mi avesse richiamato alla mente e lo Schiavone e la nuova scemissima (come direbbe la Aspesi) rubrica di Letterman, "WHAT?!"

Per il resto, sono d'accordo con Barba sull'articolo di Schiavone. Essendo più liberale di lui riguardo ai criteri di candidabilità degli autori, non avrei problemi nel considerarlo per PPR+.

(Fioriscono le candidature per PPR+, mentre sembrano languire quelle per PPR-. E' il clima natalizio?)

Enrico Maria Porro ha detto...

Siamo tutti più buoni. Anzi, PPR+ buoni.

Anonimo ha detto...

R2 Diario di Repubblica di oggi: "Tredicesima: L'eterna seduzione dello stipendio in più." Chaira Saraceno: bene. Lucio Villari: e va bene, ci mancherebbe. Francesco Merlo, eccolo, nella sua veste peggiore: non sa nulla sull'argomento, ritiene superfluo informarsi, e riempie le cartelle assegnategli con: proverbi, in italiano ("a Natale senza soldi si sta male") e in dialetti vari ("l'è minga Natal senza regal," etc.); metafore stucchevoli (la tredicesima "è una nevicata di democrazia sul natale dell'Italia povera"); retorica natalizia di bassa lega ("…la tredicesima sono i buoni propositi e le palle luminescenti, la tredicesima sono le luci, i vestiti nuovi, i regali che fanno sempre bene"); patenti assurdità ("Davvero oggi non c'è nulla di più reazionario dello spacciare la povertà come benessere dell'anima, e denunziare il vizio del cachemire contro la virtù della lana grezza": ah sì?); allusioni pretenziose, generiche, reazionarie (la tredicesima "di sicuro non è un ammiccamento ai signori dell'industria e del consumismo, come ci ha fatto credere la critica marxista," il "tristissimo Babbo Natale marcusiano a austero," "la teoria di Fisher applicata la Natale"); citazioni poetiche banali, stralunghe, per riempire spazio, e soprattutto senza connessione col resto del discorso (il Trilussa finale).

La presenza di FM nella prestigiosissima cinquina PPR+ di novembre è stata definita un po' "soprendente" dallo stesso Feticista Supremo. E' tempo di riequilibrare le cose.