Il direttore di Repubblica, Ezio Mauro, ha deciso di regalare a tutti i lettori uno speciale inserto sul Natale composto da una trilogia di articoli sul tema firmati da Franco Cordero, Stefano Bartezzaghi e Paolo Rumiz, quest'ultimo inviato in Palestina per l'occasione.
Iniziamo con la pubblicazione del primo articolo, quello firmato da Franco Cordero.
Buona lettura.
Machiavelli lo aveva spiegato acclaratamente: “debbe per tanto uno principe non si curare della infamia di crudele, per tenere e’ sudditi sua uniti et in fede”. E anche: “è molto più sicuro essere temuto che amato, quando si abbia a mancare dell’uno de’ dua”. Erode, idumeo da parte di padre, ma nabateo in virtù materna, non v’è dubbio alcuno che tali adduzioni le avesse introiettate dieci e cinque secoli prima del fine diplomatico fiorentino. Donde la decisione, invero stigmatizzata nei secoli a venire, di procedere all’infanticidio generalizzato. Una pratica che trova ferma condanna oggi nell’articolo 575 c.p., che prevede la fattispecie di chi cagiona l’altrui morte. Ma anche nel diritto romano si contemplava il crimen in questione. Il noceo – che non escludeva il regis – derivava dalla volontarietà, in quanto distinto dall’atto d’impeto, secondo anche l’antica tradizione omerica. Il dolo sciens addirittura prevedeva la paricidas esto. Consegue la grundnorm kelseniana che, ai posteri, ci rende inflessibili nei confronti di Erode. I contemporanei, però, applicano questa lezione dell’antichità alle esigenze dell’attualità: l’interruzione volontaria della gravidanza, l’abbandono di minore, la puerpera e il de cuius. Sotto questo aspetto si registrano anche le interferenze ecclesiastiche: esse trovano alta udienza e ciò non stupisce, constatata la presenza ai vertici istituzionali italiani dello spacciatore di false illusioni, di nuove droghe (televisione, sogni irrealizzabili, meno tasse per tutti, tornaconti personali), di svincoli illiberali. B. è sicuro di poter essere legibus solutus al pari dell’idumeo nabateo. Friedrich Daniel Schleiermacher diceva che “il mondo non è senza Dio. Dio non è senza il mondo”. Oggi possiamo tranquillamente chiosare che “il mondo è senza B., il mondo deve essere senza B. B. non è, però, senza il mondo”.
Franco Cordero (alias Nonunacosaseria)
p.s.: tranquilli, l’ultima frase non l’ho capita nemmeno io. Anche il resto non è molto chiaro. Ma è che mi son finite quelle pasticchine che mi ha ordinato il geriatra. E poi tanto lo so che Peppe D’Avanzo, per non fare la figura del fesso che non ha capito nemmeno lui quel che ho scritto, mi citerà nel suo prossimo editoriale. Ormai scrivo solamente per lui.
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3 commenti:
Meraviglioso!!!! E fino a il noceo – che non escludeva il regis – ci sono anche cascato..
Però ci vorrebbero più punti e virgola..
FAntastico Nonuna!!!!
Sei veramente bravo!
Sempre magnifico il nostro nonunacosaseria! Complimenti di cuore e non farci attendere troppo per gli altri articoli!
E' vero che Cordero fa ampio uso dei punti e virgola, come dice Jack, ma tipicamente li usa per dare parziale respiro alla cadenza serrata che la sua prosa assume quando deve sintetizzare eventi. Come è stato ad esempio nell'ultimo commento I falchi delle libertà del 19 dicembre, quando ha scritto:
"D'un colpo racconta l'"anomalia italiana", così definita da batraci blu: dei tribunali vogliono giudicarlo; manovra eversiva; se riuscisse, la sovranità passerebbe dal popolo alle toghe; insofferenti delle leggi, le impugnano davanti alla Consulta, un terzo delle cui quindici teste è nominato dal Quirinale, quindi pende a sinistra, visto il ceppo degli ultimi presidenti; dichiarando invalida l' immunità, tale consesso scatenava una caccia all' uomo, ma non praevalebunt.".
Oppure, nel commento del 21 ottobre scorso La carta e l'invasore:
"Siamo alle prese con un invasore. S'era introdotto subdolamente, impresario d'affari talvolta oscuri: mette piede nell'etere; protetto da mani politiche corrotte o ciniche, diventa monopolista delle televisioni commerciali; entra nella testa collettiva acquisendo masse bisognose d'erba quotidiana; cattura un impero editoriale con metodi che sentenze penali irrevocabili definiscono fraudolenti; imploso il sistema, s'improvvisa uomo politico; forma tre governi in enorme conflitto d'interessi; congenitamente pirata, calpesta regole e forme; nel 1994 vuole guardasigilli l'avvocato barattiere (comprava sentenze); ormai esplode in pubblico la mania autocratica".
Questo è il Cordero che più mi esalta (poi ci sono le oscurità della sua involuta scrittura, ben rappresentate dallo splendido esercizio di stile di nonunacosaseria, ma è un prezzo che possiamo pagare).
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