Il sempre ottimo Barbapapà ha scandagliato gli archivi e guardate cosa ha trovato:
9 settembre 1990, rubrica A parer mio di Beniamino Placido.
Titolo: MC ENROE E MONDRIAN ASTRATTISTI GEOMETRICI
"Prima conviene segnalare agli appassionati di tennis la finale del torneo di Flushing Meadows (nel pomeriggio, su Telecapodistria, alle 18.45). Chissà, può darsi che ne venga fuori, accidentalmente, una lezione di storia dell'arte. Come è accaduto domenica scorsa. Giocava e vinceva John McEnroe. Il grande, imprevedibile, impagabile McEnroe di questo torneo (comunque vada a finire). Ad un certo punto quel telecronista d'eccezione che è Gianni Clerici ammirato e stupefatto anche lui ha detto che i colpi di McEnroe disegnavano in aria una geometria astratta ma implacabile. Gli ricordavano i quadri di Mondrian. ECCO COME si fa cultura in televisione. Accidentalmente magari, ma efficacemente. Un accostamento imprevisto, un'illuminazione improvvisa. E si capisce qualcosa di più: di McEnroe o di Mondrian."
Non occorre aggiungere altro.
11 commenti:
Grande titolo, Feticista Supremo!
Con tutto l'amore per Placido pero'. Se uno dovesse, McEnroe e Mondrian, sono proprio due sport diversi.
Mondrian e' Wilander, non certo Supermac.
Grazie Barba.
Per Alessandro: benvenuto sul blog. Interessante la tua considerazione, parzialmente condivisibile.
Il titolo è superlativo. A fine anno ce lo sapremo dire.
Tenevo per Borg, soprattutto e Cris tra le tenniste. McEnroe faceva spettacolo a sè ed era sempre un godimento.
Per Alessandro: Clerici si riferiva alla nettezza delle volèe del Mac che, simili a rasoiate, disegnavano traiettorie geometriche evocanti le linee di Mondrian. Non mi pare accostamento così azzardato. In ogni caso affascinante.
Frank, anch'io tifavo Borg. Ma in campo femminile, Martina forever!
Rimango in campo tennistico. A Parla con me si è da poco conclusa una esilarante intervista della Dandini a Panatta, lì a presentare il suo libro Più dritti che rovesci. Tanti divertenti episodi della sua carriera.
Vorrei citarvi solo questo episodio, vero condensato di romanità.
Panatta va al cinema Metropolitan con l'allora fidanzata Loredana Bertè, che esibisce nell'occasione una minigonna mozzafiato. All'intervallo (oscena abitudine italiana, all'epoca imperante ovunque) la Bertè si alza per andare dal "bibitaro". Dalla galleria uno spettatore si rivolge ad alta voce all'Adriano nazionale (in platea) così: A Panatta, sei proprio er peggio! E voi pure vince'!". Bellissimo!
@Barbapapà, Martina era ineguagliabile, ma la Cris, forse anche per la storia con Jimbo Connors, trasmetteva fascino. Scelta non facile, in ogni caso. E tenniste certo meno effimere delle attuali.
L'aneddoto è divertente. D'accordo sull'oscena abitudine di bibitari e intrugli vari da sgranocchiare. Peggio solo dell'intervallo tra un tempo e l'altro.
ragazzi, io tifavo Ilie Nastase.
Tifavo per Borg fino alla storia con la Bertè. Poi, per osmosi, ho cominciato a tifare per il mio cane.
clerici è un mito senza tempo
le sue telecronache con Rino sono da annali così come gli articoli su Repubblica.
saluti
Lcua
Questa non è male, Nemo.
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