giovedì 14 gennaio 2010

I titoli di domani.


Repubblica
Haiti nel caos, arrivano i marines


Corriere
L'urlo di Haiti, venite a salvarci


il manifesto (geniale)

Hanno zero

9 commenti:

Gabriele ha detto...

Il calembour è ottimo. Mi resta fote il dubbio che su cose del genere si possano fare celmbour. Ma questo è uno dei difetti del manifesto: tra i vezzi snobistici di cui a volte sono vittime (e che me li rendono antipaticucci assai) c'è quello del gioco di parole a tutti i costi, della lepidezza forzata.

Frank57 ha detto...

Mi permetto di dissentire parzialmente, Gabriele. Il gioco di parole può essere felice oppure no, non sempre l'avvenimento e l'estro ne offrono l'opportunità. Ed è anche vero che talvolta esistono forzature, però credo anche che in circostanze così tragiche non sia male colpire - faccio per semplificare - la testa e non solo la pancia. Per questo trovo il titolo di oggi (ormai) molto ben riuscito. Con amarezza, certo.

nonunacosaseria ha detto...

fatte le proporzioni, è come se in italia, dall'oggi al domani, morissero 700mila persone e altre 20milioni rimanessero senza casa: cosa saremmo? altro che urlo! altro che caos!
per questo trovo il titolo del manifesto pienamente azzeccato: in due parole viene descritto il dramma degli haitiani. che, appunto, devono ricominciare da zero.
haiti nel caos, l'urlo di haiti, il dramma dell'isola e altri titoli del genere sono retorici e non rendono l'idea di quel che è successo là (anche perché ci siamo ormai talmente abituati ai titoli gridati - per es., quante volte abbiamo letto "dramma juventus", magari soltanto perché ha perso tre partite di fila? - che quando il titolo ha una ragione vera per essere sopra le righe gli diamo meno importanza).

Geppo ha detto...

Sono d'accordo con nonunacosaseria. Il calembour non banalizza né rende necessariamente "comico" un argomento,. In questo caso, anzi, lo enfatizza evitando di impelagarsi nelle solite formule abusate e ormai svuotate di qualsiasi contenuto emozionale.

gpp ha detto...

i titolisti del Manifesto sono sempre stati 10 metri più avanti della concorrenza, fin dal primo numero.
Averne, a Repubblica.

Anonimo ha detto...

Ma non vi pare che "Hanno zero" sia un po' fiacco e gratuito? "hanno zero," ok, si capisce. Ma "anno zero" che cosa aggiunge a quanto detto da "hanno zero"? non ripete esattamente la stessa cosa?

Enrico Maria Porro ha detto...

Caterina, per la prima volta (c'è sempre una prima volta) mi tocca dissentire: Hanno zero è geniale, in quell'acca c'è tutto un mondo. Credimi.

Anonimo ha detto...

Ti credo, ci mancherebbe altro. Non avevo visto il tuo "geniale" tra parentesi, altrimenti non mi sarei mai permessa questa fronda...:)

Enrico Maria Porro ha detto...

Si può anche essere in disaccordo, qualche volta,anche se con te è molto raro che capiti.