martedì 19 gennaio 2010

Insomma, questa cosa proprio non è piaciuta.

Parliamo di questa cosa, che ha suscitato perplessità anche qui e qua.

Spiace per Mario Calabresi, uno di solito molto corretto.

Ps: anche oggi il blog sarà aggiornato solamente dopo le 23.

21 commenti:

daniele sensi ha detto...

E di questa "Qual è il browser migliore al mondo?" Repubblica lo chiede agli esperti (della Microsoft) ne vogliamo parlare?

Attilio ha detto...

Caro Pazzo, sempre a proposito de La Stampa, ti segnalo che da fine dicembre nella pagina degli spettacoli è sparita una delle rubriche storiche, L'Antenna di Giorgio Dell'Arti. Un ulteriore conferma dei tagli pesantissimi che stanno gravando sul quotidiano.

aghost ha detto...

Repubblica sabato scorso non c’era in edicola e allora ho preso "Il Corriere di Flebuccio". Con l’inserto “Io Donna”.

Lo sfoglio a caso, mi imbatto in un servizio sulla boxe, sport che mi piace anche se non lo seguo proprio assiduamente. C’è una foto di un pugile italiano con la didascalia: “Il pugile Domenico Valentino, 24 anni, campione mondiale dilettanti pesi leggeri, protagonista della nuova boxe italiana. Qui indossa una felpa Dirk Bikkembergs Sport (240 €), bomber in pelle traforata Siviglia (576 €) e bermuda Dolce & Gabbana”.

Era ormai buio sulla montagna dove abito: il silenzio della notte fu squarciato dal solito “fanuculooo”.

E’ questa la nuova via della sostenibilità economica del giornalismo? A quando la notizia “Obama scende dalla scaletta dell’Air Force One: indossa una giacca sportiva di Armani (880 €), pantalone slim fit in lana (€ 440), camicia classica con tagli sagomati posteriori (€ 230), cravatta con motivo microfantasia con aquilotte...”.
Ma va’ a cagher....

Barbapapà ha detto...

Mitico aghost! Però, diciamo meglio: fanculooo!

Anonimo ha detto...

un clerici d'annata nell'articolo di ieri (repubblica di lunedì) da Melbourne
è da citare assolutamente!!!

Luca

Occam ha detto...

x Attilio: ecco cosa mancava! essì che dell'arti ha rubriche in tutto ciò che è cartaceo in italia, ma l'antenna era la lettura obbligata tra la Jena (pagina 3) e il nuovo paginone "leggero–ecumenico" che la Stampa fa da qualche mese; a proposito: non sarà che la coperta era troppo corta e l'antenna è saltata proprio per colpa dell'aggiunta della penultima (meteo + rubrica a rotazione)?

PS caro enrico, inizi(am)o a preoccuparm/ci!!! ieri avrei voluto segnalarti un "mettetevi d'accordo": a pagina 23 si parla dell'uso della D tra vocali (consentita solo quando le vocali sono uguali, es: «ed è»), a pagina 9 in un titolo si leggeva «a amputare». non doveva essere «ad»? dubbi amletici.
a presto

Occam ha detto...

x Attilio / 2
rimanendo nel filone-crusca, «un'ulteriore conferma» si apostrofaaaaaaaaaaaaaaa! mannaggia a te

Barbapapà ha detto...

Bravo Luca, sono assolutamente d'accordo con te. Per noi aficionados che abbiamo sofferto la sua assenza agli US Open è un rientro in grande stile.

Bellissimo l'articolo di ieri con cui ha cercato di confrontarsi con la difficoltà a parlare di un gioco mentre in un altro continente si piangono i morti e si lotta disperatamente per sopravvivere.

"Eppure, d'un tratto, mentre anch'io depositavo il mio obolo, così come avviene alla fine di una messa, mi son sentito attraversare da un'immagine agghiacciante, la stessa che aveva devastato lo schermo televisivo del mio aereo. Era quel tappeto di corpi lacerati che tutti siamo stati costretti a vedere, e abbiamo cercato di dimenticare, o di esorcizzare in tutti i modi, magari con qualche donazione. I ragazzi giocavano felici, gli spettatori ridevano delle loro facezie. Cos'altro si poteva fare, mi son detto? Non ho trovato una risposta e, nel suggerirmi di non essere troppo fariseo, me ne sono andato, ad occuparmi del tabellone del torneo. Federer ritornato il favorito N. 1, Nadal forse risanato, Serena lievemente infortunata dopo la finale di Sydney perduta con la Dementieva, il ritorno della Henin attesissimo, la Sharapova sempre più bella, sponsorizzatissima, fotografata. Beato te, vecchio Clerici, mi sono detto.".

Barbapapà ha detto...

Anche se forse è giusto candidare per il PPR+ del mese l'articolo odierno in cui, per la felicità della nostra Caterina, ritorna il "dirty old man".

"Difficile, mi dicevo, affidare a una qualsiasi altra top model quella sovrapposizione di abitucci di duplice verde, l'uno trasparente, l'inferiore aderentissimo. Difficile sottolineare, con due sottostanti righe dorate, l'espressività di un corpo levigato e candido, lievemente, a tratti, arrossato dall'afflusso sanguigno della fatica.".

Bentornato Gianni!

Fabio P ha detto...

A proposito di allegati. Quando si dice "essere più realisti del re". Panorama ha in allegato un libro di scritti di Craxi. E nella foga della leccaculaggine hanno pensato bene di non usare il nomignolo (Bettino) che il Cinghialone aveva sempre usato perfino quando era capo di governo, ma per la prima volta dal quando andava alle scuole medie hanno usato il nome di battesimo: Benedetto Craxi. Ma sarà un'intestazione o un'invocazione?

Anonimo ha detto...

caro Barba, mi hai letto nel pensiero. Ma non lo trovate sgradevole? non potrebbe evitare di autodefinirsi in tal modo?

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda il Premio per il Miglior Giornalista della Settimana, è stato chiamato giustamente in causa Fantozzi, ma mi sembra anche apprpriato ricordare Deep Space Homer (The Simpsons, ep. 1F13 , 24/02/1994):

Mr Burns: Hmm? What? Oh, and by that I mean, of course, it's time for the "Worker of the Week Award". I can't believe we've overlooked this week's winner for so very, very long. We simply could not function without his tireless efforts. So, a round of applause for...this inanimate carbon rod!
[Everyone cheers]

Anonimo ha detto...

aggiungo che straordinario dell'articolo di Gianni è anche la prima parte quando scende dall'aereo ....

ve lo riporto tutto qui di seguito

MELBOURNE Appena sbarcato dall' aereo, sistemati i bagagli, raggiunto il tennis grazie al benedetto tram, mi son trovato sommerso da un pubblico eccitato e ilare, che si precipitava verso il campo centrale. Quell' atmosfera da sagra popolare, mi son detto, era probabilmente suscitata da un' esibizione e, incuriosito, mi sono avviato su per gli scalini che portano alla tribuna stampa. Mentre aumentava la sorpresa nel vedere il mio posto abituale presidiato da una bambina sugli otto anni, abbracciata al suo koala di pezza, mi è parso d' un tratto di scorgere, sul campo, tre donne accoppiatea un solo uomo. Incredulo, mi son stropicciato gli occhi, e mi son detto che doveva essere, quella, una conseguenza del jet lag, del fuso orario. Ma, guardando meglio, ho creduto di riconoscere Serenona e Kim Clijsters opposte a Federer e all' australiana Samantha Stosur. Ho ripulito gli occhiali, ma la scena rimaneva esattamente la stessa, tanto che, mi son detto, dopo il recente annuncio della rinascita del doppio misto si dev' essere andati oltre, sino ad uno sperimentale tripli sesso, grazie anche alla nota inclinazione di una delle ragazze. Ma, una volta di più, avevo sbagliato pronostico. Nel sedermi fianco al mio vecchio amico Collins, avrei saputo che quel che vedevo altro non era che un' esibizione benefica, in favore dei poveri haitiani. Sabato sera, continuava l' amico, di fronte alle immagini che giungevano da quell' isola devastata nel felice appartamento abitato dalla sua famiglia, moglie gemelli e servitori, Federer aveva avuto l' idea che dovrebbe visitare ogni essere umano meno sfortunato. E, con un paio di telefonate agli altri tennisti, aveva organizzato un' esibizione benefica, alla quale si poteva assistere per la modestissima cifra di dieci dollari australiani. Si erano così formate due squadre, denominata la prima rossa e l' altra blu, composte l' una dallo stesso Roger, da Hewitt, da Serena e Stosur, la seconda da Nadal, Roddick, Clijsters e Djokovic. Quasi attori di teatro, i tennisti indossavano microfoni che ci consentivano di ascoltare - beninteso in inglese - i loro commenti, spesso non meno spiritosi di quelli dell' arbitro, Jim Courier, ormai commentatore televisivo, e quindi versato nell' intrattenimento. Avrei saputo dal mio amico americano che non solo i tennisti si erano offerti all' esibizione, ma si erano anche quotati per una donazione non certo vile. Eppure, d' un tratto, mentre anch' io depositavo il mio obolo, così come avviene alla fine di una messa, mi son sentito attraversare da un' immagine agghiacciante, la stessa che aveva devastato lo schermo televisivo del mio aereo. Era quel tappeto di corpi lacerati che tutti siamo stati costretti a vedere, e abbiamo cercato di dimenticare, o di esorcizzare in tutti i modi, magari con qualche donazione.I ragazzi giocavano felici, gli spettatori ridevano delle loro facezie. Cos' altro si poteva fare, mi son detto? Non ho trovato una risposta e, nel suggerirmi di non essere troppo fariseo, me ne sono andato, ad occuparmi del tabellone del torneo. Federer ritornato il favorito N. 1, Nadal forse risanato, Serena lievemente infortunata dopo la finale di Sydney perduta con la Dementieva, il ritorno della Henin attesissimo, la Sharapova sempre più bella, sponsorizzatissima, fotografata. Beato te, vecchio Clerici, mi sono detto. - GIANNI CLERICI

saluti

Luca

Barbapapà ha detto...

Caterina, sai bene che il nostro scriba usa con amabile ironia quella definizione.
Nessuna lascivia, anche se ci gioca su. Da parte sua solo l'ammirazione e l'adorazione della bellezza femminile speziate con un po' di ironia, che lui ha sempre mostrato di avere ma che è ancor più necessaria oggi dato il divario di età con le sue amate fanciulle.

Calabresi, se non si è precocemente ingrigito nel nuovo ruolo, saprà apprezzare il riferimento ai Simpson... :)

Anonimo ha detto...

OFF TOPIC: al Corriere della Sera sono dei geni. Fanno un titolo e una news con foto e poi specificano che è una puttanata. Guardate qua:

http://www.corriere.it/sport/10_gennaio_19/buffon-miglior-portiere_c6065430-04fb-11df-aece-00144f02aabe.shtml

Gianluigi Buffon (Lapresse)
MILANO - Gianluigi Buffon è il miglior portiere degli ultimi due decenni anni secondo l'Iffhs, sedicente Istituto mondiale di storia e statistica del calcio notoriamente destituito di ogni autorevolezza.

Anonimo ha detto...

Clerici è una leggenda vivente...
ricordo le telecronanche da Melbourne con Rino ai tempi di tele + quando iniziavano le telecronache dalla lontana australia cantando

"Nel continente nero, alle falde del Kilimangiaro,
ci sta un popolo di negri
che ha inventato tanti balli
il più famoso è l'hully gully, hully gully hully guuu…

Siamo i Watussi, siamo i Watussi,
gli altissimi negri,
ogni tre passi, ogni tre passi,
facciamo sei metri......."

un mito

altro aneddoto una volta sempre in telecronaca commentando una volè di Mc Enroe disse "se fossi gay mi farei sfiorare da una volè come questa"

anticonformista come pochi Gianni è una leggenda del giornalismo sportivo e non.........

quanto mi mancano le sue telecronache, per fortuna che quest'anno ha deciso di volare in Autralia e deliziarci coi suoi scritti....

Luca

Barbapapà ha detto...

9 settembre 1990, rubrica A parer mio di Beniamino Placido.
Titolo: MC ENROE E MONDRIAN ASTRATTISTI GEOMETRICI

"Prima conviene segnalare agli appassionati di tennis la finale del torneo di Flushing Meadows (nel pomeriggio, su Telecapodistria, alle 18.45). Chissà, può darsi che ne venga fuori, accidentalmente, una lezione di storia dell'arte. Come è accaduto domenica scorsa. Giocava e vinceva John McEnroe. Il grande, imprevedibile, impagabile McEnroe di questo torneo (comunque vada a finire). Ad un certo punto quel telecronista d'eccezione che è Gianni Clerici ammirato e stupefatto anche lui ha detto che i colpi di McEnroe disegnavano in aria una geometria astratta ma implacabile. Gli ricordavano i quadri di Mondrian. ECCO COME si fa cultura in televisione. Accidentalmente magari, ma efficacemente. Un accostamento imprevisto, un'illuminazione improvvisa. E si capisce qualcosa di più: di McEnroe o di Mondrian."

Non occorre aggiungere altro.

aghost ha detto...

Ho visto Clerici una volta in tv ospite da Fazio, mi è sembrato soprendentemente antipaticissimo e trombone. Non mi capacitavo che fosse lo stesso "scriba" che firmava i pezzi sul tennis per Repubblica.

Insomma molto meglio scrivente che parlante, capita :)

Anonimo ha detto...

chapeau barbapapà!

Luca

Occam ha detto...

clerici è un grande, tra i pochi che possono scrivere in prima persona ma non avendo letto ieri e oggi i suoi pezzi, scorrendo questi post avevo l'impressione di trovarmi davanti all'ennesima esercitazione dell'irraggiungibile Nonunacosaseria. Dai, poteva intitolarlo MI SON DETTO!!! anzi, correggo: perché non fargli fare una rubrica Misondetto???

Enrico Maria Porro ha detto...

Grazie a tutti per questa raffica di commenti interessanti.