sabato 6 febbraio 2010

"E perchè, voi che fate le 10 domande a tutti, non le fate anche a Di Pietro?"



Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Carissimo Pazzo,
permettimi un amaro sfogo (non è la prima e credo non sarà l'ultima volta ti toccherà sorbirne, sai come siamo noi anziani, brontoloni, mai pacificati, spesso ci fissiamo anche sulle cose...). Tu avrai sicuramente presente la "faccenda" nata dalla pubblicazione su quello che Travaglio ha ribattezzato "Il Pompiere della Sera" di una foto risalente a parecchi anni fa e in cui sono ritratti assieme Di Pietro e Contrada. Okay. Stasera, rincasato dal mio solito "cinemino", accendo la tv e mi imbatto su Raidue ne "L'ultima Parola", che sarebbe poi quel programma allestito in fretta e furia dalla destra per "compensare" Anno Zero di Santoro. E indovina di cosa stanno discutendo con enfasi? Ovvio, di Di Pietro/Contrada. Specifico che appena il conduttore (Gianluigi Paragone, ex direttore della Padania) ha introdotto il "parterre" degli ospiti ho spento la tv assalito da una percezione, se mi si passa il termine, "coprofila" (mi limito a dire che la metà degli ospiti erano ex-dell'Italia dei Valori che ora hanno in piedi cause varie con Di Pietro e dunque tutti scalpitavano dalla voglia di inchiappettarselo). Ma quel che mi preme dire è ciò che ho visto durante il "prologo" della trasmissione. Il sig. Paragone ha mostrato alle telecamere la foto scoop del Corrierone, dopodichè ha sentenziato con enorme enfasi che REPUBBLICA non ha mai accennato a questa che è a detta di molti una bufala (non perchè la foto non sia autentica ma solo perchè, a conti fatti, non conta un cazzo e serve solo a montare un casino basato sul nulla). Gli inviati del programma hanno telefonato a più riprese a Ezio Mauro per avere spiegazioni di questo "silenzio" ma Mauro (secondo me giustamente) non li ha cagati. Poi hanno fatto un agguato a Giuseppe D'Avanzo sotto la sede di Repubblica, sbattendogli sotto il naso la foto incriminata: "e perchè voi che fate le 10 domande a tutti non le fate a Di Pietro?".Al che D'Avanzo, civilmente e assai pacatamente, ha risposto: "ma dove sta lo scoop, scusate??", ma poi visto che questi insistevano, se n'è andato.
Insomma: caro Pazzo, a parte quello che uno può pensare di questa "bufalotta" (definita da Travaglio sul "Fatto "una patacca che serve ad oscurare i casini veri del premier e di Dell'Utri") com'è possibile che alla Rai ritengano normale contrapporre ad una trasmissione come Anno Zero dei teatrini come questo a fare da contrappeso della bilancia? (e il bello lo dobbiamo ancora vedere, quando sbarcherà il programma di Belpietro!!).

Grazie per avermi fatto almeno sfogare. Supersoul

Ringraziamo Supersoul per il loquace sfogo che, ne siamo certi, scatenerà una interessante discussione.

30 commenti:

Anonimo ha detto...

purtroppo l'avanzata propagandistica di dx (leggi berlusconiana) avanza inesorabile. Dopo aver creato la stampa di dx con libero, il giornale, il foglio etc, ovvero randelli di regime, ora tocca alla tv.

Una volta c'era l'olio di ricino o il fracco di legnate, oggi c'è l'articolo di Feltri in prima pagina.

A me un Santoro di destra andrebbe anche bene, se fosse onesto. Ma il problema come al solito sta nel manico: c'è un signore al governo che ha uno strapotere mediatico enorme e inaccettabile in una democrazia seria. E questo strapotere anziché dimnuire cresce progressivamente, fino al mostruoso. Ma possibile che se ne rendano conto così in pochi?

Hai voglia al Bersanello fare opposizone in queste condizioni...

swam ha detto...

è un momento ributtante.
dovredi dire che ormai non mi stupisce più niente, ma l'attacco partito dal corriere, in abbinata ai suoi concorrenti (è palese che il corriere fa la corsa su "il giornale")è qualcosa di inimmaginabile, era inimmaginabile al momento in cui de bortoli l'ha preso in mano.
la trasmissione era m. pura.

l'unico modo per non soccombere, caro PPR, caro aghost, è organizzare un comitato di resistenza umana. da qui partente.

Supersoul ha detto...

ragazzi, continuate così, che mi sento meno solo :)

Quanto alle vie d'uscita (che non ce ne sono)....possiamo solo "avere dei sogni". E ve ne sottopongo due (anche perchè anche di quelli ce ne sono ben pochi...).
Una mia amica mi diceva l'altra sera: "Visto che Prodi non intende ritornare in campo, non si potrebbe insistere su un'altra personalità non "politica" ma comunque di probabile onestà e trasparenza come Moratti??". So che anche lui non ne vuol sapere di una simile patata bollente, ma se la proposta fosse insistente non potrebbe cedere ed accettare?
Altro sogno: e se dalla possibile (possibile??) fusione tra IDV e PD nascesse qualcosa di più "forte" di quelle caccolette che rappresentano adesso che sono schiacciati dallo strapotere del Cavaliere?

swam ha detto...

per il sogno numero 1, non c'è speranza: non accetterà mai. e io, da interista, dico anche per fortuna. voglio dire: non è detto che una persona perbene, troppo perbene, riesca a barcamenarsi nelle onde limacciose e maleodoranti della politica dossierante. pensa, appunto, a quel che sta succedendo.
sogno numero due: lo speriamo tutti. è un primo passo, è indispensabile, ma non basta. tralaltro prima occorre fare piazza pulita nel pd di personaggi come d'alema e i suoi baffini, tipo latorre, violante, merli e rondolini vari. e questa ti pare un'operazione facile? possibile?

Anonimo ha detto...

l'improvvisa virata di Flebuccio è sorprendente ma neppure troppo. Ricordiamo che siamo sotto elezioni e di solito questo è il periodo degli allineamenti. Fiutata l'aria che tira, e da che parte va, i marpioni si allineano per saltare poi prontamento sul carro del vincitore. Evidentemente girano dei sondaggi che non conosciamo.

Ricordiamo anche che l'Italia è la patria di santi, poeti e navigatori. Sopratutto "navigatori". E Flebuccio è un grande navigaotre: dal Corriere a Confindustria, da Confindustria di nuovo al Corriere. Avanti e indrè ma l'è sempre col culo sulle poltrone che contano.

Mi preoccupa piuttosto che questi allineamenti indicherebbero una nuova vittoria del centodestra, e soprattutto del nostro amato Silvione

Antonio Lo Nardo ha detto...

Sentite, per cortesia, me lo fate un riassuntino di quello che vorrebbero "dimostrare" con questa foto ?

Non erano loro quelli che, fino a qualche mese fa, osannavano Contrada come l'ennesimo perseguitato dalla giustizia ?

Barbapapà ha detto...

Moratti candidato del centro-sinistra?! Ma stai scherzando, Supersoul? Un uomo della grande industria, portatore anche lui di suoi interessi? Sarebbe una sorta di legittimazione da parte nostra al conflitto di interessi di Berlusconi.
Che si abbia bisogno di un uomo fuori dai partiti, che rompa gli schemi e dia veramente nuova linfa al centro-sinistra siamo tutti d'accordo (come fece Prodi, anche se nuovo non era in termini d'appartenenza all'establishment). Ma Moratti, per carità!
La fusione PD-IdV mi pare non necessaria se oltretutto, come osserva Swam, ti porti appresso certa dirigenza (e l'IdV non è certo messa meglio al riguardo).

Di Paragone e della sua ridicola trasmissione (complimenti per lo stomaco! vederla tutta è proprio un record) non mi preoccuperei. Gli ascolti sono stati modestissimi, uno share pari al 5,98%. Sono invece curioso di vedere come se la caverà Belpietro in prima serata, nel ruolo di anti-Santoro.
Finora ogni tentativo della destra di imporre a forza un programma di informazione prono verso Berlusconi è sempre stato un fallimento.

Sul Corriere e l'incredibile scelta di pubblicare la foto di Di Pietro con Contrada concordo in toto con Aghost. Flebuccio tiene famiglia e teme la concorrenza di Feltri (come osserva giustamente Swam).

Anonimo ha detto...

Moratti candidato del centro-sinistra?!

Non dico, se è una barzelletta nn fa ridere!!! Meglio topo gigio, sarebbe molto piu autorevole!!!

Enrico Maria Porro ha detto...

ciao swam e benvenuto sul blog dei feticisti di repubblica. torna a trovarci e mandaci i tuoi contributi.

Il tuo nick mi ricorda proust e la sua recherche...dalla parte di swan...

esaù ha detto...

Non pensavo che PPR potesse assumere tale foga politica!

Comunque, occhio ai due pesi e alle due misure: la foto di Di Pietro con Contrada è una notizia, così come l'assegno che la segue, e il Corriere l'ha data bene.

Pensate se D'Avanzo avesse avuto in mano, che so, la stessa foto con Silvio anzichè Di Pietro... andiamo, dai.

swam ha detto...

posto che secondo me del fascismo siamo dentro, come dice bocca, quando tutto questo sarà finito e si potrà finalmente parlare di questo come del secondo o terzo periodo orrido della nostra storia, di tutta questa (quanta) gente che ha passato gli anni del berlusconismo piegata a 90°, ce ne dovremo ricordare. il degrado assoluto attuale è soprattutto colpa loro: avevano un cervello e gliel'hanno regalato. il resto non lo dico, ma si intuisce.

Enrico Maria Porro ha detto...

Sempre tagliente, Esaù.

aghost ha detto...

la foto di di pietro con contrada è indubbiamente una notizia. Anzi direi più una curiosità forse. E comunque mi pare che alla vicenda sia stata dato un rilievo esagerato, per non parlare dei dubbi che si sono voluti instillare. In fondo la foto è stata scattata dentro una caserma dei carabinieri, mica in un night o in una cantina! C'è da chiedersi, piuttosto, perché questa foto esca proprio ADESSO.

E soprattutto: al Corriere la foto chi l'ha data?

Fabio P ha detto...

Moratti??? Mettiamo direttamente Tavaroli, visto che almeno due o tre degli ultimi "scudetti" del'Inter li ha vinti lui

Supersoul ha detto...

AntonioLoNardo: mi hai tolto le parole dal mouse. E' quello che mi vado chiedendo da un paio di giorni. I berlusconidi hanno versato a suo tempo fiumi d'inchiostro per fare il monumento a Contrada "una vita rovinata dai giustizialisti" (anche se poi -a quanto mi risulta- fu condannato alla grande, pare che avvertisse i mafiosi quando li stavano per acchiappare, robetta!). E mò lo usano in questo modo facendone un personaggio ambiguo? Io davvero non capisco.

esaù ha detto...

Quindi, scusa, Supersoul fammi capire: ora, come sempre, il problema sono i berluscones...

Povero, San Di Pietro.

Supersoul ha detto...

Sì, caro Esaù, hai visto giusto, il problema son sempre loro, ma voglio aggiungere che, tra loro, quelli che fan più danni sono quelli che io chiamo (è un sottofilone numeroso) i NOSTALGICRAXIANI. Quelli sono i più tremendi, perchè sono animati (come dire?) da un simpatico spirito "vintage" che li rende particolarmente briosi e -se permetti- anche un pò stronzi.
Tu alla fine, noto che irridi con simpatico spirito iconoclasta al "gendarme" Di Pietro. Ora: posto che uno che per gran parte della sua vita ha fatto il poliziotto-inquisitore una gran simpatia non potrà mai ispirarla, proprio per definizione. Ma, ciò detto, vorrei consigliarti -amichevolmente s'intende- di astenerti dal mettere qualsivoglia (supposta) colpa di Di Pietro sullo stesso piano di qualsivoglia (supposta) colpa del Premier. E sai perchè?
Te lo dico subito, è talmente semplice che perfino Vespa lo capirebbe:

Di Pietro non è l'uomo più ricco e POTENTE d'Italia.

Di Pietro non ha su di sè l'ombra (qualcosa di più di un'ombra se giudichiamo dalle sentenze del processo Dell'Utri) di aver fatto patti ed avuto contatti con esponenti MAFIOSI.

Di Pietro non ha iniziato la propria carriera foraggiato da miliardi di cui MAI è stata definitivamente chiarita la PROVENIENZA.

Di Pietro non ha comprato SENTENZE di tribunali romani (tramite suoi accoliti, amici e SERVI) che gli hanno permesso di aggiudicarsi la Casa Editrice più GRANDE d'Italia e forse d'Europa,la quale peraltro gli pubblica il suo agguerritissimo house-organ settimanale.

Di Pietro non dispone di milioni di euro coi quali stipendiare gli AVVOCATI più battaglieri e "mastini" in circolazione.

Di Pietro non dispone di milioni di euro per stipendiare i GIORNALISTI più battaglieri e "mastini" in circolazione.

Di Pietro non dispone di "VILLONE" superlusso nè in Sardegna, nè in Lombardia, nè tantomeno ai Caraibi.


Di Pietro non dispone di "tane di lusso" in cui ospitare superMIGNOTTONE e superMIGNOTTELLE, nè TOPOLANEK eccitati alla vista delle suddette.

Di Pietro (almeno a quanto mi consta) non possiede ancora BANCHE, ASSICURAZIONI, GIORNALI, TELEVISIONI, SQUADRE DI CALCIO, EMITTENTI RADIO.

Dunque, Esaù, solo tu e Cicchitto potreste metterli sullo stesso piano senza essere attraversati dal dubbio circa l'opportunità di un tale accostamento.

aghost ha detto...

Purtroppo gli effetti della propaganda si insinuano poco a poco, in modo subdolo nel sentire comune.

Sicché oggi sembra "normale" pensare che il premier possa sottrarsi a processi per il "legittimo impedimento", o che addirittura non possa essere processato mentre è in carica.

Ieri sentivo Ghedini affermare tranquillamente che Berlusconi non si sottrae alla giustizia, perché affronterà i processi quando non sarà più premier. Quando sento bestialità simili mi meraviglio sempre che qualcuno non lo interrompa dicendo "ma che cazzo sta dicendo?".

E' come se una guardia giurata sospettata di rubare, continuasse tranquillamente a fare la guardia giurata, e che anzi non potesse essere processata fino alla fine dell'incarico. Anche un bambino di terza elementare capisce che il processo semmai andrebbe fatto PRIMA, non dopo!

Ma anni di martellamento propagandistico ha convinto buona parte degli italiani che effettivamente è giusto che le prime 3 cariche di Stato (certo fare la legge solo per il prmeier pareva un po' troppo) siano pressoché intoccabili durante il loro mandato. Robbadamatti.

esaù ha detto...

Supersoul: che foga travagliesca!

Supersoul ha detto...

certo Esaù...e aggiungerei anche giacobina e forcaiola. E se tendi l'orecchio potrai sentire anche un soave ed armonico tintinnàr di manette...

esaù ha detto...

@ aghost: non amo i dibattiti politici perche' non si arriva mai a niente e spesso si riducono a sfoghi tipo quello di Supersoul (lo sventolar il tintinnar di manette mi fa rabbrividire, credimi).

Ma scusa tu non puoi paragonare una guardia giurata a un presidente del consiglio che, ti piaccia o no, è stato eletto democraticamente. E non ci vedo nulla di strano nella sospensione dei processi fino a fine mandato. Accade anche in Francia.

Supersoul ha detto...

Esaù: io non ho affatto sventolato le manette. Le ho solo evocate con pura ironia come parte di un copione che immaginavo tu intendessi attribuirmi.
Quanto al rabbrividire che esse ti ispirano, a me fa rabbrividire molto di più il senso di impotenza di fronte a chi crede, forte di Denaro e Potenza, di poter comprare Tutto: Uomini, Leggi, Comunicazione.

Anonimo ha detto...

Curiosa questa cosa..
se la parzialità è palesemente de sinistra o antiberlusconisticamente riconoscibile,
allora trattasi di onestà intellettuale, corretta informazione, civile approfondimento e tutto la sperticata teoria di lodi (ed imbrodi) che non si fatica ad immaginare.
Dove eventualmente la parzialità cambia di segno,
allora trattasi di "regime", nonchè randelli e olio di ricino, situazione e strapotere inaccettabile e tutta la serie di epiteti allegati che non si fatica ad immaginare e ricordare.

E' una riflessione che ispira due profonde riflessioni, una di ordine morale:
1) se è di sinistra, è superiorità morale di sicuro, anche quando sembra di eguale o di inferiore moralità, vai tranquillo.

una di ordine più profondo, filosofico che emerge bene leggendo i commenti qui:
2) Ogni scarrafone è bello a mamma sua.

Buona serata.
A.

Supersoul ha detto...

Io non afferro una cosa: qui io ho detto delle cose (poi ognuno può leggerci dentro Travaglio, Di Pietro, Fracazzo da Velletri, o più semplicemente quello che penso io). Poi capita che ogni tanto fa un salto sul blog qualche nostalgico "pre-manipulite" e anzichè replicare e controbattere (nooo, troppo plebeo, vero?, troppo cheap...) preferisce filosofeggiare, parlare per aforismi, vedere le cose dall'alto, esprimere una frasettina sprezzante e sarcastica...e via.
Per esempio: io ho elencato una serie di cose OGGETTIVE che differenziano lo "status" (e dunque anche le responsabilità) tra il Premier e Di Pietro....Oh, ce ne fosse uno dei "nostalgici" che mi avesse risposto con chiarezza. Argomentando.
No: a uno gli si dà del giustizialista così si fa prima.

Anonimo ha detto...

Parrebbe che qui, se non si replica alle domande, funzioni un po' come Repubblica, partono le conclusioni frettolose.
Dunque ne colgo alcune:

Di Pietro non è l'uomo più ricco e POTENTE d'Italia
Essere ricchi, non risulta essere colpa, reato (né peccato), a meno di non avere una forte ideologizzazione particolare, classista, marxista, comunista ecc, allora può esserlo, in effetti, ma il nostro per fortuna, non è un Paese Marxista, tantomeno mai stato davvero comunista, grazie al cielo perché solo per restare in Europa, ad altri andò peggio..

Ma potente? Più potente di Italia? Dipende da cosa vogliamo affermare come capacità di potenza.
Appare dal numero immenso di processi a carico di Berlusconi, che potente non poi davvero.
Appaiono più potenti altri, invece, dove le indagini a malapena partono, o comunque finiscono immediatamente nel nulla.
D'altra parte, Berlusconi ha governato, ma ha anche perso (due volte solo con Prodi), ed anche qui, questa dimostrazione di potenza, ahimé, decade e viene da pensare alla sana e democratica espressione di sovranità popolare (a meno di non voler supporre che a far vincere Berlusconi, si aggiungano ad italiani, dei marziani che però, quando perde, non hanno voglia di scendere tra noi).

Ma comunque ci risulta che usando la visibilità del ruolo di magistrato e poi confermando l'ambizione politica, Di Pietro si sia arricchito tremendamente da allora e sia diventato anche potente e solo oggi, forse si ventila la sua non propria purezza ed integerrima attività. Ma è potente, se non è accaduto tanto tempo fa (già potente nel far dimenticare presto quei soldi avvolti nella carta di giornale e dentro una scatola di scarpe, roba per il quale, ad un Berlusconi avrebbero imbastito almeno 20 processi solo su questo), nemmeno oggi si ha certezze che davvero si possa veder chiarezza, perchè appunto, qui sta il vero potere: non nell'essere giudicato ed assolto o nel dover rimandare, ma nell'essere praticamente, inattaccabile.
Continuo al prossimo sulle domande, hai visto mai che poi venga in mente di dire che non c'è risposta e che siano solidi dogmi..
;-)

Anonimo ha detto...

Di Pietro, ti smentisco, se si parla di sole ombre, così come è del resto che si fa, su Berlusconi,
parebbe invece proprio di aver ombra possibile di contatti con esponenti ambigui. E del resto, ombre anche a suo figlio (a proposito, tanto per parlar di potenza, l'esempio di nepotismo, padre e figlio in politica, non sono poi da minimizzare eheh).
Ma insomma, sarai aggiornato ed aggiornabile leggendo sul net o sui giornali (magari diversificando le letture eheh).

Di Pietro ha iniziato la propria carriera con ambigui finanziamenti e privilegi. Alcuni di questi, provenivano da suoi indagati, risulterebbe, secondo i racconti di uno attento a rompere i muri di conformismo dipietrista, che ci racconta di garconniere, telefonini, roba firmata, auto.. e sempre restando quella incredibile storia dei soldi nella carta di giornale e nella scatola di scarpe parrebbe. Oggi risulta anche un assegno, come pubblicato giorni fa dal Corriere della Sera e chissà, chissà quante altre cose potrebbero venire alla luce, seppure mooooolto tardivamente, ma io temo che non verrà poi fuori molto, perché considero Di Pietro ben più potente di un Berlusconi in questo Paese, da almeno 16 anni.
Certo, meno capace imprenditore, meno capace politico, ma pur sempre potente. Del resto non è grazie a lui che abbiamo potuto scoprire, dopo decine di anni e nel silenzio connivente e beato dei suoi iscritti, che il partito IDV è di proprietà sua, nonché della moglie (cioè sua) e della fidata cassiera Mura (in minoranza, nonché fidatissima, dunque sempre sua), cioè i contributi ed i rimborsi, il finanziamento del partito, nelle sue tasche (ed infatti, si è arricchito non poco, diventando notevole immobiliarista) e per non parlare di quella strana abitudine, poi, di coprare immobili e poi affittarli al partito Idv a prezzi non popolari per farli rendere e siccome il partito è sua proprietà privata e personale, come da atto notarile chiarissimo, sono gli iscritti che pagano la rendita e gli investimenti all'immobiliarista Di Pietro, niente male. Ma di queste provenienze, ne sappiamo qualcosa tardivamente, moooolto tardivamente.

Anonimo ha detto...

Di Pietro, scrivi, non ha comprato sentenze di tribunali.

E te credo: a che serve comprarle, quando puoi contare sugli amici che lo fanno volentieri?
Ma non mi pare che si possa considerare definitivo che le abbia comprate Berlusconi, se poi vediamo la strana attività della procura che non fa mistero di essere militante anti-berlusconista (vedi Gandus), secondo i quali, un teste è inaffidabile in prima sentenza, dove smentisce di essere stato comprato da Berlusconi e si rilevano le sue contraddizioni, l'inattendibilità insomma..
poi diventa rilevante invece, affidabile se successivamente coinvolge Berlusconi.
Un po' come un mafioso che non vale una cippa se non è utile a tirare in ballo berlusconi e dunque vedremo lo stesso che esclude il suo coinvolgimento tempo prima ed oggi che invece ce lo tira in mezzo e nota bene, nemmeno è un processo contro berlusconi.. curioso.
Con un clima così e simili formidabili possibilità di potenza, che bisogno mai c'è di comprar sentenze? Non si capisce.

Invece, a proposito di potenze, perché non ricordare il tremendo caso Rizzoli, con in mezzo Fiat ed altri soggetti? Ci saranno delle novità a stretto giro di posta, ne leggeremo delle belle a breve, eheh.

Di Pietro non dispone di milioni di Euro per stipendiare avvocati più battaglieri..
In compenso dalla parte anti-berlusconista e vicini a Di Pietro, ci sono giudici parrebbe..
come dire: i soldi non sono tutto. L'amicizia vale di più! Ma anche la comune inimicizia volendo.. :-)

Anonimo ha detto...

Ugualmente, non ha bisogno di comprare mastini anti-berlusconisti
(del resto, l'unico punto programmatico di Di Pietro e del partito sua proprietà privata è Di Pietro e l'antiberlusconismo, poi sul resto, politica interna, economica, sociale, estera, etica boh..irrilevante per lui e per gli iscritti che finanziano le sue tasche parrebbe),
perché il panorama mediatico, cultuale, politico, artistico è già una poderosa cricca, una sterminata teoria che si arricchisce appunto, militando nell'antiberlusconismo, ciascuno avendo profitto nell'antiberlusconimo (e non di rado, pubblicando le opere anti-berlusconiste alla Mondadori, usando Mediaset e così via, che curioso).

Non ha il mega villone Di Pietro?
Però risulta che non se la passi male, non direi davvero:
risulta che abbia un vero e proprio tesoro in mattoni, tra l'estero e mezza Italia. Certo, non te le compri con lo stipendio di poliziotto, nemmeno se risparmi tutta la vita e dieci vite successive, tantomeno da magistrato. Ma da politico anti-berlusconista che ha un partito di proprietà, però, può essere più facile.
Del resto, la questione fu sollevata dal cofondatore dell'Idv, che denunciava come Di Pietro comprasse immobili con i soldi del finanziamento al partito suo, poi riaffittandoli al partito suo. Straordinario esempio di politico. :-)
Ma vediamo.
- Appartamento di 178 mq nel centro di Bergamo acquistato con le cartolizzazioni dell'Inail. Partì anche un esposto denuncia della procura a Napoli sul rapporto tra l'ex provveditore Mautone e Di pietro, così come tra Mautone e Romeo che gestiva con la sua società proprio le cartolizzazioni dell'Inail, tramite le quali Di Pietro la casa di 178 mq a Bergamo comprò. Meglio della fiera dell'est.
Mi risparmio il lungo elenco di immobili acquisiti da Di Pietro-Politico, perchè non voglio che si possa perdere il gusto di una facile ricerca su internet, digitando paroli chiave semplici: Di Pietro e Immobili per dirne una.
Magari potendo scoprire la An.to.cri, non viene già la curiosità di scoprire cosa sia e a cosa alluda l'acronimo?

Anonimo ha detto...

Dunque non dirò della villa a Curno, poi espansa con l'acquisto di casa adiacente (ben 8 vani, mica da ridere l'ampliamento), né voglio precludere la notizia dei 300 maq a Busto Arsizio, comprandolo con mutuo all'80%, notevole no? Mutuo poi girato al partito..
E mi raccomando di non tralasciare la proprietà a Bruxellese, gli 8 vani e 180 mq a Roma, in centro.
L'attico di Montenero di Bisaccia poi lo dò di scontata notorietà: 173 mq poi sfruttando condono, portati a 186, nel 2003 e poi cedendo la casa al figlio Cristiano (la famiglia è la famiglia eh).
190 mq a Bergamo (intestati ai figli Anna e Toto), nello stesso giorno comprando nello stesso palazzo un appartamento di 48 mq con garage e due cantine (non sai mai dove mettere la carta di giornale e le scatole di scarpe, in casa ingombrano).
Ancora Roma, Via Principe Eugenio a Roma, 10 vani, comprata dall'an.to.cri, in affitto poi all'Idv, anzi, diventa la sede pagando l'affitto a Di Pietro, il proprietario di immobile e del partito.
Poi c'è l'appartamento della moglie ed un ufficio anche a Bergamo. Poi la ristrutturazone della masseria di famiglia a Montenero (16 ettari tra eredità ed acquisiti), poi c'è quel 50% di quota della Suko, società bulgara.
In soli 7 anni, un poliziotto, un magistrato, fa scuola a tutti e tutti domandandosi se non è il lavoro migliore del mondo e stupendosi di non vedere altrettanta possibilità nei fatti, Tonino ha investito circa 4 milioni di Euro, al netto dei mutui incassandone uno pilito.
Il senso degli affari ed il gusto per il mattone, si vede, non manca.
Meno chiara la provenienza dei fondi, visto che Di Pietro dichiarava al fisco meno di 200mila Euro annui..

Ora mi fermo qui,
mica per altro,
è tardi ed oltretutto,
mi scappa urgentemente,
proprio devo scappare,
mi scappa
da ridere.

Ne vedremo delle belle al prossimo giro dell'urna, dove gli italiani questa storia l'hanno sentita poco raccontare, mentre su BErlusconi si straparla (malissimo) confondendo teoremi con verità oggettive e con molto gossip assunto a argomento politico e legittimazione di un moralismo incredibile,
ma come recita la Costituzione,
il popolo è sovrano,
spiace ricordarlo,
è il popolo a decidere,
aldilà dei potenti che sono immuni da indagini serie, aldilà di chi è dipinto potente e poi è sempre, parrebbe processato,
ma un vero potente,
non ha questo problemuccio risulta,
è potente proprio nell'evitarlo benissimo.
A.

Supersoul ha detto...

Oh ecco, così mi piace!
Almeno così uno sa chi ha di fronte.
Tu mi par di ricordare che commentando en passant i miei post li hai definiti "travaglieschi".
Premesso che mi sono ispirato solo all'idea che la mia testa si è fatta di ciò che vedo e sento, non nascondo che i miei giornalisti preferiti sono Bocca, Maltese, Serra, Gomez, Travaglio, Beha, Chierici, Barbacetto.
Allo stesso modo, consentimi di dire che, mettendo assieme le tue considerazioni, m'è parso di leggere un editoriale di Belpietro o Feltri.
Non c'è mica niente di male, intendiamoci. In questo luogo virtuale almeno "siamo in democrazia" e ci si affronta AD ARMI PARI. Nel mondo reale non si può dire la stessa cosa, non sempre almeno.