lunedì 8 febbraio 2010
O Gabriele, mio Gabriele.
Notevole il pezzo di Gabriele Romagnoli su Repubblica di sabato scorso dedicato al caso John Terry e all'importanza del "capitano" in una squadra di calcio e nella vita.
Eccone un pezzo:
"Oltre quella frontiera c’è un uomo solo, ha una fascia legata al braccio: è il capitano. Il generale (l’allenatore) ci manda a morire, per lui siamo carne da cannone. Il capitano ci viene a salvare, ci riporta a casa, per lui siamo uomini.
Capitano, mio capitano; il capitano Kirk di «Star Trek»; capitan Scirea affondato al largo in una notte di pioggia. Più che persone, esempi, simboli di qualcosa davanti a cui sbattiamo i tacchi: lealtà, onestà, rigore."
Qui il pezzo integrale.
ps: per Barbapapà: PPR+ di febbraio?
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