Si parte. Si va a Perugia
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Già che ci siamo vi segnaliamo che l'incontro con il direttore di Repubblica Ezio Mauro previsto per giovedì 22 aprile ore 18.00 cambia orario: sarà anticipato alle ore 14.00.
Pazzo Per Repubblica riprenderà la normale attività venerdì 23 aprile.
14 commenti:
Visto che nessuno aggiornerà il blog fino a venerdì...c'è però una notizia che va data comunque....Questa (che potremmo riassumere col titolo "Tempi duri per Flebuccio)
DA CORRIERE.IT
il comunicato del cdr
Sciopero dei giornalisti del Corriere
Corriere.it non sarà aggiornato martedì 20 aprile. Il quotidiano non sarà nelle edicole mercoledì 21 aprile
il comunicato del cdr
Sciopero dei giornalisti del Corriere
Corriere.it non sarà aggiornato martedì 20 aprile. Il quotidiano non sarà nelle edicole mercoledì 21 aprile
Oggi i giornalisti del Corriere della Sera sono in sciopero e il giornale non uscirà mercoledì 21 aprile. L'assemblea della Redazione è arrivata ad approvare questa estrema misura di protesta unitamente ad un pacchetto di sei giorni di sciopero a causa del progressivo deterioramento dei rapporti con la direzione del giornale. I redattori del Corriere hanno affrontato la crisi economica che coinvolge anche la nostra testata accettando sacrifici economici e tagli agli organici. La trattativa (senza scioperi) si è conclusa con un accordo tra Cdr e Rcs Quotidiani, approvato a larghissima maggioranza con un referendum redazionale e ratificato al Ministero del lavoro, che tiene fermo il principio della libera scelta dei singoli. Un principio che appartiene da quasi mezzo secolo alle prassi e alle norme interne del Corriere e aumenta, in questo giornale, le difese dei redattori dalle pressioni del potere economico e politico.
Il direttore Ferruccio de Bortoli, in quella fase, fu al fianco dei suoi giornalisti e garantì che «il piano di ristrutturazione aziendale e il piano editoriale non si faranno sulla base di atti impositivi. La direzione non ricorrerà ad atti unilaterali». Dopo appena sei mesi invece il direttore ha cambiato idea e, smentendo se stesso, ha scritto al Cdr di vedersi costretto «a venire meno alla prassi interna che prevede l'assenso obbligatorio degli interessati alla richiesta di spostamento» da una redazione all'altra. Un'inversione di campo e un venir meno agli impegni presi che appare preoccupante quanto a quel rapporto fiduciario che deve rinnovarsi ogni giorno tra direttore e redazione. Ieri, gli ultimi due episodi, altrettanto gravi. La direzione ha annunciato l'improvvisa sostituzione di un capo redattore portandone uno dall'esterno. Un'assunzione che è espressamente vietata dalla Legge 416 sugli stati di crisi nell'editoria salvo casi di «dimostrata necessità» o «specifici apporti professionali» che al Cdr non appaiono sussistere. Sulla deroga richiesta dalla direzione sarà fatta una valutazione nelle sedi opportune. E' comunque allarmante che prima si certifichi l'esistenza di decine di professionisti in esubero e poi si assumano redattori dall'esterno. Il direttore ha annunciato inoltre la nomina di un collega a guida della struttura denominata CorriereTv e lo sviluppo di nuove piattaforme di distribuzione dell'informazione (iPad, iPhone, Smartphone). Tutte iniziative a marchio Corriere, che dovrebbero avere la garanzia dell'informazione del Corriere e della sua redazione, ma che sono partite con il contributo di strutture esterne senza essere mai state neppure presentate ai giornalisti del Corriere della Sera. L'assemblea chiede alla Direzione di riprendere quel percorso virtuoso e coerente che è fondamentale nella gestione dello stato di crisi, per il rilancio del giornale e per il mantenimento di quell'identità del Corriere della Sera fatta da giornalisti liberi per un'informazione libera.
Il Cdr
19 aprile 2010(ultima modifica: 20 aprile 2010)
Ne approfitto per augurare il classico "in bocca al lupo" al Sommo Feticista. Lo seguirò con interesse e poi, soprattutto, i gossip raccolti saranno sale e pepe per PPR.
@Supersoul, un pensiero cattivo (ma mica tanto) che si fa strada, corroborato dall'interessante comunicatio del cdr del Corsera.
Non è che, speculando sulla crisi, un certo numero di imprenditori ne approfitterà per fare pulizia e, soprattutto, buttare per aria regole concordate?
La denuncia del cdr è, al proposito, molto significativa.
Ops, "comunicatio" è il refuso in luogo di "comunicato".
Avete visto il sito repubblica.it rinnovato?
Ho potuto dare una rapida occhiata e il primo giudizio è positivo.
Ad una seconda occhiate, più mirata, scopro che la consultazione dell'archivio non è più gratuita.
Troppo rapida l'occhiata oppure è proprio così?
No Frank, i risultati del giornale odierno sono a pagamento quelli dei giorni precedenti no.
a me il nuovo sito sembra molto meglio di quello di prima
É piú pulito e ordinato, ma la pubblicità è invadente e ho installato l'ADblock.
E poi nobn ha corretto alcune cose importanti, il link per tornare all'edizione nazionale dalle pagine locali, gli articoli dell'archivio sono scomodi da leggere (questo si risolve facilmente con readability).
Un anno fa, nel marzo del 2009, "il Corriere della Sera" diffondeva circa 80 mila copie in più di Repubblica. A 12 mesi di distanza, nel marzo 2010, il vantaggio si è ridotto a 30 mila copie. Tutti e due i quotidiani sono in crisi di vendite, ma in via Solferino si perde a ritmi molto superiori: -14,4%, rispetto al -6,7% della testata diretta da Ezio Mauro.
ho guardato giusto adesso il programma del festival di Perugia. Praticamente ad ogni ora c'è qualcosa di interessante.
@Carmeni, cliccando sul pulsante "archivio" compare la pagina della versione a pagamento, cioè "extra".
La ricerca di quello che era "archivio" mi pare possa avvenire solo inserendo del testo nel campo "ricerca" che rimanda a quanto pubblicato su "repubblica.it". Solo a questo punto ritornano i vari campi per la ricerca avanzata.
Non è che esiste una via più breve?
La pubblicità è tracimante, vero.
@Supersoul, in effetti solo con il dono dell'ubiquità si potrebbe celebrare al meglio il Festival. Per il nostro Feticista, impegnato questa mattina, la scelta di cosa privilegiare sarà ardua.
Quanto al sito appare più "pulito" e di migliore leggibilità, tuttavia qui: http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/04/20/news/volo_buy-3487777/
c'è un brutto articolo dove ho contato tre refusi.
@Occam, grazie per i dati, ma allora la crisi di vendite prefigura qualcosa di peggio, con l'irruzione di nuove piattaforme.
Alla base, però, secondo me, esiste il fatto che questa rivoluzione che sta per esplodere nel campo giornalistico e della carta stampata, segnatamente, non avrà ripercussioni concrete su quell'ampia percentuale di italiani (70%) che assumono informazioni solo tramite la tv.
Ops, Carmen, è rimasta un "i" di troppo. Scusa :-)
il sito è "disposto" meglio, ma non se sia il mio pc che ha dei problemi, ma da me è a tratti piuttosto lento, mentre prima era sempre velocissimo.
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