giovedì 13 maggio 2010

Dove c'è casino, c'è Daniele.
E stavolta dà pure i numeri.



C'era da aspettarselo che il pezzo sul disastro aereo di Tripoli venisse affidato a Daniele Mastrogiacomo.

E a proposito di questo pezzo, leggete cosa ci scrive Esaù:

Caro pazzo, oggi Repubblica a pagina 18 dà i numeri sul disastro di Tripoli, offrendoci un bel pastrocchio che fa (ri)sorgere una domanda: ma esiste un supervisore unico o la roba viene inserita così come capita? Guarda che sequela di incongruenze. Mastrogiacomo dice che a bordo ci sono 104 persone: 22 libici, 62 olandesi, 16 di altre nazionalità europee. Ma il totale fa 100… non 104. Mastrogiacomo dice che è sopravvissuto un bimbo di 9 anni… che diventano 10 nel titolo del pezzo a fianco. Mastrogiacomo parla di un Airbus Air France precipitato il 2 giugno 2009, data che nel boxino sotto (“I precedenti”) si trasforma misteriosamente nell’1 giugno. Mastrogiacomo dice che 32 passeggeri erano diretti a Bruxelles e 42 a Dusseldorf, ma nel pezzo a fianco quelli che andavano a Bruxelles diventano 24 e quelli che andavano a Dusseldorf diventano 38: e, oltre tutto, 38+24 fa 62 e non 58 come è scritto nello stesso articolo. Mah.

Esaù

4 commenti:

Barbapapà ha detto...

Grande Occam!

esaù ha detto...

Pazzo ha sbagliato, sono io, esaù, l'autore del pezzullo... diamo a esaà quel che di esaù????

Barbapapà ha detto...

Quand'è così, allora: grande Esaù!

Enrico Maria Porro ha detto...

chiedo venia...