mah... non so, in realtà, però, incuriosisce. la fieg non poteva fare una paginata con contenuti brillanti, doveva per forza lanciare un messaggio concettuale e bisogna dire che la cosa crea attenzione e interesse. quanto ai successivi due punti - desiderio e azione - beh, questo è un altro discorso. in effetti, la domanda del post (e se uno sta leggendo il giornale al cesso?) è più che lecita.
Dal Foglio di oggi, Pazzo....che abbia letto il tuo commento su Videtti dopo Sanremo, il Diaco?
"Raccontare la musica può risultare molto noioso. Per scriverne, poi, è necessario avere una buona dose di fanatismo e un discreto manto di “sfigataggine” che ti avvolge. Tant’è che oggi la critica musicale si è rivelata per quel che è sempre stata: un imperdonabile esercizio di stile che puzza di “marchetta”. Non è necessario fare i nomi della “cricca do re mi” della stampa italiana: molti di loro si sono fatti conoscere, negli ultimi anni, “pavoneggiandosi” nelle dirette tv del Festival di Sanremo. E’ utile, però, segnalare ai lettori di musica e agli appassionati delle rockstar, che sulle pagine di Repubblica scrive il più sofisticato e “sharmoso” critico in circolazione: Giuseppe Videtti. La sua vita è il diario preciso, metodico e implacabile della parola cantata. Di notti proibite e sconvolgenti dove la passione si mischia alla carne, quando il cuore si nutre di artisti senza nomi e il talento diventa letteratura. Con una tenacia da guerriero, con rara sincerità e con una ricerca sobria dello scoop, Videtti scrive liriche pop, raccoglie confessioni e si incatena al personaggio intervistato. Molto chic!"
3 commenti:
ma è terrificante! Sembra il dialogo di due tizi che si ritrovano al reparto oncologico... mamma mia
mah... non so, in realtà, però, incuriosisce. la fieg non poteva fare una paginata con contenuti brillanti, doveva per forza lanciare un messaggio concettuale e bisogna dire che la cosa crea attenzione e interesse. quanto ai successivi due punti - desiderio e azione - beh, questo è un altro discorso. in effetti, la domanda del post (e se uno sta leggendo il giornale al cesso?) è più che lecita.
Dal Foglio di oggi, Pazzo....che abbia letto il tuo commento su Videtti dopo Sanremo, il Diaco?
"Raccontare la musica può risultare molto noioso. Per scriverne, poi, è necessario avere una buona dose di fanatismo e un discreto manto di “sfigataggine” che ti avvolge. Tant’è che oggi la critica musicale si è rivelata per quel che è sempre stata: un imperdonabile esercizio di stile che puzza di “marchetta”. Non è necessario fare i nomi della “cricca do re mi” della stampa italiana: molti di loro si sono fatti conoscere, negli ultimi anni, “pavoneggiandosi” nelle dirette tv del Festival di Sanremo. E’ utile, però, segnalare ai lettori di musica e agli appassionati delle rockstar, che sulle pagine di Repubblica scrive il più sofisticato e “sharmoso” critico in circolazione: Giuseppe Videtti. La sua vita è il diario preciso, metodico e implacabile della parola cantata. Di notti proibite e sconvolgenti dove la passione si mischia alla carne, quando il cuore si nutre di artisti senza nomi e il talento diventa letteratura. Con una tenacia da guerriero, con rara sincerità e con una ricerca sobria dello scoop, Videtti scrive liriche pop, raccoglie confessioni e si incatena al personaggio intervistato. Molto chic!"
© - FOGLIO QUOTIDIANO
di Pierluigi Diaco
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