mercoledì 26 maggio 2010

Un po' come leggere di Allah sul Vangelo.



Ci voleva un pezzo di Stefano Filippi su Il Giornale per scoprire che fine ha fatto Giuseppe D'Avanzo. Hai voglia ad aspettare una mail, una telefonata o un sms da qualche giornalista di Repubblica. Niente. Ci voleva l'house-organ del PDL per sapere certe cose.

Straordinario questo passaggio di Filippi:

Tre mesi senza D'Avanzo sono come una settimana senza Porta a Porta, un mese senza superenalotto, un anno senza ferie: insostenibili.

Ringraziamo Nonunacosaseria per la segnalazione.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Se posso: pezzo scritto male, fintamente brillante, e soprattutto per metà completamente inutile, pieno di battutine e voli pindarici. Significativo solo perchè è l'ennesimo esempio del complesso di inferiorità che Feltri nutre nei confronti di Scalfari e di Repubblica. Pensate a quanti pezzi, perfino apertura di prima pagina, lui e i suoi giornali hanno dedicato ad articoli o campagne di Rep, come se fosse il nemico vero da attaccare ancora più che un partito politico. La controprova? Avete mai letto su un qualunque altro giornale un articolessa come questa sul fatto che il redattore di un'altra testata scrive poco perchè in rotta col direttore?

kriss ha detto...

Beh, parafrasando Vespa "Giova e fa cassa parlar male di Rep", se non ci fosse i redattori feltrini sarbbero usati come pattine :-)

Enrico Maria Porro ha detto...

@anonimo: è la stampa, bellezza. e tu non ci puoi far niente, niente.

zimmone ha detto...

"Avete mai letto su un qualunque altro giornale un articolessa come questa sul fatto che il redattore di un'altra testata scrive poco perchè in rotta col direttore?"... E'ridicolo il giornale già solo per questo