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Io ho trovato incomprensibile la scelta, pur condivisa da tutti i principali quotidiani, di aprire il giornale con la disfatta dell'Italia. Le prime 11 (UNDICI!) pagine del giornale dedicate all'ignominiosa uscita sono un eccesso ridicolo e incomprensibile e il termine “vergogna” andrebbe utilizzato per altre questioni, come ha giustamente scritto Michele Serra nella sua Amaca odierna (prefigurando peraltro il titolo del proprio giornale).
A perfetto coronamento di questo superfluo profluvio di parole quello che spero sia l'ultimo, inutile, fastidioso articolo di Zucconi al Mondiale, il cui incipit da solo vale il PPR-: "Ho sognato di chiudere gli occhi e di nascondere la testa nel grembo della mamma, se l'avessi avuta accanto a me nello stadio, come i bambini al cinema quando la scena si fa troppo spaventosa. Ma questo non era un film, un cartone animato e purtroppo neppure una comica”. A casa anche lui, per cortesia.
Agganciandomi alla domanda di GS (tra i commenti di un post indietro) su quanti inviati rientreranno in Italia, questo pensiero – come scrissi qualche giorno fa – è l’unica consolazione che riesco ad avere: la Rai che deve sbaraccare buona parte di quella abnorme sovrastruttura creata per coprire l’evento e che invece si è rivelata, as usual, qualitativamente modesta rappresentando piuttosto un’ottima occasione per molti per spassarsela allegramente a spese nostre. Più che il dispiacere per la sconfitta italiana, i volti mesti dei giornalisti rispecchiano perfettamente il dolore per la prossima fine della pacchia.
Uscita l’Italia, speriamo che Repubblica ritrovi un equilibrio nelle pagine sportive e dia il giusto spazio ad altri eventi, non meno importanti – vedi Wimbledon, ove Gianni Clerici viene scandalosamente confinato in colonnini risibili.
BarbapapàGrazie Barbapapà. Però, ad essere precisi, le pagine che Repubblica dedica alla disfatta dell'Italia sono 8 più la prima (al netto delle pubblicità). Il nemico ha dedicato 9 pagine più la prima, la Stampa 8 pagine più la prima. FS