Luca Massaro ci segnala uno straordinario post dal blog di Leonardo, che parla della scrittura di Ilvo Diamanti. Il post inizia così:
La sintassi di Ilvo Diamanti
Spezzata. Franta. In tante frasette minuscole. Legate dal senso. Ma divise. Dal punto fermo. Onnipresente. Connettore e divisore. Un ceffone al lettore. Ehi lettore. Ciaf! Stai attento. Ciaf! Sto dicendo cose importanti. Ciaf! La sintassi. Di Ilvo Diamanti. Una gragnuola di ceffoni.
Mi piace.
E continua qui.
4 commenti:
Non vorrei riaprire una vecchia ferita, ma la somma Caterina si esibì tanto tempo fa in una spettacolare parodia dello stile di Diamanti.
http://pazzoperrepubblica.blogspot.com/2009/09/dipollina-bacchettato.html
quanto ci manca caterina.
mi sono perso qualcosa... qualcuno mi spiega perchè caterina non scrive più sul blog?
“Questa frase ha cinque parole. Ecco qua altre cinque parole. Le frasi di cinque parole sono piacevoli. Ma se troppe diventano monotone. Ascolta che succede alle frasi. Il testo sta diventando piuttosto monotono. E’ un suono che annoia. E’ come un disco rotto. L’orecchio chiede un po’ di varieta’. Ora ascolta. Provo a cambiare la lunghezza delle frasi, per creare musica. Musica. Il testo canta. Prende ritmo, diventa una cantilena, un’armonia. Scrivo frasi brevi, scrivo frasi di media lunghezza. E qualche volta, quando sono certo che il lettore e’ tranquillo, lo trascino con una frase lunghissima, una frase che brucia di energia e si alza in un impeto di crescendo, un rullo di tamburi, un fragore di cembali - suoni che dicono “ascoltami!” -, l’importante è questo. Quindi scrivi la giusta combinazione di frasi corte, medie e lunghe. Crea un suono che accarezzi l’orecchio di chi legge. Non scrivere solo parole, scrivi musica.”
C'è chi preferisce i cazzotti e chi preferisce la musica....
Il pezzo l'ho preso qui:
http://www.mantellini.it/?p=4787
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