A mezzanotte di ieri, come del resto ogni notte, ci siamo messi davanti al computer, con l'idea di postare tanta bella roba tra cui alcuni vostri interessanti contributi. Ma l'abitudine di sbirciare ogni tanto su Repubblica.it ha sconvolto tutti i nostri piani: la tremenda confessione dello zio di Sarah Scazzi che ha detto di aver ucciso la ragazza, ci ha portato alla decisione di non pubblicare nulla per rispetto, limitandoci a pubblicare il continuo aggiornamento di quanto stava succedendo sulla rete, con i siti dei principali quotidiani che hanno rincorso la notizia in maniera molto concitata.
La cosa peggiore l'ha però combinata Chi l'ha visto, il cui comportamento è stato perfettamente sintetizzato dal sito giornalisticamente.net in un post intitolato Vermicino 2.0:
La vicenda di Sarah Scazzi, si è conclusa tragicamente in diretta: da “Chi l’ha visto” la madre ha appreso della morte della figlia. Non una notizia secca, una serie infinita di smentite e controsmentite. Cosa peggiore, ha appreso che forse si trovava nella casa dell’assassino, lo zio di Sarah.
Si è esagerato? Si doveva fermare prima? Io non lo so, davvero. Fin dove ci si può spingere?
Ciao Sarah. Che la terra ti sia lieve.
13 commenti:
Non avevo visto nulla, ho riguardato oggi chi l'ha visto su youtube, davvero deprimente :(((
Ho rivisto anche l'assassino che piangeva, intervistato quando ancora non si sapeva che era lui... pazzesco.
La Sciarrelli comunque ha fatto davvero una pessima figura, non so se in un'altra azienda potrebbe rimanere al suo posto dopo un'episodio simile
Purtroppo ho visto in diretta la trasmissione perché mia moglie la segue da sempre.
Ieri sono rimasto colpito e attratto (io che ero intento a leggere il giornale) proprio dall'atteggiamento della Sciarelli che aveva come unico obiettivo quello di comunicare in diretta l'esito delle indagini, anche a costo di prolungare la trasmissioni per altre dodici ore. Le si leggeva in volto e nella gestualità fisica l'ansia di voler fare lo scoop sulla pelle di quella povera madre silente e inebetita dal dolore. Una pagina oscena per la tv pubblica.
Povera Sarah. Che fine orribile. Che la terra le sia lieve.
so di essere retorico, ma di fronte ad una 15enne che viene ammazzata così, per chissà quali torbidi motivi, io resto pietrificato, e ci sto davvero male.
Il sito di Repubblica continua a dire: "La cugina al telefono", come se si trattasse di una telefonata rivelatrice, mannaggia al governo che vuole togliere le intercettazioni telefoniche, quando poi nell'articolo si parla di intercettazione ambientale.
Brutto che in ogni pezzo di Italia, anche nelle più tristi vicende, ci sia chi segua i suoi secondi fini. Non solo Chi l'ha visto, dunque...
@supersoul: ci sentiamo tutti come te. credo.
Io ho trovato la Sciarelli indegna: tenendo conto che lavoro in Rai, me ne frego di certe possibili conseguenze di queste mie affermazioni e ti rimando a questo intervento, non per vanità ma per condividerlo (http://minimalessandro.blogspot.com/2010/10/la-diretta-che-fa-vergogna-la-differita.html).
Il resto dovrebbe essere silenzio. Anzi, doveva esserlo anche prima.
Ciao,
Alessandro
Io ho appena visto un servizio a Studio Aperto che mi dà l'idea di quanta merda mediatica ci aspetta, adesso. Un servizio lunghissimo in cui venivano mostrate sempre le stesse immagini dello zio, mezzora di cazzate per dire in pratica due cose in croce. Temo adesso sbrodolate inutili pur di accalappiare audience. E non oso pensare a Vespa e Matrix e Fede. Spero solo che Repubblica abbia il senso della misura.
Provo disgusto per tutto ciò che è andato in onda su "Chi l'ha visto?"
Ma la Sciarelli ha fatto (MALE!) il suo lavoro, ma sono certo che i dati auditel saranno altissimi.
Il lavoro della Sciarelli era dare in pasto il dolore in diretta.
Le fiere fameliche erano gli spettatori, abituati al dolore finto dei reality, questa volta ne hanno trovato uno VERO.
La Sciarelli ha apparecchiato la tavola, poi, tutti si sono avventati sulla video-tragedia in diretta!
E' profondamente triste, che si senta questa esigenza, ci si spinge sempre OLTRE!
Io resto basito di fronte a questi commenti: ma scendete dalle nuvole in questo momento, dove siete stati finora? L'informazione, soprattutto nell'epoca delle tv e dei giornali, funziona cosi. C'era una trasmissione in diretta su un argomento, arriva una notizia e la si dà. Cosa doveva fare la Sciarelli, interrompere tutto e mandare i cartoni animati? E le altre trasmissioni in diretta cos'avrebbero fatto nel frattempo? La mamma semmai doveva dire, scusate ma adesso me ne vado.
E questi che dicono che si scandalizzano di fronte all'idea che adesso le tv si scateneranno per accalappiare l'audience, che i giornali faranno paginate sulla vicenda. Ma mi chiedo: dove vivete, anime belle? Le cose funzionano in questo, non da oggi ma da sempre. E' nella natura delle cose, la natura stessa dell'informazione e dei mezzi di comunicazione di massa. Oppure proponete voi cosa si dovrebbe fare: una breve di una colonna sui giornali, un sobrio servizio di trenta secondi?
Barbapapà: visto che eri così disgustato da quello che stavi vedendo, immagino che tu abbia cambiato canale immediatamente, vero? O hai guardato fino alla fine? Perchè in questo caso non credo che tu sia autorizzato il giorno dopo a farlo lo scandalizzato.
Ho appena finito di vedere il video postato e non me la sento di gettare la pesantissima croce addosso alla Sciarelli. L'evoluzione della situazione è stata drammaticamente convulsa, la giornalista - pur nella comprensibile frenesia - ha gestito la situazione. Semmai, lo scorrere di agenzie e home page dei quotidiani, avrebbe dovuto suggerire ai responsabili della trasmissione uno stop.
La Sciarelli aveva il compito di condurre il programma che, come tutte le altre trasmissioni, è sottoposto il giorno dopo al verdetto Auditel che, piaccia o non piaccia, determina il successo o meno del programma e la redditività delle inserzioni pubblicitarie.
Non mi è sembrato che la Sciarelli fosse posseduta dalla febbre dello scoop a tutti i costi, dell'occasione della vita, anzi mi è parso in taluni frangenti che si trovasse pure lei a disagio in quel susseguirsi di notizie.
Non per banalizzare, ma in un incontro di calcio, o di qualunque altro sport di squadra, se un giocatore resta infortunato a terra è l'arbitro a decidere l'interruzione dl gioco. La Sciarelli non era l'arbitro.
Mi sarà testimone Al di quante persone siano presenti in cabina di regia, possibile allora che non una abbia deciso diversamente?
Credo che un'eventuale sanzione per la Sciarelli sarebbe congrua solo se avesse abbandonato la trasmissione e non perchè l'abbia condotta a termine. O almeno assecondando e anche stimolando madre, parenti ed avvocato, invitandoli ad andare per riprendere lei fiato e valutare la situazione.
Piuttosto io sono rimasto colpito (per l'ennesima volta) da quale sbalorditiva capacità ipnotica sia dotato il mezzo televisivo, visto che anche dopo la prima notizia che parlava di uccisione della ragazza, le persone collegate siano rimaste impassibili o impotenti come l'avvocato.
Fino a che punto si doveva giungere perchè decidessero loro di interrompere il collegamento?
La tragedia di Vermicino presenta alcune affinità con la trasmissione di ieri sera, ma se non ricordo male in quella cirocstanza si partì da una notizia, tutto sommato, non così rilevante (un bambino caduto in un pozzo), ma che diventò la Notizia quando ci si rese conto che non era affatto semplice andarlo a recuperare. Dal telegiornale, credo delle 13:30, in poi, si andò in diretta con il cambio dei vari conduttori a Vermicino. Fino a notte fonda.
Per il resto sono annichilito per i particolari raccapricianti che stanno emergendo, rivelatori di un ambiente malsano come solo quello all'interno di situazioni familiari tarate, ambigue in certi casi, può esserlo.
Ma qui si andrebbe off topic.
Resta il dolce volto di Sarah che non si sveglierà più.
No, Fabio P., non ho affatto visto la trasmissione fino alla fine proprio perché infastidito dal comportamento della Sciarelli.
Ma ho visto a sufficienza per farmi un'idea molto chiara del tutto.
Premesso che gestire situazioni simili non è facile, bisogna anche dire che la Sciarelli non è una di primo pelo, aveva l'esperienza necessaria per tenere a freno l'ansia da scoop. E' proprio questo, direi, che ha infastidito maggiormente: l'impressione nettissima che non vedesse l'ora di dare la notizia, poi l'insistenza, l'agitazione, la frenesia con la quale cercava di arrivare prima sulla notizia.
Il fatto che abbia chiesto alla madre se voleva interrompere il collegamento, è irrilevante. Quale lucidità può avere una madre in quella situazione? Non dico dovesse interrompere il programma, questo no, ma doveva interrompere il collegamento con Concetta e permetterle di ricevere la fatale notizia del ritrovamente del corpo della figlia con tutte le cautele del caso, e non in diretta televisiva!
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