venerdì 19 novembre 2010

Enzo.


















Oggi è arrivata una mail agli amici di Enzo Baldoni.

Tra questi c'è il vostro FS, che Enzo lo conosceva bene e ci aveva pure lavorato insieme per qualche settimana.
Cari amici,
dopo sei lunghi anni è finalmente arrivato il momento di celebrare il funerale di Enzo.
Si terrà in Umbria, a Preci: sabato 27 novembre alle ore 14,00.
Molti di voi ricorderanno che in Aprile i resti erano arrivati a Roma dall'Iraq. Tra immotivate lungaggini di alcuni e colpevoli superficialità di altri, solo da pochi giorni abbiamo avuto conferma, attraverso degli esami indipendenti da noi commissionati, che si tratta di Enzo.
Non sorprendetevi se si svolgerà in chiesa. Certo, Enzo non era credente, come noi d’altra parte, ma aveva un profondo amore e rispetto per il suo babbo che farebbe molta fatica a pensare ad un altro tipo di cerimonia. Siamo anche noi profondamente convinti che sia la cosa giusta. E anche Enzo metterebbe il suo babbo al primo posto.
Non sarà il funerale che Enzo aveva descritto. Non ci sentiamo in animo di fare una festa in questa occasione. Sarà una cerimonia semplice: una cerimonia aperta a tutti quelli che avranno voglia di salutare Enzo insieme a noi.
Naturalmente sentitevi liberi di girare questa mail a tutte le persone che pensate possano essere interessate.
Un forte abbraccio,
Giusi, Gabriella e Guido Baldoni

Non fiori, ma un bonifico a Hope Onlus - IBAN IT69O0344001600000003300000 mettendo come causale "Enzo per Hope”.
Hope è un'associazione con cui Le Balene collaborano da tempo e che coltiva un'idea di pace in sintonia con quella di Enzo, fatta di tolleranza e di curiosità per l'altro.
In questo periodo è alla disperata ricerca di fondi per evitare la chiusura di un orfanatrofio a Seforis, vicino a Nazareth, che accoglie bambini dei diversi gruppi etnici presenti nella zona.
Qui sotto lo stile inconfondibile con cui Libero diede la notizia del rapimento e dell'ultimatum a Enzo da parte dei rapitori.


6 commenti:

Supersoul ha detto...

Ho apprezzato lo stile sommesso e soprattutto dignitoso della mail e mi stringo con affetto attorno al dolore dei famigliari. Ciò detto, caro FS, hai fatto benissimo a pubblicare quelle due prime pagine immonde. Vorrei dedicarle idealmente a coloro che affermano che Repubblica (e magari anche il Fatto) sono l'altra faccia della medaglia della stampa della destra. Cioè speculari, da una parte "cattivi" di sinistra e dall'altra "cattivi" di destra e ognuno spara le cartucce che ha.
Ebbene, non è vero. "Repubblica" (ma anche il Fatto), pur in uno spirito combattivo, non avrebbero mai usato quello stile quando c'era in ballo la vita di un uomo.
In Italia la Stampa CANAGLIA è da una parte sola. Un conto è smascherare il "nemico", un altro è fare le CAROGNE.

Carmen ha detto...

Noi siamo "Pazzo per Repubblica", non "Furiosi contro Libero". Facciamo nostra la lezione che la famiglia Baldoni ci diede a suo tempo (Scalfari ne fece pubblico riconoscimento in un domenicale) e ignoriamoli.

Supersoul ha detto...

ma chi è Furioso contro chi, scusa?
questo blog è fatto non solo per celebrare il "nostro" giornale ma anche (è questo il caso) per trarre spunti sull'idea di giornalismo che noi abbiamo o sul criticare una'idea di giornalismo che non ci piace.

Carmen ha detto...

Niente di personale nè contro di te nè contro gli altri lettori e contribuenti, Supersoul.
Non dico che queste immagini siano fuori posto sul blog, ma Libero ce ne dará ancora molte di prime pagine degne di loro. Quelle dedicate a Baldoni me le ricordo eccome, ma non mi fa piacere rivederle, tutto qua.

Nemo ha detto...

Bellissima lettera, grandissima dignità. Un abbraccio, anche se non ci conosciamo personalmente, ai familiari.

Barbapapà ha detto...

Lettera molto bella e toccante. Grazie per avercela messa a disposizione, Feticista Supremo.

Riguardo a Libero e a fogli simili, ha ragione Supersoul: è sempre opportuno, anzi doveroso ricordarne le nefandezze che li rendono una vergogna per il giornalismo italiano.