Lo sciopero della fame della giornalista precaria del Corriere Paola Caruso va avanti, fa il giro del web e mette nei guai il direttore Ferruccio De Bortoli che interviene: "Sono pronto a incontrarla, ma smetta lo sciopero della fame". Nel frattempo, il cdr del quotidiano di via Solferino e la Fnsi chiedono spiegazioni. E intanto, grazie al passaparola sui social network, la Caruso per molti diventa il simbolo dei giornalisti precari italiani e, più in generale, di tutti i precari del nostro Paese: "So che non varcherò più la soglia del Corriere (i colleghi mi avevano avvisata) e che non troverò posto in altri giornali (chi si prende una piantagrane?). Nel mondo della comunicazione sono bruciata. Se nessuno ha mai fatto un gesto come il mio è perché nessuno è disposto a pagare un prezzo troppo alto. Questa protesta è frutto della disperazione e deve portare a delle conseguenze. L’obbiettivo è ribellarsi al sistema che ci tiene sotto scacco, cambiare le regole. Da sola non posso farlo...". Ma non tutti i precari la pensano allo stesso modo...Prosegue qui.
lunedì 15 novembre 2010
Paola Caruso, la precaria che con uno sciopero della fame sta mettendo in difficoltà Flebuccio De Bortoli.
Qualche post fa riportavamo la storia di Paola Caruso, la giornalista precaria del Corriere della Sera, e del suo sciopero della fame contro De Bortoli. Un caso che è destinato a diventare il tormentone del mese sulla blogosfera. Come ha detto Ezekiel su FriendFeed, la vicenda è soprattutto uno scontro tra giornalisti protetti vs. giornalisti precari di cui poi gli editori si avvantaggiano. Intanto, su Affari Italiani leggiamo quanto segue:
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8 commenti:
Gradito l'ulteriore spazio dato a questa storia. Io direi che tutte le argomentazioni di chi ha il culo al caldo (francesco costa per esempio, o bordone, e altri ancora) non mi hanno spostato di un millimetro: è troppo profonda la spaccatura tra inamovibili iper tutelati e stronzi senza diritti con compensi da miseria. suggerirei a quelli col culo al caldo di provare a ricordarsi dove erano, mentre il ricorso al precariato diventava così diffuso e barbaro, mentre i diritti cadevano uno dopo l'altro. Forse a godersi benefit e stipendi un tantino spropositati, mi viene da pensare da fuori-casta quale sono. Forse è il caso di cominciare a pensare a una distribuzione in tantinino più equa: abolizione dell'articolo 18 per esempio? come mai nessuni di quelli col culo al caldo fa notare che forse ci sono molti fannulloni inamovibili in molte aziende?
Veramente de bortoli ha risposto: "Non ho mai ricevuto dalla collega Paola Caruso la richiesta di un colloquio. Se lo farà, la riceverò volentieri, come faccio con tutti. Prego la collega Caruso di smettere lo sciopero della fame e di ritrovare serenità e misura".
Serenità e misura, certo per lui è facile. La risposta di Flebuccio mi pare anche un filo arrogante: se farà la richiesta di un colloquip -dice- la riceverò". Insomma il sottoposto venga col cappello in mano. Poteva essere più elegante (almeno pro forma) e dire "Vorrei incontrarla".
Comunque non giudico il caso, che non conosco nei dettagli se non per quanto ho letto in rete. Tuttavia evidenzierei il fatto, positivo, che ora, grazie alla rete, certe "magagne" non possono essere più nascoste come si poteva fare un tempo.
E anche il Golia de Bortoli ha dovuto rispondere pubblicamente alla fiondata nel culo del piccolo Davide. Scusate se è poco :)
Concordo con l'anonimo, ma quoto aghost quando sottolinea l'ineleganza di De Bortoli, che poi la dice lunga sul suo sistema di valori.
Mi dispiace per Paola, ma davvero credo che non serva entrare nel merito della sua storia. La vera questione è la contrapposizione tra precariato selvaggio, da un lato, e contratti bunker dall'altro.
Il bubbone dei figli di un dio minore forse forse sta esplodendo?
La Caruso mi ha fatto riflettere quando ha chiamato "pivello" uno senza neanche conoscerlo (quello - dice lei - assunto al posto suo) e mi sono chiesto: ma in sette anni ha mai portato una notizia, uno scoopetto?
Intanto segnalo che le news di agenzia del Nemico sono ferme dalle 18,54 di ieri, senza una riga di spiegazione.
Per quanto mi riguarda Matteo Bordone ha scritto quanto c'era da scrivere su questa vicenda.
scommettiamo che finirà a tarallucci e vino? Per salvare la faccia Flebuccio e il Corriere troveranno una soluzione ad personam. Tanto ormai si usa cosi' no?
Ipotesi purtroppo ragionevolmente plausibile, Aghost, per un paese come il nostro.
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