sabato 11 dicembre 2010

Il riflesso condizionato di Irene Maria.

Oggi a pagina 26 di Repubblica c'è un'intervista ad Annamaria Testa interpellata sul caso di Belen Rodriguez che sta per essere sostituita dalla Tim per il ruolo di testimonial della campagna pubblicitaria.

Intelligente l'idea di sentire l'opinione della Testa, esperta di comunicazione e autrice di storiche campagne come quella per l'acqua Ferrarelle (Liscia, gassata o Ferrarelle) o quella per la Golia Bianca (Sfrizzola il velopendulo). Peccato che il nome della creativa è scritto erroneamente: Anna Maria Testa mentre il suo nome di battesimo è unito: Annamaria.


Chi conosce Annamaria (il nostro FS, per esempio) sa che lei ci tiene a questo particolare. La conferma arriva dal suo sito ufficiale (qui sotto)

 
e dalla ricerca su Google del suo nome "sbagliato": il motore di ricerca ci avverte che forse stavamo cercando Annamaria Testa (qui sotto)


Ma forse una ragione c'è: guardate chi è l'autrice dell'intervista. E' Irene Maria Scalise, un nome in cui Irene e Maria sono rigorosamente staccati. L'ha fatto sicuramente per riflesso condizionato.

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