giovedì 20 gennaio 2011

Sondaggione: votate gli articoli PPR+ e PPR- di dicembre.

Ecco gli articoli da votare per le due categorie, in rigoroso ordine cronologico.
Vi ricordiamo che si vota sempre qui a destra sotto alla foto della gamba tatuata.

Buona lettura e buon voto!









Francesco Merlo, commento del 1 dicembre Pompei continua a crollare e per Bondi va tutto bene. Impietosa disamina del disastro di Bondi al Ministero dei Beni culturali fotografato impareggiabilmente da “una bella frase tipicamente merliana” (MUDD): "C'è più scienza del restauro e più tecnica della conservazione nel viso rifatto di Berlusconi che nei ruderi di Pompei". “E Merlo diventa sempre più antiberlusconiano. Qualche anno fa le cose che scrive adesso non le avrebbe mai scritte.” (Jack Skellington). Segnalato anche il commento del 9 dicembre La prevalenza della cubista sul disastro della “parentopoli” di Alemanno, raccontato con massicce dosi di sarcasmo. “Anche la compagna del deputato Marco Marsilio, la signora Stefania Fois, ha una cognata assessora in Campidoglio, Laura appunto Marsilio.”. Folgorante il finale: “Il postfascista Alemanno guida i topi e i topastri nel formaggio familista. Povero Alemanno, tiene 854 famiglie.”. “Faccio sempre bene a non gettare Repubblica senza prima aver letto ogni pezzo di Francesco Merlo. (…) Alcuni passaggi sono da antologia (…)”. (MUDD)

Giovanna Vitale, inchiesta del 9 dicembre Nella rete dei favori l'assessore fa cinquina. Il giornalismo d’inchiesta di Repubblica scrive una pagina memorabile grazie alla bravissima Giovanna Vitale che il 27 novembre ha rivelato sulle pagine di cronaca romana la “parentopoli” di Alemanno: 854 assunzioni effettuate per chiamata diretta negli ultimi 2 anni dalle aziende del trasporto pubblico locale, Atac e Trambus. “Generi, nuore, nipoti, segretarie e mogli di assessori, dirigenti, sindacalisti. Persino una splendida cubista mora, protagonista delle notti romane. (…) Una pletora di gente dal curriculum incerto, spesso improvvisata, ma quasi sempre piazzata in posti di comando. Per la quale l’azienda del trasporto pubblico, secondo quanto emerso dalla verifica sui conti, impegna qualcosa come 50 milioni di euro l’anno.”. Un’inchiesta serrata, portata implacabilmente avanti nel mese di dicembre, che ha destato l’attenzione della magistratura, amplificato il declino di consensi del sindaco e favorito lo scioglimento della fallimentare giunta di centro-destra. 

Michele Serra, L’Amaca del 19 dicembre  e L’Amaca del 29 dicembre. Doppia segnalazione per Serra: nel primo articolo mostra ancora una volta il suo stupore per il cinismo della Chiesa che continua a sostenere un primo ministro dallo stile di vita agli antipodi della morale cattolica a fronte delle “elemosine governative alle scuole cattoliche e alle proprietà immobiliari della Chiesa”. Nel secondo invece prende le distanze dal giornalismo in stile Belpietro. “Letto Belpietro, non viene voglia di approfondire, ma di leggere Rilke, o Caproni, o Twain. Non si cerca una spiegazione. Si cerca una guarigione.”. “Bellissimo questo pezzo!” (Jacopo). 

Giuseppe D’Avanzo, editoriali del 18 dicembre La speranza e i manganelli e 20 dicembre Diritto di polizia. D’Avanzo analizza con grande incisività la protesta di studenti e ricercatori contro la riforma Gelmini e la reazione governativa agli episodi di violenza nella manifestazione di piazza a Roma, sfruttati “come se la crisi sociale rappresentata il 14 dicembre potesse essere affrontata come "questione di ordine pubblico"”. Un Governo “che crede in un diritto diseguale e immagina, per i potenti, un diritto debole e per i deboli leggi e dispositivi brutali.”. D’Avanzo delinea il disegno di un Governo che “politicamente debole, sordo alle difficoltà del Paese, lontano da una società che umilia” vuole rilanciarsi inventando un'emergenza terrorismo, da combattere anche, come ha suggerito Gasparri, con arresti preventivi. E ad un movimento di giovani “che rifiuta un progetto di ordine sociale, che si oppone a un'eterna precarietà, alla caduta di ogni garanzia di eguaglianza e chiede opportunità e futuro” il Governo oppone un "diritto di polizia" e un “uso della violenza” che accende la rabbia ed eccita gli animi meno consapevoli. “Cinicamente fa di conto: nuovi disordini gli fanno gioco, debole come è.”

Gianni Mura, articolo del 22 dicembre Il secondo padre e il bilancio del 2010 illustrato attraverso 100 nomi I nomi e le facce del 2010 tra imprese e fallimenti. Un mese denso di indimenticabili contributi regalatici dal grandissimo Gianni Mura: dal commosso ricordo di Bearzot all’ormai tradizionale carrellata dei 100 nomi che hanno contrassegnato, a insindacabile giudizio del Nostro, l’anno appena trascorso. “Straordinario trittico di Mura che, unitamente alla struggente commemorazione di Bearzot, gli vale d'imperio la candidatura al PPR+ del mese” (Barbapapà). “Gianni Mura si è espresso al massimo. La stima verso l'uomo e il giornalista sta lievitando in maniera impressionante.”. (Frank57) 

Nicola Lombardozzi, reportage del 22 dicembre La seconda vita di Cernobyl. In apertura di R2 Il corrispondente moscovita ci regala un reportage da un luogo incubo ereditato dagli anni Ottanta: Cernobyl. Poteva essere il solito, svogliato, convenzionale temino in classe di una gita in un posto famoso e invece è venuto fuori un bel racconto del posto investito dalla più grande tragedia nucleare della storia e delle persone che lì vivono cercando di voltare pagina, con una determinazione ed un ottimismo sorprendenti in quell’ambiente contaminato. 

Natalia Aspesi, articolo del 30 dicembre I nostri sogni zodiacali. Si chiude l’anno ed arriva l’ora degli immancabili oroscopi dell’anno nuovo. La Aspesi si immerge nel mirabolante mondo dell’astrologia e ci regala una spassosa descrizione delle previsioni elaborate dai principali astrologi per il suo segno, il Cancro. Non risparmiando neanche Horus, la storica titolare dell’oroscopo pubblicato sul Venerdì di Repubblica, che “mi comunica che «Giove e Urano in aspetti positivi sono una combinazione esplosiva, che comprende non soltanto novità d' amore e di sesso, ma anche concrete possibilità di farvi avanti negli studi, nel lavoro e nei rapporti d' affari». Ma alla mia età, si pensava a cose molto più riposanti!”. Applausi!

 






Goffredo De Marchis, articolo dell’1 dicembre Bersani: Nuovo asse? Basta chiacchiere. Il giornalismo politico al suo presunto meglio, quando se la canta e se la suona da sé. Il giorno prima De Marchis aveva dato conto dell’ennesimo riavvicinamento tra gli acerrimi nemici D’Alema e Veltroni in questi termini: “È stato Veltroni a commentare con uno sguardo eloquente e non elogiativo la salita di Bersani sul tetto di Architettura. A quello sguardo D'Alema ha risposto con il silenzio.”. Il giorno dopo il giornalista ha raccolto le reazioni dei notabili del PD a questo presunto riavvicinamento, nato da quello scambio di sguardi molto intenso… Questo nulla è evaporato naturalmente nel giro di qualche ora. Come ha scritto sul suo blog l’ottimo Nonunacosaseria : ”Mi piacerebbe aprire un giornale e trovarci delle notizie anziché delle ricostruzioni carine quanto vogliamo, ma pur sempre ricostruzioni o, peggio ancora, pseudonotizie messe lì per minacciare qualcuno che non si allinea.”.

Elena Dusi, articolo del 9 dicembre Singhiozzo e pelle d'oca i 10 errori dell'evoluzione. Dalla divulgatrice scientifica di Repubblica arriva un “fuffoso articolo di “scienze” (parola grossa!), in stile “Uno Studio Dice Che”, in cui cerca di convincerci che il mal di schiena e il singhiozzo sono prezzi da pagare all’evoluzione dell’Uomo. Sigh.” (GPP). Segnalato anche l’articolo del 15 dicembre Arriva la dieta immaginaria niente cibo, basta il pensiero, che ci informa su un’altra fondamentale ricerca scientifica che dimostrerebbe che è possibile dimagrire semplicemente immaginando di mangiare… 

Angelo Aquaro, articolo del 14 dicembre La rivoluzione dello Chef un solo piatto nel menù . Grande ritorno del corrispondente Usa con una corrispondenza pregnante sulla nuova tendenza della gastronomia a stelle e strisce. “È la rivoluzione del piatto unico: il monopasto che sta cambiando le abitudini alimentari della capitale del mondo.”.  Sì, decisamente una rivoluzione…

Vera Schiavazzi, articolo del 27 dicembre Nella mente degli uomini che amano 1000 donne. Il pesante testimone della fuffologia, che domina incontrastata R2, sembra essere passato dalla Cavallieri alla Schiavazzi che, nel mese, ci intrattiene sulla “bulimia erotica” degli uomini, uno di quegli argomenti inutili ma buoni per tutte le stagioni. Con alcune perle di questo genere: ”Ma se è vero che la "malattia dell'amore" può colpire indistintamente maschi di ogni classe sociale, è vero anche che quando testosterone, denaro e potere si mescolano tra loro il risultato è garantito.”. Ah, pur di attaccare il povero Cav.! 

Anna Lombardi, articolo del 29 dicembre Bacio. Tra chimica e geni così ci fa scegliere il partner giusto. Direttamente dagli Usa arriva un’altra impareggiabile ricerca scientifica che svela “quell'inebriante cocktail di chimica, biologia e neurologia che ci ostiniamo a chiamare bacio.”. Aria fritta a gogò. Su R2, as usual.   

Ricordiamo che per segnalare articoli per il sondaggio mensile potete scrivere a enricoporrochiocciolafastwebnet.it oppure lasciare un commento in un post, anche se OT. 

Si ringrazia Barbapapà per la collaborazione ai testi e alla selezione degli articoli.

3 commenti:

Andrea Chatrian ha detto...

Mah, io la Audisio di "Una faccia western che narra un'epoca" (sulla morte di Bearzot, do U remember?) l'avrei messa nella lista di candidati al PPR+. Se lo meritava proprio.

Enrico Maria Porro ha detto...

perchè non l'hai segnalato? solitamente barbapapà ascolta tutte le richieste che pervengono.

Barbapapà ha detto...

L'articolo della Audisio era splendido, Andrea. E ricordo perfettamente la tua puntuale e ben argomentata segnalazione ("allo stesso tempo delicato e profondo, immaginifico ma senza esagerare con la retorica e gli sbrodolii dei coccodrilli.").
Ma proporre due articoli sul medesimo argomento è sembrato eccessivo sia perché si rischiava implicitamente di proporre la valutazione dell'uno contro l'altro (e non è aspetto che amiamo) sia perché vogliamo dare una rappresentazione la più diversificata ed estesa possibile delle capacità di Repubblica di raccontare il nostro tempo.
Dovendo dolorosamente scegliere tra i due bellissimi contributi di Mura e Audisio la scelta è caduta su quello che aveva raccolto il maggior numero di segnalazioni.
D'altronde, ogni selezione comporta inevitabilmente un elemento di soggettività, a maggior ragione nel campo che proviamo a scandagliare.

Speriamo per il futuro di raccogliere altre tue segnalazioni.