Caro Pazzo,
Michele Serra, come riferisce Wikipedia, "nel 1987 inizia a collaborare anche col settimanale della Mondadori Epoca, ma rassegna per protesta le dimissioni quando, nel 1990, la proprietà passa a Silvio Berlusconi dopo la "Guerra di Segrate".
Cominciando a mettere mano all'archivio sono saltate fuori alcune pagine frutto di quella collaborazione. In particolare la rubrica, intitolata "In fondo", collocata in ultima pagina. A quel tempo sicuramente non potevo acquistare "Epoca" tutte le settimane, lo facevo saltuariamente e qualcos'altro potrei aver accantonato.
Quelli che ho trovato sono sei pezzi di Serra, scritti tra l'89 e il '90. Inizio in ordine cronologico con questo del 5 marzo 1989 (cliccate sulla foto per ingrandirla e leggere meglio l'articolo).
Purtroppo rammento un paio di pezzi strepitosi che la Rete non restituisce e che sicuramente, a quel tempo, avevo archiviato sebbene in disordine. Se riemergeranno si tratterà di doppia soddisfazione. Ricordo che l'argomento del primo era sul "cretino che saluta", dedicato a quei tipi che immancabilmente si accalcano dietro al giornalista che sta trasmettendo in diretta per agitare la manina. Mentre il secondo riguardava le pompose inaugurazioni di negozi, tipo macellerie tutte piastrellate e le considerazioni che, sapendolo, avrebbero potuto fare gli abitanti del Nord Africa (forse parlava anche di libici, ma non posso ovviamente esserne certo).
In ogni caso anche in questi "feticismi" si riconosce il Serra che amiamo, per questo è un vero piacere condividere.
Un abbraccio
Frank57
P.S. Oggi pioggia e cielo coperto. Alle 8:00 però il tempo era meno cupo, così sono andato in edicola e poi, tornato a casa, mi sono regalato una corposa colazione con yogurt mela e kiwi, buondì farcito al miele di castagno e biscotti vari. Adesso, a metà mattina, l'ideale è proprio una spremuta di arance. L'influenza ha deciso di farmi ancora compagnia, ma ho le mie buone ragioni per essere scortese con lei, compagna indesiderata.
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