martedì 1 marzo 2011

L'avventura berlusconiana.


La "stringatezza" felicemente citata da MUDD nel suo post di ieri è strumentale all'ottenimento di quella cadenza molto serrata che Cordero ama dare alla sua prosa.
In questo senso uno dei suoi massimi capolavori, a parer mio, è stata la descrizione mozzafiato dell'avventura berlusconiana fatta in un commento del 21 ottobre 2009 "La carta e l'invasore":
"Siamo alle prese con un invasore. S'era introdotto subdolamente, impresario d'affari talvolta oscuri: mette piede nell'etere; protetto da mani politiche corrotte o ciniche, diventa monopolista delle televisioni commerciali; entra nella testa collettiva acquisendo masse bisognose d'erba quotidiana; cattura un impero editoriale con metodi che sentenze penali irrevocabili definiscono fraudolenti; imploso il sistema, s'improvvisa uomo politico; forma tre governi in enorme conflitto d'interessi; congenitamente pirata, calpesta regole e forme; nel 1994 vuole guardasigilli l'avvocato barattiere (comprava sentenze); ormai esplode in pubblico la mania autocratica".
Standing ovation. 

Barbapapà

(foto da www.storiaradiotv.it)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quasi perfetto, se non fosse che l'avvocato barattiere era ministro della Difesa e non guardasigilli nel 1994.

Il guardasigilli era Alfredo Biondi che scomparve dalla scena pubblica dopo un fuorionda a Striscia la Notizia, dove commentava che Berlusconi non era mica una cima.

I più attenti mi riconosceranno.

Barbapapà ha detto...

Non ci lasciare in ansia, anonimo. Getta la maschera!