martedì 1 marzo 2011

Quel disegno del corpo di Yara.

In merito al nostro post di ieri su Yara Gambirasio, riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro Pazzo, vogliamo parlare del disegno del corpo di Yara di ieri su Repubblica? Con tanto di indicazioni sui leggins e sullo stato del corpo? E poi critichiamo il plastico di Vespa e di Salvo Sottile? Non facciamo gli ipocriti
Riccardo Romana


Caro Riccardo, non ti nascondo che ieri siamo stati lì lì per scrivere qualcosa in merito al disegno del corpicino di Yara, ma poi abbiamo sorvolato. La tua mail, però, ci ha dato il "visto si pubblichi". FS

6 commenti:

Antonio Lo Nardo ha detto...

Il corpo delle donne.

Anonimo ha detto...

D'accordo in senso totale. quel disegno non si doveva pubblicare. Il disegno serve quando c'è da spiegare una dinamica, un percorso e sempre nel rispetto della vittima ma anche dell'aggressore. Non è un caso che spesso si ricorre a silouettes per non infierire sui protagonisti e non sollecitare gli angoli più oscuri che sono dentro di noi e quindi anche nei lettori. Esiste un'etica. Si sta alla descrizione degli inquirenti, del cronista sul posto.
Poi anche l'evidenza nel caso della ragazza Yara è inquietante, impietosa (6 colonne). Cosa può dare di più come informazione? Ci sono cose che scritte hanno un senso, disegnate offendono.
Così come offese la rappresentazione disegnata della sala del bunga bunga sul Fatto Quotidiano con tanto di B a torso nudo mi pare. Scaduti a giornalucolo stavolta.
Il mio è punto di vista di chi nel settore lavora.
Se richiesto, personalmente mi sarei rifiutato come è
altre volte accaduto. In ogni caso si trattava di un disegno preso da un'agenzia. Il fatto che esistesse ovviamente non obbligava a pubblicarlo. Infine perché si decide di non pubblicare certe fotografie particolarmente crude, corpi dilaniati e via dicendo, e un disegno sì? Rimarremo senza risposta penso
gs

Barbapapà ha detto...

Ben detto, gs (ma lavori a Repubblica, se è lecito chiedere?).
Speriamo che a Repubblica prendano finalmente atto che un giornale di qualità deve caratterizzarsi anche per la misura nell'informazione.
Perché dalle parti di Largo Fochetti a volte il vecchio detto latino "est modus in rebus" sembra sconosciuto.

Anonimo ha detto...

purtroppo non è lecito chiedere. Bello però vedere anche solo scritto "est modus in rebus".
Uniquique suum rispondo
gs

Anonimo ha detto...

Secondo me sono baggianate, non ci vedo proprio niente di male

Barbapapà ha detto...

Questa sera Minzolini ha dedicato i primi 20 minuti del TG1 alla tragica vicenda.
Senza parole.