mercoledì 27 aprile 2011

Le riflessioni di Barbapapà.


A conferma delle osservazioni di Bocca che “Tutta la stampa sta diventando brutta, i quotidiani sembrano sempre più dei femminili: la pelle bella, il mangiare bene, il digerire bene”, ieri su Repubblica Paola Coppola ci ha informati (su R2…) sulle difficoltà a comparare le etichette dei vestiti prodotti da differenti marche d’abbigliamento. Ma lo scanner elettronico risolverà il problema! (sospiro di sollievo…)

Come tradizione la sezione Sport di Repubblica ha ignorato l’avvio dei playoffs Nba, uno degli eventi sportivi più seguiti negli Usa. In compenso la redazione ci informa, nelle brevi (ove, come scrisse tempo fa il blogger Bocci, riposano gli sport “minori”), sulle serie in corso. Con la consueta accuratezza: ieri, ad esempio, si dava notizia della vittoria degli New Orleans Hornets contro i Los Angeles Lakers in garaquattro. Il titolo che accompagnava la notizia citava un “Belinelli super”. Peccato che la guardia italiana, nella partita in questione, abbia segnato solo 7 punti con un modesto 3/11 dal campo e giocato poco più di un minuto (senza brillare) nel decisivo quarto periodo.

Continuo a non capire perché si affidino alla Aspesi le recensioni dei film di fantascienza, vedi Avatar lo scorso anno o Thor ieri. Si tratta chiaramente di un genere non nelle sue corde (ancor più se proiettato nel “solito assordante e ipnotico 3D”) e di cui evidenzia ogni volta le “immagini stordenti”, il “fracasso” e i “bagliori accecanti”.
Che non siano mediamente capolavori è abbastanza evidente, questo però non giustifica a parer mio quella fastidiosa ironia, immancabilmente esibita con compiacimento, verso gli appassionati del genere: “Il bello di questi film tratti dai personaggi dei fumetti eroici è che sono tutti uguali, ed è la mancanza di sorprese a renderli irresistibili al loro affezionato pubblico che già freme per potersi comprare gli ovetti di cioccolato contenenti la sopresa a forma di Thor, oppure l'elmo cornuto, il mantello rosso e il prodigioso martello, oltre ai prodotti da bagno tematizzati”. Che sarà pur vero per le frange più adoranti, ma che non pare un elemento di valutazione del film.
Per fortuna la Aspesi si salva in corner con qualche battuta riuscita, tipo Thor descritto come un migrante o “i veri eroi non scopano mai, non solo, ma pur soffrendo, scelgono il dovere che non si sa perché pretende monacalità”.
Per la cronaca, 4 pallini su 6. Il CV di Branagh merita sempre rispetto…

Infine, molto bella l’intervista di Vittorio Zucconi a Navarro-Valls, apparsa nello scorso domenicale, su Papa Giovanni Paolo II.
Quando si confronta con la Storia, Vittorio non ha eguali.

Barbapapà

3 commenti:

Piazza Indipendenza ha detto...

Fantastiche riflessioni, Barba. Aggiungo: "ipnotico 3d" per me e' un complimento, non certo una critica, vero Natalia? E i quattro pallini per la Aspesi sono il giusto premio per un film da lei stessa definito "sopportabile"...per "l'indimenticabile" Moretti di palle ne sarebbero servite come minimo otto...

Anonimo ha detto...

Ti scrivo la mail che ho scritto a Zucconi:
Leggo sempre i tuoi articoli... complimenti, ma non si poteva contenere
l'apologia sfrenata di Navarro Valls con qualche domanda su Marcinkus, lo
scandalo pedofilia, etc...???

Buon 25 Aprile

Tony (rotativista rep)

Enrico Maria Porro ha detto...

ciao tony, lieto di ospitarti tra le pagine di PPR, fa piacere scoprire che questo blog è letto anche da un rotativista, sperando siate in molti a farlo. grazie ancora e buon lavoro, senza di voi rep non uscirebbe.