giovedì 26 maggio 2011

La fotografia perfetta della situazione attuale.

Michele Serra si candida così ai PPR+ di maggio.

10 commenti:

Frank57 ha detto...

S P L E N D I D A.
Candidatura perfetta ed immediata.

Barbapapà ha detto...

Applausi!

nonunacosaseria ha detto...

sono assolutamente d'accordo e mi unisco agli applausi dei saggi (Frank e Barba).
con una postilla: con la sua uscita sui candidati deboli, berlusconi ha evidenziato la differenza tra leaderismo e leadership.
il leaderismo è quello di chi non premia il merito, ma la fedeltà; di chi non crea classe dirigente, ma claque in cambio di uno strapuntino di finto potere o finta visibilità.
la leadership è quella di chi, dopo aver creato classe dirigente e premiato il merito, si assume le responsabilità, tutte le responsabilità, comprese (anzi: a partire da) quelle che sarebbero di altri.

Frank57 ha detto...

Troppo buono nonuna, ma tra i seggi sei inserito a tua insaputa.
La tua postilla è impeccabile.

Frank57 ha detto...

Ops, lapsus elettorale: naturalmente intendevo "saggi" e non "seggi".

nonunacosaseria ha detto...

tranquillo, frank... c'è un lino banfi (benfi?) in ognuno di noi!

Barbapapà ha detto...

Ah ah ah! Grande Nonunacosaseria!

Molto bella la postilla.
Quando in questo paese avremo una classe dirigente che agisce secondo quel canone di leadership saremo finalmente ammessi tra le democrazie moderne.

Uccio ha detto...

Ottima postilla e ottimo Serra.

Enrico Maria Porro ha detto...

geniale nonuna

Fabio V. ha detto...

Aggiungere una postilla alla postilla di Nonuna.
Berlusconi, in realtà, non premia neanche la fedeltà.
Altrimenti non si spiegherebbe l'abbandono di uno Bondi o Scajola prima di lui, per fermarmi agli esempi più noti.
Lui li ammalia, li usa e poi li scarica quando non servono più.
Guardate l'investitura a successore di Alfano mentre questi era indaffarato a promuovere la "Riforma della Giustizia".
Quando sarà evidente che tale riforma non si concretizzerà, quanto ci impiegherà Silvio ad abbandonare Angelino? 5 minuti.

No, Berlusconi premia solo l'utilità e la funzionalità dei suoi sottoposti alle sue necessità.
In lui non c'è né leaderismo, né leadership.