giovedì 16 giugno 2011

Zio Bruno risponde a zio Michele.

Oggi, nella pagina delle lettere, Bruno Vespa dice la sua sulla questione sollevata ieri da Michele Serra.

11 commenti:

Antonio Lo Nardo ha detto...

O è una scusa oppure è inammissibile.
Rai 1 ridotta nell'impossibilità di organizzare una trasmissione informativa di approfondimento su un evento previsto con tanto anticipo.
Ma ci rendiamo conto ?

Carmen ha detto...

Mah! secondo me se il quorum non si fosse raggiunto, in fretta e furia si organizzava una bella diretta e magari faceva una capatina anche Silvio a presentare il plastico delle centrali di terza generazione.

MUDD ha detto...

(Come sempre) d'accordo con Carmen. Mi ha comunque stupito la pacatezza del solitamente acidissimo Vespa..........

kriss ha detto...

Leggendola ho avuto le stesse perplessità e sono d'accordo con Carmen. E sulla pacatezza di Vespa, come quella di Sgarbi dalla Gruber con Travaglio, oserei dire che i "servi liberi" stanno cercando di ricostrursi una verginità "dialettica" per essere pronti quando cadranno le mura del tempio. Teniamolo a mente. Tutti.
Vedi dibbbbattito tra Ferrara, Sofri, Rocca ed il fantastico Serra: 1 spanna sopra tutti gli altri, come sempre! (sul Foglio di ieri e sul Post)

Giu Sci ha detto...

Vi ho aggiunto tra i link del mio blog (http://vdgiornalista.wordpress.com/), spero non vi dispiaccia.

Una curiosità: qualcuno degli autori è anche giornalista a la Repubblica?

Antonio Lo Nardo ha detto...

Anche io sono rimasto sbalordito dalla pacatezza e dalla correttezza del dibattito sgarbi-travaglio di ieri sera.

kriss ha detto...

@Lo Nardo ... timeo danaos sed donas ferentes

Alfio ha detto...

timeo danaos et dona ferentes

kriss ha detto...

sorry .... per una volta che mi sono fidata dei miei neuroni senza consultare google :-). Bestia che figura!

Enrico Maria Porro ha detto...

ciao "giu Sci" certo che ci fa piacere il tuo link. no, qui dentro siamo tutti republicones extramoenia.

gpp ha detto...

la "pacatezza" di Vespa è quella di uno con la sedia che traballa. Meglio stare più fermi possibile per evitare il ribaltamento.